Nazioni Unite, 1 settembre (pl) il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato oggi la continua escalation di violenze nei pressi della capitale libica, che causa la morte dei civili, compresi i bambini.
Guterres ha mostrato particolare preoccupazione per il bombardamento indiscriminato da parte di gruppi armati e ha esteso le loro più sentite condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari.
Attraverso una dichiarazione, il titolare dell’ONU ha ricordato a tutte le parti del conflitto che l’uso indiscriminato della forza è una violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani.
Ha inoltre esortato l’accesso all’assistenza umanitaria a chi è in stato di bisogno, in particolare a coloro che sono coinvolti nella lotta.
Guterres ha ribadito la sua richiesta alle parti di porre fine alle ostilità e di rispettare l’accordo di cessate il fuoco, negoziato dalle Nazioni Unite e dai comitati di riconciliazione.
Il capo della missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia, Ghassan Salame, continuerà a offrire i suoi buoni uffici e lavorare con le parti interessate per raggiungere un accordo politico durevole e accettabile a beneficio della gente, ha detto il diplomatico portoghese.
La Libia è impantanata nella violenza e nell’instabilità dal 2011, quando un intervento militare guidato dalla Nato ha contribuito a rovesciare Muammar Gheddafi, che è stato assassinato.
Nonostante il patto raggiunto nel dicembre 2015 a Skhirat, in Marocco, sotto l’egida delle Nazioni Unite con l’obiettivo di istituire un governo di unità nazionale, la nazione petrolifera del Nord Africa è ancora afflitto da lotte di fazione.
Tale scenario favorisce l’azione degli estremisti e delle reti dedicate al traffico di esseri umani all’Europa, tra le altre attività criminali.
JF/IFB