Tratto da OttolinaTV
i pipponi del Marrucci
Giorgio NapolitanoI
Il “comunista preferito” di Washington che odiava la democrazia
1975
3 tra le più prestigiose università degli USA decidono di invitare un importante dirigente del partito comunista italiano per un ciclo di conferenze
Apriti cielo
In quegli anni, infatti, il partito comunista italiano stava attraversando una fase di espansione incredibile, che alle elezioni politiche dell’anno successivo lo portò a conquistare oltre il 34% dei consensi, con una crescita rispetto alle elezioni precedenti di quasi 10 punti percentuali
Ma non solo
Dopo il tragico esito dell’incredibile avventura dell’Unione Popolare in Cile sotto la guida di Salvador Allende infatti, il PCI di Berlinguer da un paio di anni aveva sposato la strategia del così detto “compromesso storico”, e l’eventualità dell’ingresso del PCI in un governo di unità popolare si faceva giorno dopo giorno più verosimile
“l’avanzata del PCI in Italia”, dichiarerà 30 anni dopo in un intervista a La Stampa l’ambasciatore USA in Italia dal 1977 al 1981 Richard Gardner, “era la questione più grave che ci trovavamo ad affrontare in Europa”
Ed ecco così che un altro ambasciatore, quel John Volpe che si era già contraddistinto per aver nominato quel criminale “uomo dell’anno” nel 1973 il banchiere mafioso e pidduista Michele Sindona, taglia la testa al toro, e decide di non concedere il visto al dirigente comunista
Ma era solo il primo capitolo di una storia lunga e tortuosa
3 anni dopo
Marzo 1978
Aldo Moro, il principale alleato di Berlinguer nell’attuazione della strategia del “compromesso storico” , viene rapito in modo rocambolesco dalle brigate rosse
Nel frattempo all’ambasciata USA Gardner era subentrato a Volpe
E appena un mese dopo il rapimento, ecco che il visto che a quel dirigente comunista tre anni prima era stato solennemente negato, magicamente viene concesso
Era la prima volta per un comunista dal 1952
Quel dirigente comunista si chiamava Giorgio Napolitano
“il mio comunista preferito”, come lo definiva il compagno Henry Kissinger, dall’alto dei suoi 100 e passa anni di crimini di guerra di ogni specie
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E chi non aderisce è Giorgio Napolitano