da Angelo Ruggeri
Sul punto vero, che chi avversa l’art. 18 vuole rimuovere e chi lo difende lo ha sottaciuto, sia in Tv che sul Manifesto, è stato “rotto” un “silenzio” .
Un silenzio che durava da ancor prima e poi ancora di più durante l‘attacco al “18” della Fornero e del governo Monti.
Sul Manifesto, tramite l’articolo allegato, ma non è da trascurare l’articolo di oggi , del magistrato Domenico Gallo, che pur se l’articolo non mantiene tutte le “promesse” del titolo, tocca il tema e che, comunque, per così dire, “sta dalla nostra parte” : sperando che sia il primo segnale di una puntualizzazione del ruolo della magistratura anche da parte di magistrati e delle loro associazioni.
In TV, il silenzio è stato “rotto” grazie a Renzi, grazie al suo estremismo ideologico,reazionario e propriamente conservatore del sistema padronale anche con la restaurazione di un“POTERE SENZA LEGGE ” e senza limiti, c.d., appunto, PADRONALE.
Renzi (nella sciocca trasmissione dello sciocco Fazio), non ha esitato a mettere il dito sulla piaga, esplicitando che l’attacco è volto a rimuovere proprio il potere d’intervento non burocratico ma democratico del “terzo potere” dello stato: esattamente quello che abbiamo sottolineato essere stato sottaciuto e ignorato e che, in concreto – come sosteniamo da tempo – è quello che coniuga i contenuti e il significato vero dell’ art.18.
Significato segnato dalla storia stessa – che occorre conoscere – e da quella che costituisce una assoluta novità della storia ed unica al mondo: cioè di un interventismo NON BUROCRATICO MA DEMOCRATICO DELLO STATO, che, per una volta non è a favore dell’impresa ma è contro l’impresa, contro l’arbitrio padronale nei rapporti di lavoro.
Domando a coloro che non hanno ben compreso e che rispetto a questo sono agnostici e silenti facilitatori del conservatorismo-reazionario governativo, in primis a sindacalisti (e ai giuslavoristi e docenti di diritto): ma in quale altro posto al mondo, trovate uno stato che per una volta è vostro alleato?
Ecco, ad es., perché i vari Sacconi diventano matti, non ci dormono la nottedai tempi di Craxi, di fronte ad una cosa del genere, ad un interventismo statale contro il padronato e a favore dei lavoratori: roba da matti, mai vista e da non credere.
Dunque il “18” non è un semplice “diritto” o un es. di “civiltà” (come dissero pure sindacalisti, lavoristi, ecc., già con la Fornero): E’ UN POTERE.
Un potere democratico-sociale del sindacato, in cui è centrale il POTERE dello stato: un potere dello stato ma DEMOCRATICO e NON BUROCRATICO – come sarebbe stato, ad es., se fosse stato affidato al ministro del lavoro, burocraticamente manovrabile dal governo.
Un POTERE DEMOCRATICO DELLO STATO in quanto AFFIDATO alla MAGISTRATURA che è UN POTERE AUTONOMO E PER DI PIU’ DIFFUSO SUL TERRITORIO PERSINO PIU’ DELL’IMPRESA: per ciò padronato e CONFINDUSTRIA, temono tale potere del magistrato: perché da qualsiasi e in qualsiasi luogo, può venire fuori un magistrato e una sentenza che da torto all’impresa.
Si tratta cioè di una cosa unica al mondo, di un potere straordinario e di interventismo democratico dello stato, che, almeno, per una volta NON SOLO NON E’ A FAVORE DELL’IMPRESA, MA E’ CONTRO L’IMPRESA E A FAVORE DEI LAVORATORI.
Donde che solo se si è degli sciocchi, si può tacere pur di non pronunciare la parola “stato”, per “PREGIUDIZIO” proprio specialmente di certi sindacalisti che dopo tutte le botte e sconfitte che hanno subito, preferiscono “perdere”piuttosto che pronunciare la parola stato e difenderlo come potereche per una volta, e in questo caso, è dalla loro parte.
Donde che l‘inintelligenza non è più attribuibile soltanto a dei c.d. “tugnit” longobardi, ma è diffusa come un’etera, è penetrata nei cervelli di tanti cigiellini ed ex PCI , peggiori persino del PD: al punto da ridursi a tacere sempre, anche, che so, di non fare nemmeno un manifesto, un murales contro la revisione costituzionale (asserragliati ognuno nel proprio “buco” o nel proprio localismo).
Poi si domandano come abbia fatto ad imporsi negli anni 20 il fascismo (sempre che si domandino ancora qualche cosa): guardatevi allo specchio e avrete la risposta.
Dunque quello che in concreto rappresenta l’art. 18 , é un potere democratico dello stato e un potere di lotta sindacale a favore dei lavoratori, mentre, però, da lustri, sappiamo che i sindacati non hanno più voglia di lottare : e per ciò, forse, tacciono e non difendono un potere d‘intervento delle stato nemmeno quando è democratico e sta dalla loro parte.