Discorso di Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, nell’Ottavo Periodo di Sessioni della IX Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, nel Palazzo delle Convenzion.
Discorso di Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, nell’Ottavo Periodo di Sessioni della IX Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, nel Palazzo delle Convenzion.
22 dicembre 2021, “63º Anno della Rivoluzione”
(Versioni stenografiche della Presidenza della Repubblica)
Caro Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, leader della Rivoluzione Cubana;
Comandanti della Rivoluzione e dell’Esercito Ribelle che ci accompagnano;
Caro compagno Esteban Lazo, Presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare;
Deputate, deputati, maestre e maestri che ci ascoltano:
Concludiamo questa Legislatura in un giorno di straordinario significato per Cuba: il 22 dicembre, Giorno dell’Educatore e 60º anniversario 60 della Campagna d’Alfabetizzazione, il primo passo nel cammino dell’emancipazione culturale che ha aperto le porte della conoscenza per tutti , ubicando la nostra piccola nazione terzomondista all’avanguardia dell’educazione e della scienza in alcune materie.
Auguri per questo giorno, maestre e maestri di Cuba, lavoratori dell’insegnamento a tutti i livelli! Chiedo un applauso per tutti coloro che sono stati maestri, che è come essere creatori. (Applausi).
La ricchezza e l’intensità delle analisi alle quali abbiamo partecipato in questi giorni e le relazioni delle rese dei conti, mi permettono di non toccare alcuni temi alla chiusura del periodo di lavoro, che non è possibile riassumere solamente con parole.
Dopo varie sessioni a distanza, ci siamo riuniti di nuovo in forma presenziale. Questa azione tanto semplice e comune sino a due anni fa oggi equivale a una vittoria dello sforzo della disciplina, della dedizione del talento umana e dell’azione collettiva: una vittoria della Scienza, della Salute, dell’integrazione e dello Stato socialista cubano. E una delle sconfitte di coloro che parlano di Cuba come di uno Stato fallito.
Uno Stato fallito non sopporta 62 anni di blocco indurito nel mezzo di una pandemia e non sopporta neanche i colpi di una dittatura.
Respingiamo categoricamente questi termini, come quelli che cercano di mettere un’etichetta a una Rivoluzione che, in azioni successive di creazione eroica, è diventata un esempio di dissidenza reale all’egemonia globale imposta dalla dittatura del capitale.
L’utilizzo degli algoritmi nelle reti sociali, attraverso i quali si costruiscono e si accentuano matrici d’opinioni in pubblici diversi, con enfasi nei giovani come protagonisti del cambio sociale; lo spiegamento di campagne di manipolazione, disinformazione e fake news sviluppate dai grandi gruppo di comunicazione, che pretendono di satanizzare il sistema politico cubano, presentandolo come un regime dittatoriale, arbitrario, tirannico e dispotico che funziona senza rispetto della Costituzione e delle leggi, in opposizione alla democrazia liberale che esibiscono come leader democratico.
Con intenzioni politiche e ideologiche, si tenta di nascondere l’importanza che, in tutti gli ambiti della società, implica l’approvazione nel referendum popolare della Costituzione della Repubblca del 2019, la disposizione giuridica suprema che contiene i valori, i principi e le regole di maggior rilevanza.
Nella Costituzine di afferma che « Cuba è uno Stato socialista di diritto sociale, democratico, indipendente e sovrano, organizzato con tutti e per il bene di tutti come Repubblica unitaria e indivisibile, fondata nel lavoro, la dignità, l’umanesimo e l’etica dei suoi cittadini per il godimento della libertà, l’equità, l’uguaglianza, la solidarietà, il benessere e la prosperità individuale e collettiva”.
Tornare una e un’altra volta a questo precetto costituzionale permette di comprende le essenze dello Stato cubano.
Lo Stato socialista di diritto e giustizia sociale comprende la supremazia costituzionale, la legalità socialista, il controllo della costituzionalità, la protezione integrale dei diritti consacrati nella Costituzione, i trattati e le leggi, il compimento dei doveri, le responsabilità e la corresponsabilità, la debita trasparenza, la sostenibilità ambientale e, soprattutto la realizzazione della sovranità a popolare, dalla quale emana tutto il suo potere.
A Cuba, tutti siamo obbligati a rispettare la Costituzione, la reale e non la costruita con etichette, epiteti e appellativi.
La democrazia socialista si esprime e si realizza attraverso la partecipazione della cittadinanza nella conformazione, l’esercizio e il controllo del potere statale e del vincolo permanente di tutti gli attori del sistema politico con il popolo.
L’obbligo di rispettare, ascoltare e risolvere le domande del popolo e sottoporsi in ogni momento al suo controllo nelle forme stabilite costituzionali e legalmente, è possibile e viabile solo nel socialismo.
Di quale democrazia parlano quelli che privilegiano un gruppo di diritti a detrimento di altri? Con quale morale definiscono questo paese antidemocratico?
Perchè insistono a condannarci all’ostracismo? È forse perchè non ci sottoponiamo al potere imperiale?
Il modello político che tentano di standardizzare, e che vogliono imporre a Cuba e che si sostenta nel neoliberalismo, è incapace di garantire tutti i diritti per tutte le persone ; promuove la disuguaglianza, l’egoismo, la povertà, l’odio, l’insicurezza, la discriminazione la violenza, l’arbitrarietà, l’ingiustizia e il potere illimitato delle cupole economiche.
La Cuba del XXI secolo, quella che denigrano e bloccano, è la Cuba che progredisce nel perfezionamento del suo ordinamento giuridico,
utilizzando i mandati costituzionali e riaffermando la volontà politica di realizzare strettamente la legalità socialista.
È quella che avanza nella tutela giudiziaria effettiva, che garantisce dall’accesso ai tribunali di giustizia all’esecuzione delle risoluzioni giudiziarie.
Ci accusano di tirannia o dittatura ma è a Cuba dove di sottopone a consultazione popolare e a referendum d’approvazione con forza vincolante un progetto di Legge della grandezza a importanza del Codice delle famiglie inclusivo, che riconosce la pluralità delle famiglie e protegge i diritti di tutte e di tutti nell’ambito familiare, un Codice possibile in democrazia e che assicura la nostra volontà di promuovere, riconoscere e proteggere i diritti umani e la diversità.
Questo paese, che cercano di piegare utilizzando vie e metodi contrari al Diritto Internazionale, è quello che crea, ama e fonda; è stato presente in vari luoghi del mondo portando la luce del’insegnamento e il balsamo della salute, dov’era più necessario, offrendo la sua amicizia e solidarietà e che sa perchè lo prova tutti i giorni che “solo l’amore crea la meraviglia”.
Questo Governo, accusato d’essere incapace, è stato capace di realizzare la creazione e la produzione di tre vaccinazioni e di altri due candidati a vaccino.
Siamo uno dei paesi più avanzati nel processo di vaccinazione della popolazione e il primo che ha cominciato l’immunizzazione di bambini e adolescenti da 2 a 18 anni; perchè a Cuba il diritto alla vita come diritto che permette l’esercizio del resto dei diritti, è una priorità, e la salute pubblica non è una merce, è un diritto di tutti e una responsabilità dello Stato.
Quest’Isola imperfetta che critica sempre quello che è stato fatto, perchè è sempre poco rispetto a quello che possiamo realizzare, lavora tutti i giorni per approfondire la sua democrazia, i meccanismi e le vie per garantire, con la partecipazione popolare, che giungerà a concretare nella pratica la promessa martiana di conquistare “tutta la giustizia”.
Compagne e compagni:
L’economia cubana ha trascorso un periodo eccezionale, marcato dall’indurimento del blocco e dall’impatto della pandemia, con danni diretti sulle entrate in divisa del paese, che hanno provocato un marcato deficit di offerte, esacerbando l’inflazione che danneggia tanto e oscura qualsiasi passo avanti.
Ma non osserviamo a braccia conserte l’imponderabilità delle circostanze o i colpi dell’avversario, i più ostili, mentre resistiamo all’assedio.
Questo è stato un anno di profonde trasformazioni, con l’approvazione di misure per rafforzare l’impresa statale socialista; l’incremento delle produzioni agricole e dell’allevamento; il perfezionamento degli attori economici con la costituzione delle micro, piccole e medie imprese; il regolamento delle cooperative non agricole o dell’allevamento e la crescita del lavoro indipendente; la creazione del Sistema di Gestione del Governo, basato nella scienza e l’innovazione, così come il lavoro nei quartieri e l’assistenza alle persone e alle comunità in situazioni di vulnerabilità.
Si stima che alla fine di quest’anno comincerà gradualmente il recupero dell’attività economica del paese.
Ora è urgente risolvere i problemi che si presentano nelle imprese statali con perdite; correggere le deviazioni della dollarizzazione parziale, che non si aggiustano al suo disegno e concentrare lo sforzo principale nell’incremento delle offerte di beni e servizi alla popolazione, principalmente di alimenti e medicinali.
Nel Piano dell’Economia e nel Bilancio dello Stato per il 2022, si definiscono gli obiettivi che hanno un’importanza vitale, per affrontare le problematiche che stiamo attraversando, così come continuare ad avanzare nella creazione di capacità e ambienti istituzionali che fomentano lo sviluppo del paese a medio e lungo tempo.
Vanno corrette inoltre le distorsioni che minano le relazioni tra le entità statali e il settore non statale.
Dando continuità al perfezionamento del commercio interno, combinando le differenti forme de proprietà e di gestione, si dovrà avanzare nella decentralizzazione delle competenze ai municipi, e rafforzare i sistemi produttivi locali, gli incatenamenti produttivi e lo sviluppo territoriale.
Nel Bilancio dello Stato è obbligatorio assicurare le entrate previste e garantire il controllo della spesa a tutti i livelli del presupposto, potenziando il risparmio.
C’è un tema che è stato presente durante l’anno in tutti i dibattiti, dentro e fuori da questo plenario, dentro e fuori dal paese: l’inflazione.
È stato spiegato in questi giorni, e non è esagerato reiterarlo: questo non è un problema esclusivo di Cuba, è tendenza mondiale.
L’inflazione che soffriamo è la conseguenza di uno squilibrio che esiste tra la produzione e la domanda, al quale siamo giunti per diverse cause, per la pandemia combinata agli effetti dell’indurimento del blocco e le sue conseguenze per l’economi sono alcune di queste.
Questo squilibrio ha provocato un aumento continuato dei prezzi della maggior parte dei prodotti e dei servizi e una perdita del valore del denaro per poterli acquistare.
Senza dubbio siamo riusciti a mantenere stabili per vari mesi i prezzi dell’elettricità, l’acqua, i combustibili, la canasta familiare, i medicinali, gli investimenti in Salute e in Educazione, per citare solo alcuni esempi, cosa che non avviene in altre parti del mondo dopo l’arrivo della COVID-19, dove si applicano ricette neoliberali e terapie da choc che termino nella riduzione delle spese sociali.
Il disegno e l’implementazione dell’Impegno Ordinamento non è la sola causa degli alti livelli d’inflazione. C’è un deficit d’offerta perche non produciamo sufficientemente; perché si sono incrementati i prezzi dei noleggi e i costi delle operazioni d’importazione; perchè il blocco e la COVID-19 non hanno permesso di disporre di risorse finanziarie sufficienti da destinare ad altri fronti di produzione.
Uno dei principali obiettivi nei quali si progetta d’avanzare, nei limiti permessi dalla disponibilità delle risorse, è il recupero del ruolo del peso cubano come centro del sistema finanziario, nella razionalità dei prezzi, dando priorità a quelli che risaltano come i più sensibili per la popolazione.
In questa direzione si adottano misure che valuteremo da vicino.
Le discussioni su questi temi e il maneggio dei presupposti locali hanno restituito un protagonismo imprescindibile al municipio, come scenario decisivo nella conformazione e l’esecuzione dei bilanci.
È vitale capire e sviluppare l’esercizio del Governo dalla sua struttura più piccola, favorendo l’autonomia del municipio nelle decisioni e nelle azioni. È lì che dobbiamo rendere forte il potere popolare.
Un’altra sfida di quest’anno è stata la generazione elettrica, danneggiata in modo speciale nei momenti più critici della pandemia, come conseguenza dei complessi limiti finanziari imposti dal blocco in condizioni di pandemia. Non aver eseguito opportunamente la manutenzione alle unità di generazione e non aver potuto acquistare le risorse necessarie imprescindibili per la garanzia del servizio elettrico, hanno provocato gli indesiderabili “apagones”, frequenti alla metà di quest’anno.
Anche se i limiti non sono scomparsi, le capacità di generazione elettrica si stanno ristabilendo.
Nel mese di settembre abbiamo potuto destinare in condizioni molto difficili, un livello di finanziamento per un lento recupero disponibilità della generazione.
È stato contrattato il servizio di una nuova centrale elettrica fluttuante che si somma alle tre che c’erano già nel paese, e che contribuirà ad attenuare le possibili affettazioni al servizio.
Inoltre continua l’esecuzione della manutenzione delle centrali termoelettriche come parte del processo di recupero della disponibilità di generazione che si manterrà nel prossimo anno;
Per garantirlo, è stato deciso di dare priorità all’assegnazione di risorse finanziarie al settore.
È stato arduo e complicato mantenere un servizio elettrico stabile con le condizioni economiche che il paese affronta, ma non è un miracolo, è opera del talento, dello sforzo e della dedizione dei lavoratori del settore elettro-energetico, combinati con l’appoggio di amici e governi solidali con la nostra resistenza.
Deputate e deputati:
Contro il desiderio inizialmente condiviso da molti, l’esperienza globale della COVID-19 non ci ha condotto ad un mondo più solidale, compassionevole, umile e austero.
Le minacce alla pace, alla sicurezza internazionale e all’ambiente ecologico dal quale dipende la vita nel pianeta, continuano ad essere presenti come prima della pandemia.
L egoismo, la concentrazione della ricchezza, l’incremento della disuguaglianza e il crescente potere politico del grande capitale transazionale sui governi di numerosi paesi, sono caratteristiche visibili e sempre più pericolose.
In questo scenario internazionale convulso dobbiamo realizzare il nostro sviluppo nazionale e la politica estera, senza abbandonare gli impegni con la pace e contro la corsa alle armi, i doveri nello sforzo comune per proteggere l’ambiente e l’equilibrio climatico, così come i valori solidali e d’amicizia con altri popoli e la difesa delle cause giuste.
Continueremo a promuovere l’integrazione della regione latino americano e caraibica, la difesa della vera e definitiva sovranità delle nazioni che l’integrano, e la salvaguardia del Proclama dell’ America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace.
Durante l’anno i processi elettorali in Perù, Nicaragua, Venezuela, Honduras, Cile e nelle nazioni fraterne dei Caraibi hanno continuato e mostrare una relazione di forze più favorevoli alla difesa della sovranità, della giustizia sociale e dell’integrazione regionale.
Le sfide sono grandi, ma osserviamo con speranza, rispetto e solidarietà gli sforzi per recuperare i passi avanti sociali rovinati dal neoliberalismo, e i processi d’integrazione e cooperazione
genuinamente latino americani.
Siamo un paese di pace, con vincoli d’amicizia e rispetto in tutti gli angoli del pianeta, con relazioni di cooperazione vaste e reciprocamente positive con numerose nazioni.
La significativa presenza in Cuba di studenti di varie nazioni e la pratica che ci arricchisce grazie alla presenza di decine di migliaia di professionisti cubani in quasi tutti i continenti, si traducono dopo vari decenni in vincoli culturali profondi che ci avvicinano ad altri popoli in un modo speciale.
Continueremo a lavorare attivamente nella cornice delle Nazioni Unite e in difesa del multilateralismo.
A un anno dalla nostra entrata in condizione d’Osservatore nell’Unione Economica Euroasiatica, si realizzano passi avanti significativi nei vincoli che fomentiamo con questo gruppo emergente.
Il Governo degli Stati Uniti ha determinato di convertire l’aggressione a Cuba nella sua politica ufficiale e, dopo la scommessa senza successo di asfissiarci con l’indurimento del blocco nel mezzo della pandemia, cerca di lacerare la pace e la tranquillità cittadine.
Questa politica vile e genocida, fortemente opportunista, concita il rifiuto della comunità internazionale.
Su questo tema si è parlato a sufficienza e il popolo è ben informato.
Nonostante tutto non rinunciamo a sviluppare, in condizioni di uguaglianza e rispetto mutuo, una relazione costruttiva con il Governo degli Stati Uniti. Intanto facilitiamo e promuoviamo i vincoli con il popolo di questo paese in tutte le sfere possibili e con una speciale enfasi nella comunità d’origine cubana che risiede lì.
Siamo convinti che i grandi problemi che l’umanità affronta oggi e quelli che aggiungerà il futuro si possono risolvere solo con la via della cooperazione e non con il confronto.
Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto da molte parti del mondo straordinarie mostre di solidarietà, d’identificazione con la causa di Cuba a favore della giustizia, del rispetto per l’apporto del nostro popolo ai più necessitati, di condanna dei piani di destabilizzazione del Governo degli Stati Uniti e del criminale blocco economico, e d’ammirazione per la capacità di sollevarci dopo lo scontro con le sfide più acute.
Ringraziamo profondamente la campagna internazionale promossa dai cubani residenti all’estero e da amici solidali in tutto il mondo, e soprattutto negli USA in difesa di Cuba contro il blocco e i resto delle misure che ostacolano lo sviluppo del paese, a favore del vincolo naturale che deve esistere tra connazionali all’estero e i loro familiari e parenti in Cuba.
Reiteriamo l’invariabile decisione di continuare a rinforzare e differenziare i vincoli con i nostri nazionali all’estero, sulla base del rispetto assoluto della sovranità e dell’indipendenza della Patria.
Compagne e compagni:
Nel complesso scenario internazionale che abbiamo descritto, le relazioni economiche con l’estero sono state sensibilmente danneggiate; per questo m’interessa reiterare un ringraziamento alle compagnie straniere che si sono mantenute ferme in queste circostanze e a coloro che nonostante le minacce e le pressioni continuano a scommettere su Cuba.
Indipendentemente dai blocchi e da altri fattori obiettivi esterni, non tralasciamo la persistenza di problemi interni che limitano le potenzialità per l’attrazione degli investimenti stranieri; la loro eliminazione continuerà a essere una priorità nel lavoro del Governo, che ratifica la volontà d’incrementare la partecipazione dell’investimento straniero diretto, come fonte importante per lo sviluppo economico e sociale del paese.
Senza disconoscere le trasformazioni realizzate, è necessario ripetere il richiamo fatto più di una volta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, d’abbandonare i pregiudizi e i falsi timori contro gli investimenti stranieri e sono espressioni di questa determinazione i recenti adeguamenti realizzati alle politiche di questo settore che riconoscono la partecipazione dell’investimento straniero nello sviluppo di attori economici non statali, costituti in persone giuridiche.
Si sommano le decisioni che stiamo adottando per ampliare e rendere più flessibili le possibilità di partecipazione del capitale straniero in diversi settori dell’economia, il ruolo crescente che concediamo ai governi locali in questo obiettivo, il disegno di nuove opportunità con ammontare d’investimenti più piccoli e la determinazione di concretare gli investimenti stranieri ai quali partecipano i cubani radicati all’estero.
In un’economia aperta come quella di Cuba, l’efficienza del commercio estero risulta fondamentale. È imprescindibile continuare ad avanzare in aspetti come la sostituzione effettiva delle importazioni e l’uso adeguato delle consegne per contare in maniera opportuna con strumenti, materie prime e attrezzature, che hanno un impatto decisivo nel funzionamento dell’economia.
Ugualmente le misure adottate per stimolare le esportazioni applicando risorse economiche che apportino benefici direttamente ai produttori e le azioni per il fomento di prodotti esportabili dai
territori, ci permettono di perseguire risultati più positivi in questa attività
Consideriamo perentorio approfittare meglio i progetti di cooperazione, cercando un maggior impatto e risultati produttivi, ed evitando spese e importazioni superflue o secondarie all’obiettivo principale.
Deputate e deputati:
Realizzando un fitto cronogramma legislativo tracciato da noi in questi giorni, abbiamo approvato importanti legislazioni in intense giornate, come la Legge dei Tribunali Militari, la Legge del Processo
Penale Militare e la Legge d’Ordinamento Territoriale e Urbano e la Gestione del Suolo. Ugualmente, come parte dell’agenda di questo periodo di sessioni, è stata presentata la resa dei conti del Primo Ministro, con un critico e ampio rapporto e del Governo Provinciale di Sancti Spíritus, realizzando così questo obbligo costituzionale che rappresenta una caratteristica che distingue la nostra democrazia socialista.
Merita una citazione a parte il Progetto del Codice delle Famiglie, che sarà sottoposto a consultazione popolare per continuare ad arricchirlo con l’apporti di tutti.
L’interesse è ottenere una disposizione legale adatta a questi tempi, che rifletta la realtà socio-culturale e le diverse problematiche che si manifestano nella quotidianità delle nostre vite.
Il suo contenuto è un’ulteriore espressione della sensibilità che caratterizza definisce la Rivoluzione Cubana. Esalta la dignità umana come valore supremo e sostenta il riconoscimento e l’esercizio dei diritti e dei doveri stabili nella Carta Magna.
Non impone modelli o tipi di famiglia, ma riconosce una realtà innegabile che deve avere regole e protezione giuridica.
È una norma con profonde radici scientifiche, che s’appoggia a moderne investigazioni in materie come la Psicologia, la Sociologia,
la Pedagogia e il Diritto. I professionisti cubani più capaci di queste specialità, con ammirabile rigore, sono stati capaci di riassumere in una legge i diritti e i doveri delle vite diverse e preziose della popolazione cubana. Per loro il nostro riconoscimento e la nostra ammirazione (Applausi).
Senza dubbio, abbiamo di fronte un testo che progetta il presente e il futuro della società che siamo, nella cui essenza palpita, al di sopra delle parole, lo spirito sensibile, umano e profondamente rivoluzionario di una donna d’avanguardia come Vilma Espín (Applausi).
Lei, con Raúl e Fidel, ognuno dalle proprie rispettive responsabilità, ha fomentato in diversi momenti della Rivoluzione, la comprensione e i passi avanti della nostra legge della famiglia, che comprendono problemi sempre più complicati.
La dottoressa Mariela Castro Espín ha anche il merito indiscutibile del fomento successivo di questa battaglia, alla quale ha saputo partecipare con la tenerezza e la fermezza di sua madre, che oggi tutti ricordiamo. (Applausi).
Per tutte queste ragioni faccio mio l’invito del caro amico Miguel Barnet per sommarci a quello che, con parole di poeta,ha definito come un canto per i diritti umani di tutte e tutti (Applausi).
Compatrioti:
Tra pochi giorni giungeremo al 63º anniversario della Rivoluzione e già si sentono arie di festa, ed è giusto e necessario che celebriamo la vittoria contro un anno tremendo; ma non dimentichiamo nemmeno per un istante l’apprendistato che ci ha lasciato il periodo più duro dei 365 giorni che terminano.
Siamo convocati tutti a rendere sostenibili nel tempo i risultati nel contenimenti della COVID-19, che suscitano tante speranze tra il popolo per i segnali di recupero che si avvertono.
Sarà necessario chiudere gli schemi di vaccinazione e continuare con le dosi di rinforzo, mentre gli investigatori valutano in che momento si applicheranno nuovamente, ed anche mantenere forti misure di vigilanza epidemiologica e l’assistenza dei convalescenti.
Gli scienziati valutano il comportamento di ogni nuova variante come Omicron, e continuano l’esperienza internazionale progettando nuovi protocolli. La scienza e l’innovazione in funzione della salute si mettono a fuoco già nei nuovi problemi che dobbiamo affrontare e superare.
Negli Stati Uniti e in Europa si vivono nuovamente le tensioni dei picchi pandemici e dalle due parti arrivano già gli auguri e gli abbracci desiderati dalle famiglie.
Sarebbe un errore credere che i buoni numeri della pandemia che abbiamo oggi dureranno per sempre, se non attuiamo con sufficiente responsabilità e razionalità.
I nostri scienziati e i medici ci stanno avvisando. In loro onore, per rispetto e considerazione, mostreremo saggezza e prudenza.
Che l’eccesso d’entusiasmo non ci rubi le allegrie dell’anno che viene.
Facendo un bilancio del vissuto risalta un record olimpico e mondiale: la risposta che ha dato il paese ai numerosi problemi e sfide che affrontiamo.
Questo merito è del popolo! (Applausi.) Del valore e del talento che ci sono nel popolo, dal quale emerge che tutti quanti hanno apportato la resistenza creativa di quest’anno di prove.
Come disse una volta Fidel, un giorno si dovrà erigere un monumento al popolo cubano! (Applausi).
Lui ha posto la prima pietra a questo monumento come guida e massimo leader del processo di liberazione, e lo ha ingrandito materializzando sogni che generano altri sogni, come la Campagna d’Alfabetizzazione che oggi commemoriamo.
Fidel, Raúl e i loro compagni e compagne della Generazione del Centenario affrontarono e vinsero sfide colossali che ampliano questo monumento. (Applausi).
La Continuità che ci onoriamo di rappresentare ha il dovere di fare la sua parte, e la farà!(Applausi).
Non imitando, non copiando, non sperando che le soluzioni sgorghino solamente dalla storia; perchè quello che ha da darci la storia è un accumulato d’originalità, di soluzioni coraggiose e di creazione eroica.
Tocca a noi completare questo monumento, saltando al di sopra del blocco e dei nostri limiti, difficoltà e freni.
Il 2021 è stato una grande scuola di quello che già non possiamo né dobbiamo continuare a fare, e di quello che sì possiamo e dobbiamo fare.
Vi convoco a pensare e ad agire a stare all’altezza del nostro popolo e del suoi leaders storici, a lavorare con la maggior efficienza, intensamente, mas senza stanchezza. Con l’intelligenza dei nostri scienziati, con la dedizione consacrata del personale della Salute, con il coraggio e la disciplina delle nostre istituzioni armate, con
l’ottimismo e la fede dei nostri campioni dello sport, con il coraggio e la creatività dei nostri giovani, con la passione emozionante dei nostri artisti! (Applausi.)
In questa Cuba sarà sempre possibile anche l’impossibile!
Che ogni opera sia un canto alla Patria e alla Rivoluzione, con uno sguardo critico e autocritico, ma sempre impegnata, come ha fatto il cantautore, il nostro Vicente Feliú, sino all’ultimo respiro: “Credimi che sono felice aprendo una trincea” (Applausi).
Per l’anno finito e per quello che ci disponiamo a vincere.
Felicità a Cuba! (Applausi.)
Patria o Morte!
Vinceremo!
(Ovazione). (GM – Granma Int.)
27 dicembre 2021