Un saggio decisamente da non perdere.
Infatti, Vittorio Moioli, con questo scorrevole saggio ha voluto analizzare aspetti inediti di molti politici che hanno imperversato (e imperversano) nell’area comunista o di sinistra.
Un saggio pieno di rivelazioni e retroscena di politici (di ieri e di oggi), che hanno preferito al progetto collettivistico socialista-comunista quello dell’autoadulazione narcisista… E, sicuramente, una delle concause che ci ha spinto all’inevitabile degenerazione politica attuale.
Vittorio Moioli cita, non a caso, nel suo saggio le convinzioni del secolo scorso di Max Nordau:
“saper fingere e mentire, perché è obbligato a far buon viso a uomini che gli ripugnano; o, almeno, gli sono indifferenti; se no, si creerebbe una caterva di nemici. E poi deve far promesse, ch’egli sa preventivamente di non mantenere. Deve volgersi e parlare alle abitudini e alle passioni volgari della moltitudine… Il mandato dovrebbe ottenerlo il cittadino più idoneo e più saggio; l’ottiene invece quello che si caccia innanzi… Ciò che innanzi tutto occorre è presunzione, audacia, parlantina e volgarismo”.
MOWA
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Vittorio Moioli: Oltre la delega e la politica