Il viceministro del Commercio Nazionale del Venezuela, Daniel Gómez, ha celebrato i successi dell’accordo tra Teheran e Caracas, secondo il quale è stato possibile fornire medicinali a prezzo economico ad un Paese sanzionato e bloccato (il Venezuela) con l’aiuto ed i prodotti di un altro Paese anch’esso sanzionato e bloccato (l’Iran).
Il funzionario venezuelano ha spiegato che grazie a questo accordo le aziende farmaceutiche iraniane hanno quadruplicato le loro esportazioni nel Paese sudamericano in un anno.
“Grazie a queste aziende iraniane che hanno aumentato le loro vendite di oltre il 300% dei loro farmaci a prezzo popolare, le farmacie venezuelane gli altri produttori ed i distributori di farmaci si sono dovute adeguare e stanno abbassando i prezzi.
Con questo accordo abbiamo raggiunto due obiettivi: siamo stati in grado di rifornire le farmacie senza prelevare soldi dalle risorse statali e dei cittadini e siamo anche riusciti a confutare la bugia delle destre che in Venezuela non è possibile investire.
Inoltre ci stiamo innovando e adattando ai nuovi tempi, offrendo un servizio di farmacie mobili per raggiungere meglio la popolazione” ha detto il viceministro.
Grazie a questa alleanza, ha aggiunto: “il governo venezuelano ha fornito ai bisogni della popolazione prezzi inferiori del 70% rispetto al solito combattendo l’inflazione e la speculazione derivanti dall’embargo economico”.
Nell’ambito di questo progetto di cooperazione, in molte città venezuelane sono state create diverse farmacie mobili che distribuiscono alla gente centinaia di medicinali a prezzi equi e solidali.
I due paesi cercano anche di produrre farmaci iraniani sul territorio venezuelano, il che potrebbe abbassare ulteriormente il prezzo dei farmaci.
Secondo i media locali, l’accordo ha beneficiato circa più di otto milioni di venezuelani, con 34 farmacie fisse e 18 mobili presenti sul territorio nazionale con cure per varie patologie.
I farmaci che vengono venduti sono per patologie croniche, acute o asintomatiche, come Ipertensione Arteriosa, Diabete, Ipotiroidismo, Parkinson, processi infettivi, malattie respiratorie, patologie convulsive, malattie ginecologico-ostetriche, trattamenti pediatrici, oltre ai farmaci con e senza prescrizione, generici e bioequivalenti.
Alla fine di luglio, l’ambasciatore iraniano in Venezuela, Hoyatolá Soltani, ha evidenziato l’alleanza strategica tra i due paesi ed ha dichiarato che quando c’è una volontà tra i governi e i popoli, “niente e nessuno può fermarci, né sanzioni né minacce dall’impero perché la volontà del popolo è molto più forte di qualsiasi sanzione”.
Il diplomatico di Teheran ha sottolineato che “l’Iran produce il 97% dei farmaci di cui ha bisogno” e ha ribadito la volontà del Paese persiano di fornire alla comunità venezuelana farmaci di buona qualità ed a prezzi accessibili.
Iran e Venezuela, due paesi sovrani, negli ultimi anni hanno reagito alle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti e dai loro alleati, rafforzando la cooperazione in molti settori, tra cui quello energetico, economico e sanitario.