Allarmate comunicazioni sul rossobruno Diego Fusaro che sbarca sulle testate giornalistiche fasciste (Il primato nazionale di CasaPound) confermano in pieno le nostre analisi passate su di lui ma che, nel contempo, sollevano una serie di domande che avevamo già fatto e che riproponiamo.
Perché alcune trasmissioni del potere o persone che si definiscono comuniste continuano, nonostante si conosca il vero background di Diego Fusaro, lo continuano ad invitare presentandolo come filosofo marxista?
Perché Giulietto Chiesa mostra sempre il rossobruno Diego Fusaro tanto da averlo sempre al suo fianco, sia nelle trasmissioni televisive (come La Gabbia il cui conduttore non è estraneo alla cultura della destra e oggi parlamentare del Movimento 5 Stelle) o, addirittura, nella sua creatura Pandora TV, con la rubrica “Dissento dunque siamo”?
Perché non sono cessate (o cessano) immediatamente le sponsorizzazioni mediatiche del filosofo (sic!) rossobruno Diego Fusaro dopo le sue dichiarazioni pre-elettorali a favore di CasaPound?
Semplici domande che devono mettere in moto un fermento o indignazione culturale tale da arrivare a far recedere le collaborazioni o i finanziamenti con tutto ciò che si trastulla con un potere subdolo come quello nazista di cui il “cattivo maestro” Diego Fusaro non ne disdegna l’approdo… offendendo la nostra Costituzione antifascista, nata dalla Resistenza.
MOWA
Diego Fusaro inaugura la sua collaborazione con il giornale neofascista “Il primato nazionale”, il giornale di CasaPound per intenderci.
È una notizia importante, per tutti coloro che pensano che il fascismo non sia una cultura politica, che bastano due norme tipo legge Fiano per togliere i gagliardetti di Predappio, che CasaPound è folklore, etc…
I fascisti del terzo millennio intanto fondano case editrici e giornali, scrivono, elaborano pensiero, vanno in cerca di un’egemonia culturale, a forza di grandi sostituzioni, populismi di destra, nazionalismi retrotopici. Fa ridere? Sempre meno.
Essere antifascisti oggi vuol dire contrastare questo pensiero, combatterlo nella pratica politica, né liquidarlo né minimizzarlo.
Fusaro è un avversario reale. Ributtante dal punto di vista intellettuale, ma reale.
Quello che dice è spesso una risciacquatura di Alain De Benoist e Renaud Camus, e oggi con Adriano Scianca è il riferimento culturale principale per neofascisti e leghisti. Ma è evidente, avevo provato a scriverlo un paio di mesi fa, il suo legame con tutta la nouvelle droite e gli ideologi del neofascismo italiano degli anni settanta.
Lo strumentario contro il pensiero di destra di Furio Jesi va aggiornato, non basta più. Le complicità dei compagni nei confronti del rossobrunismo in questi anni hanno partorito questi mostri. Fusaro pubblica per Einaudi, parla di comunismo per Bompiani, spiega Marx per Feltrinelli, pontifica sul Fatto quotidiano, critica il capitalismo un giorno sì un giorno no sulle tv nazionali sostenendo che la crisi è colpa dei neri e degli omosessuali. E da oggi scrive e va in video per Primato nazionale, il giornale di CasaPound.