A cura di Raffaele Simonetti
Si ritira candidato comunista
“Le presidenziali sono illegittime”, poi Pc denuncia aggressione
ATTENTATO A SIMONENKO, SEGRETARIO GENERALE DEL PC DI UCRAINA
– 17 maggio 2014
Il segretario generale del Partito comunista di Ucraina, Petro Simonenko, è stato vittima poche ore fa di un attentato fascista mentre usciva da una entrata secondaria della sede televisiva dove aveva attaccato le elezioni presidenziali farsa gestita dalla giunta golpista al potere a Kiev, che nei giorni scorsi ha avviato le procedure giudiziarie per la messa fuorilegge del PCU e mentre è in corso l’occupazione militare di una parte del Paese. Tali circostanze hanno indotto lo stesso Simonenko ad annunciare stasera il ritiro della sua candidatura dalla competizione elettorale.
Il compagno Simonenko è uscito vivo dall’attentato, compiuto mentre era in auto con altre persone: auto che è stato bloccata da una trentina di squadristi che hanno tentato di incendiarla e di bruciare vive le persone che erano all’interno. Poche ore dopo Simonenko si è rivolto per radio alla popolazione del Paese.
biamo appreso in tempo reale, direttamente dall’Ucraina, le informazioni di cui diamo conto, pochi minuti dopo la conclusione di una affollatissima iniziativa (oltre 260 persone) svoltasi nel pomeriggio di oggi, venerdì 17 maggio, a Milano, nella sala delle Stelline, su iniziativa del PdCI milanese, presieduta dal segretario della federazione Vladimiro Merlin, e con la partecipazione del segretario nazionale del PdCI Cesare Procaccini, del giornalista Giulietto Chiesa, e di Fausto Sorini, responsabile esteri del partito, con la partecipazione in diretta Skype su grande schermo del compagno Sergei Gordienko, deputato e dirigente nazionale del PC di Ucraina, intervistato dal compagno Stojan Spetic, dirigente nazionale del PdCI, che ha gestito la traduzione simultanea dal russo e le numerose domande venute dal pubblico.
Proprio da Gordienko abbiamo appreso per telefono, pochi minuti dopo la fine dell’iniziativa, dell’attentato contro Simonenko.
Appena appresa la notizia, in tempo reale, il segretario dei comunisti italiani, Cesare Procaccini, ha dichiarato:
“Apprendiamo con sgomento e indignazione la notizia del gravissimo attentato al compagno Simonenko, pochi minuti dopo la conclusione di una iniziativa di solidarietà con l’Ucraina antifascista e coi comunisti di quel Paese promossa a Milano dal nostro partito.
Essa ci dà la misura del punto a cui è giunta in quel Paese la minaccia neo-nazista nel cuore dell’Europa, del sostegno euro-atlantico di cui essa si avvale, e che rappresenta una grave minaccia alla pace in Europa e nel mondo intero.
Esprimiamo al compagno Simonenko, ai comunisti e agli antifascisti ucraini tutta la nostra solidarietà militante, che intendiamo moltiplicare fin dalle prossime ore, a partire dal sit in che si svolgerà domani (sabato) nei pressi dell’Ambasciata ucraina a Roma.
La lotta dei nostri compagni in Ucraina contro il fascismo e contro i pericoli di guerra è anche la nostra, e un legame indistruttibile ci unisce”.
An attempt on Simonenko’s life was made
This is reported by the press service of the party.
After the broadcast on First National Channel, 30 people with “Automaidan” inscriptions awaited him at the studio entrance.
Therefore Simonenko left the studio through another exit, in another car.
However, a chase began after the politician. After this, they caught up with the car, blocked it and broke the glass. Aside from this, Molotov Cocktails were thrown inside the car.
The press service noted that at the moment Simonenko’s state is unknown. – TVi