Il cofondatore della band britannica Pink Floyd e leggenda del rock, Roger Waters, ha accusato il governo del Regno Unito di aver violato i suoi obblighi internazionali eseguendo gli ordini dei “suoi padroni” statunitensi. Nel corso di una manifestazione tenutasi sabato nei pressi del consolato britannico a New York a sostegno del cofondatore di WikiLeaks, Waters ha attaccato l’ex primo ministro Boris Johnson definendolo un “barboncino addomesticato degli Stati Uniti” che “ha ignorato le leggi, facendo ciò che i suoi padroni gli ordinavano a Washington”. Anche al suo successore, Rishi Sunak non sono stati risparmiati aspri commenti: un “deplorevole barboncino britannico” altrettanto “ben addestrato“: “Rishi, siediti! Bravo ragazzo!”, ha commentato Waters rivolgendosi alla folla.
“Che dire dei diritti umani?”. “E la legge, signor Sunak? E la magna carta? E i diritti umani fondamentali?” L’ex leader dei Pink Floyd durante il suo intervento ha anche attaccato il giudice britannico Vanessa Baraitser, che ha firmato l’ordine di estradizione del co-fondatore di WikiLeaks. “Signora Baraitser, lei è una vergogna per la professione di avvocato”, ha affermato Waters.
“Julian, non sei solo! Siamo in tanti”. “Assange mi ricorda che non sono solo, perché senza di lui saremo tutti soli. Senza una stampa libera saremo soli”, ha affermato. “Senza i diritti umani fondamentali per tutti i nostri fratelli e sorelle, indipendentemente dal loro colore, religione o nazionalità, potremmo essere tutti soli”, ha ribadito.
11 Dicembre 2022