Report, la trasmissione televisiva del servizio pubblico, del 19 ottobre 2020, ci conduce (sempre grazie al giornalista Giorgio Mottola), a vicende di malaffare e politica.
Un intreccio tra clientelismo, interessi amicali, familismo e (udite! udite!) ‘ndrangheta che perversano tra i banchi dei parvenu della politica senza controllo nella regione lombarda.
Interessi amicali o familistici che una volta scoperti dai giornalistisi si autoassolvono con la frase che ricorda molto un’altra vicenda di un ex ministro ligure: “Non c’ero era avvenuto tutto a mia insaputa…”
Una ‘ndrangheta che, per stessa ammissione degli intervistati (indagati), si è radicata in tutti i paesi (o quasi) della Lombardia… e che si fa, pure, eleggere in politica.
Una Tangentopoli che non ha mai smesso di esistere e che, anzi, si è istituzionalizzata espandendosi a dismisura perché non esiste un reale controllo popolare… E, infatti, si sente la mancanza di un partito con validi valori morali e costituzionali come lo era il P.C.I. di Enrico Berlinguer.
La domanda che dovrebbe porsi l’abitante della Lombardia (ma vale per molte altre realtà): quando vede spendere male (o andare in paradisi fiscali esteri) i suoi soldi delle tasse, invece, che per i servizi pubblici (sanità, scuola, forze dell’ordine… ) da parte di quei partiti eletti che li dovrebbe veicolare con oculatezza, cosa pensa?
Crede, forse, il cittadino lombardo (ma potremmo dire veneto, piemontese, ligure…) che quel mix ideologico-culturale che accomuna destra politica, malavita, capitalista… non siano frutto dello stesso ceppo?
Si ricrederanno tutti coloro che, una volta sentite le parole del mentore, che agisce dietro le quinte della regione lombarda, rilascerà senza pudore al giornalista di Report tra sfrontatezza e la sicurezza di non essere toccato visto che al suo “scranno” in cerca di un “aiutino” erano accorsi forze dell’ordine (carabinieri, poliziotti, guardia di finanza), politici, imprenditori, malavitosi…
MOWA
(cliccare sull’immagine per vedere il video)