di DANILO TOSARELLI – MILANO
Questa pandemia da CORONAVIRUS sta scatenando DISCUSSIONI INFINITE.
Il tutto e l’esatto opposto e chi più ne ha più ne metta.
Trovatemi uno scienzato, un virologo o un politico che ABBIA DETTO le STESSE COSE dall’inizio della pandemia ad oggi.
La fase 1 del LOCKDOWN ha imposto pesanti restrizioni delle libertà individuali.
Qualcuno ha ritenuto eccessiva la richiesta di autocertificazioni per spostarsi.
Inopportuno Il dover giustificare la propria presenza all’aperto ed il divieto di assembramento.
Tutto ciò ha significato mettere la cittadinanza alla merce’ delle Forze dell’ordine che ne hanno fatto arbitrio.
Qualcuno ha parlato di STATO di POLIZIA.
Sono abituato ad ascoltare tutti, ma ATTACCHI alla DEMOCRAZIA non ne vedo.
L’articolo 16 della Costituzione parla di libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio nazionale.
Unica limitazione, quella che la legge stabilisce in via generale per MOTIVI di SANITA’ e SICUREZZA.
Questa PANDEMIA non rientra fra queste categorie?
Oppure qualcuno ci intravede la stessa operazione messa in piedi da ORBAN in Ungheria?
ECCESSIVE le RESTRIZIONI?
Il governo si è avvalso dei suggerimenti del Comitato Tecnico Scientifico.
Perchè negare che all’inizio, anche questo organismo è andato un po’ a tentoni?
L’emergenza ha imposto provvedimenti drastici e cautelativi.
In questi casi la politica deve affidarsi agli esperti del settore. O no?
LA CITTADINANZA alla MERCE’ delle FORZE dell’ORDINE?
STATO di POLIZIA?
Riconosco che sia accaduto qualche episodio increscioso e me ne dispiace.
Ma da lì, a parlare di STATO di POLIZIA ce ne corre…
INDOSSO ANCHE IO UNA DIVISA e credo di conoscere bene l’animo dell’italiano medio.
I doveri sono quelli degli altri. Quando tocca a te….
I conflitti tra forze dell’ordine e cittadini non sono rarità e gli ECCESSI NON SONO A SENSO UNICO.
Chi indossa una divisa ha il DOVERE di essere d’esempio, ma non deve mancare il RISPETTO da parte del cittadino.
Molti italiani hanno rispettato i doveri imposti dal lockdown, ma un altro elemento va aggiunto.
Dal 1 marzo ad oggi, i controlli su strada sono stati oltre 5 milioni.
Circa 180mila le contestazioni alle persone per violazione divieti anti contagio.
Sarebbe bastato affidarsi esclusivamente al SENSO di RESPONSABILITA’ di ogni italiano?
Adesso siamo alla vigilia della fase 2 e addosso al Presidente Conte piovono critiche diametralmente opposte.
Qualcuno ritiene che la ROAD MAP che partirà dal 4 maggio, sia troppo espansiva.
Qualcun altro che sia ancora troppo restrittiva.
MELONI di Fratelli d’italia, dice che la fase 2 è uguale alla 1. Inaccettabile.
SALVINI, al grido di FATECI USCIRE, vuole organizzare una protesta di piazza il 1 maggio.
I VESCOVI sono arrabbiatissimi, perchè anche nella fase 2 non sono ammesse le Messe pubbliche.
Altri, ritengono sia prematura la ripartenza delle attività economiche, visto che il RISCHIO CONTAGIO è ancora alto.
Comunque la si pensi, il Presidente del Consiglio CONTE viene sempre messo alla GOGNA.
Non condivido questo accanimento. Troppa strumentalità, troppa puzzetta sotto il naso.
Durante l’ultima conferenza stampa, qualcuno è arrivato a dire che non discute le misure approvate.
Sono insopportabili i suoi rimproveri ed il suo tono paternalistico….
NON VOGLIO COMMENTARE.
Invidio, ma anche detesto, quei politici e quei commentatori che ritengono di avere la VERITA’ in TASCA.
Troppi ne sto sentendo di questi maestri che parlano bene e razzolano male.
Io, senza esitazioni, ho sempre rivendicato il VALORE del DUBBIO.
Perchè, il dubbio crea una COSCIENZA CRITICA che rifiuta ogni certezza ed ogni dogmatismo.
Ho provato ad immaginarmi nei PANNI del PRESIDENTE del CONSIGLIO.
Proprio in un MOMENTO DIFFICILE come questo, dove tutti sono bravi nel dargli contro.
GIUSEPPE CONTE, che fino a qualche anno fa era un docente universitario di diritto privato.
Se fosse un POLITICO di PROFESSIONE, non indosserei volentieri quei panni.
In questo caso, li voglio indossare con un pò di ingenuità, ma anche con ONESTA’ INTELLETTUALE.
PRESSATO dagli esperti di questa TASK FORCE la cui composizione è stata criticata.
Insieme al Comitato Tecnico Scientifico sono i referenti delle scelte di questo governo.
Immagino che a volte vi possano essere anche opinioni diverse, perchè non ammetterlo?
Ma chi è quello sprovveduto che non ammette errori?
Inutile nascondere, che la maggior preoccupazione rimane il possibile EFFETTO REBOUND.
PRESSATO da CONFINDUSTRIA, che vuole riaprire da subito tutte le AZIENDE per riaffacciarsi sul mercato.
Fa intravedere lo spauracchio dei licenziamenti se ciò non avverrà al più presto e rivendica aiuti economici.
I padroni non hanno mai smesso di fare LOTTA di CLASSE, qualcun altro vi ha rinunciato. Proprio per questo picchiano forte i pugni sul tavolo e sei obbligato ad ascoltarli.
PRESSATO dalle ORGANIZZAZIONI SINDACALI, che pretendono un graduale ritorno alla normalità. Solo in presenza dei necessari dispositivi di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sono fin troppi gli imprenditori che sottovalutano la QUESTIONE SALUTE dei propri lavoratori. Sacrosanto non abbassare la guardia.
PRESSATO da un’OPINIONE PUBBLICA che è stanca di vivere agli arresti domiciliari. Si vorrebbe tornare al “liberi tutti”. Peccato non sia oggi proponibile e praticabile. Certe restrizioni sono ancora necessarie.
Nessuno di noi è così AUTODISCIPLINATO dal non cercare scorciatoie.
Le AUTOCERTIFICAZIONI proseguiranno ancora.
PRESSATO dal protagonismo esasperato e spigoloso di alcuni PRESIDENTI di REGIONE.
Desiderosi di apparire primi della classe, proprio per avversare il Governo Centrale.
L’ordine arriva da SALVINI, che in cambio dovrà offrire copertura politica.
La richiesta di commissariare la REGIONE LOMBARDIA è già stata inviata al Ministro della Salute Speranza.
I DPI sono arrivati con ritardo a personale sanitario e medici di famiglia.
Nessun tampone per loro e 89 medici deceduti in attività.
Vogliamo aggiungere la catastrofe RSA? Magistratura già in campo.
Salvini dovrà impegnarsi molto se vorrà salvare il suo Presidente Attilio Fontana.
PRESSATO dalla preoccupazione di trovare in EUROPA, le risorse per riavviare un Paese in crisi.
Un Paese che si ritrova provato e spaventato da un futuro che si presenterà più difficile per tutti.
Un Paese che non ha bisogno di processi sommari, fondati su LOGICHE POLITICHE spesso surreali.
Accuse e controaccuse che ci allontanano da quella VERITA’, che tanto ci dovrebbe stare a cuore.
PRESSATO, PRESSATO, PRESSATO…. e con il compito di trovare sempre una soluzione accettabile.
A partire dalla sua maggioranza, che litiga ogni due per tre.
Tutti parlano, ma lui deve cercare la sintesi e METTERCI la FACCIA.
Mi è già passata la voglia.
NON VORREI PROPRIO ESSERE NEI PANNI di GIUSEPPE CONTE…
P.S. Tengo a precisare, che questo sostegno a Conte non rappresenta un’adesione acritica alle scelte di questo governo.
Ne vedo limiti e contraddizioni. Sono in grado di distinguere.
Sono un attento osservatore e non firmo cambiali in bianco a nessuno.
2 Comments
Ci scrive Marco V.:
Guardate questo simpatico signore…
https://www.youtube.com/watch?v=H_rosxdfcqE
Buongiorno carissimi,
questo simpatico signore che è praticamente ospite fisso di questi formidabili talk show in cui si dispensa genio e intelligenza è esattamente questo…
https://www.youtube.com/watch?v=KwvauBzZc2M
Questo mostro di competenza – beh !!! Facciamo mostro – che sosteneva che il coronavirus è una normale e banale influenza che colpisce solo i più anziani. Risultato: il signore in questione lo troviamo ancora a parlare e ad attaccare e ingiuriare il governo come se quello che aveva detto in precedenza non lo riguardasse. Come lui tutti gli altri pozzi di scienza sono sempre più presenti e giornalmente vomitano le loro cazz… sulle decine di migliaia di morti toccati al nostro paese.
A presto
Marco V
Ci scrive, Marco V.:
Bisognerebbe smetterla con le ipocrisie sul diritto di parola – che ovviamente è sacrosanto – perchè esistono persone che non esprimono semplicemente un’opinione ma hanno il privilegio di influenzare l’opinione altrui grazie al loro buon nome (boh !!!) e al fatto di poter raggiungere milioni di persone grazie ai social e allo schermo televisivo. Ovviamente la parola non si può togliere ed è imperdonabile ma la decenza imporrebbe di tacere.
“Di ciò che non si sa, si tace” come consigliava il grande Wittgenstein.