Lo staff di iskrae.eu/
Scrive il giovane Davide Maria De Luca, aspirante storico e improvvido seguace dello spacciatore di mutande sporche:
Un’altra notizia falsa che si sente spesso circolare su via Gradoli è quella in cui si parla di misteriosi appartamenti dei servizi segreti situati proprio nel palazzo che ospitava Moretti e Balzerani (secondo alcuni sarebbe stato addirittura il covo di Moretti ad essere di proprietà dei servizi, il che ovviamente è falso). In realtà la storia è profondamente diversa: nel 1979 e poi nel 1986, cioè dopo il sequestro Moro, il prefetto Vincenzo Parisi (che sarebbe divenuto vicedirettore del SISDE nel 1980) acquistò alcuni appartamenti nella via e li intestò alle figlie. Uno degli appartamenti del palazzo di Moretti, inoltre, era di proprietà di una società, la Gradoli Spa, che a sua volta era di proprietà di un’altra società immobiliare, la Fidrev, con cui il ministero dell’Interno aveva avuto rapporti. Ma la Fidrev non era una società del ministero: era una società che alcuni funzionari del ministero avevano utilizzato e di cui si fidavano. Non esiste alcuna prova di collaborazioni tra il ministero e la Fidrev o la Gradoli Spa per quel che riguarda via Gradoli.
Peccato che l’ex funzionario del SISDE Pasquale De Rosa, interrogato il 6 ottobre 1993 dal Comitato istituito con Decreto Ministeriale del 29 giugno dello stesso anno per svolgere un’inchiesta sui fondi neri del SISDE
dichiara e sottoscrive che la Fidrev fa falsi verbali di false assemblee per fare falsi bilanci da depositare in tribunale
e si affida ad altre società di copertura
alle quali delega, ad esempio, l’acquisto degli immobili o delle auto, come la Gus e la Gattel
o delle attrezzature che servono agli scopi del Servizio… Il dottor Pasquale De Rosa ha fatto parte del SISDE dalla sua istituzione fino al 1987; il 23 gennaio 1978 era già il responsabile nazionale della logistica del Sisde, anche se la nomina viene formalizzata ufficialmente qualche settimana dopo
La Fidrev
amministra anche la Società Poggio delle Rose, il cui boss è Patrizio Bonanni, quel fiduciario dei Servizi che nella notte fra il 15 e il 16 marzo 1978 posiziona in via Fani la Austin Morris targata Roma T50354
in modo da intralciare i movimenti della 130 di Moro
rendering della Scientifica 2015.
Pasquale De Rosa spiega al Comitato d’inchiesta che i funzionari e i fiduciari dei Servizi erano tenuti a firmare un atto nel quale dichiaravano di intestarsi determinati beni o una determinata attività con i denari del Servizio, per conto del Servizio e nell’interesse del Servizio. Poiché i beni erano intestati anche ai familiari, il generale Astolfi propose di far firmare la dichiarazione anche alle mogli dei funzionari…