di DANILO TOSARELLI – MILANO
Era previsto da tempo e così è andata.
La Meloni ha stravinto.
Il centrodestra governerà questo Paese.
I numeri sono implacabili e non concedono interpretazioni.
Gli italiani hanno votato e deciso così.
Sono le regole della democrazia e vanno accettate.
Peccato che il 36% degli italiani abbia deciso di astenersi.
Un italiano su tre ha scelto di non schierarsi.
Questo trend è in continuo aumento, ma la politica va avanti.
Preferisce eludere il problema. Peggio per te se hai scelto così.
Chi va a votare decide anche per te.
UNIONE POPOLARE non c’è l’ha fatta.
Quell’ 1,43% ci sta stretto, perché non eleggiamo nessuno.
Occorreva almeno il 3% ed il risultato ottenuto è lontano.
Tutti noi ci abbiamo creduto, forse con un po’ di ingenuità.
Gli altri partiti hanno avuto una notevole visibilità mediatica.
Naturalmente parlo dei grandi partiti e le loro coalizioni.
Per i piccoli partiti, tra i quali UNIONE POPOLARE, nebbia fitta.
Ho scoperto personalmente, che molti erano allo scuro.
UNIONE POPOLARE? Si presenta alle elezioni? Chi ne fa parte?
Questo gap ha avuto un ruolo decisivo nelle scelte dell’elettore.
Se ti conosco potrei anche votarti, altrimenti non esisti e ciccia…
Nelle riflessioni che ci accompagneranno, non sorvolare.
Siamo stati ignorati e fortemente discriminati.
Il nostro programma e le ns idee non hanno raggiunto molte persone.
Tu puoi avere idee eccellenti, ma se non giungi…. Ecco il risultato.
Siamo stati una voce nel deserto. Inevitabilmente inascoltata.
Non c’è alcun vittimismo. Questo è inconfutabile, purtroppo.
Oggi il consenso di qualunque tipo, passa dalla televisione.
Se ad essa aggiungi carta stampata e social c’è tutto.
Il consenso passa dalla tastiera e dal comodo divano di casa.
Naturalmente poi, denaro, denaro, denaro.
I grandi partiti hanno avuto modo di parlare e proporre.
Gli elettori hanno potuto valutare e scegliere.
UNIONE POPOLARE non ha avuto le stesse opportunità.
Abbiamo vissuto di volantini e banchetti ai mercati di quartiere.
Abbiamo praticato il porta a porta e contattato ogni ns amico.
Ci abbiamo provato anche con Facebook.
In televisione ogni tanto, magari in orari di scarso ascolto.
Tutto ciò ha ridotto le ns potenzialità e svilito il ns ruolo.
Tutto ciò ha falcidiato possibili consensi. Il voto sprecato.
Molti elettori non hanno non condiviso le nostre proposte. Ci sta.
Proprio non ne sono venuti a conoscenza e quindi… come votarci?
Avremo modo di ritornare sulle conseguenze di questo voto.
Si apre un capitolo nuovo per il Paese e dovremo farci I conti.
Una Meloni, con possibile incarico da Primo Ministro.
Un Salvini che non potrà pretendere il ministero degli Interni.
Un Berlusconi che torna trionfante e cazzuto in Senato.
Premesse che se non fossero preoccupanti, sarebbero gossip.
Da quest’altra parte, un Letta che non sarà più il segretario PD.
Un nuovo congresso PD dove voleranno gli stracci.
Un partito che farà un’opposizione intransigente al centrodestra?
E come si collochera’ ed agirà il Fratoianni che conosciamo?
Vedremo cosa vorrà fare Conte. Un movimento progressista?
Cercherà alleanze o ribadira’ il suo primato in solitudine?
Quanti voti ha preso Conte a sinistra. Come li vorrà gestire?
Comunque vada, UNIONE POPOLARE non sparirà.
Credo vi sia piena consapevolezza che il cammino va proseguito.
Ci sono troppe speranze e tante aspettative da soddisfare.
Chi ci ha votato, deve continuare a vedere in noi un riferimento.
UNIONE POPOLARE dovrà dimostrare che non è un voto sprecato.
È un progetto che cerca consensi e vuole affermarsi tra il popolo.
Siamo uomini e donne di parte. Abbiamo scelto da che parte stare.
Ognuno di noi ha il diritto/dovere di parteciparvi. Farlo crescere.
Ci vorrà molto impegno e molto cuore.
Io sono in campo e lo seguirò da vicino.
Foto modificata di Rohitvarma / 18