Bankitalia certifica recessione tecnica di Daniele Chicca
Non è solo la Germania a rischiare di sprofondare in una fase di recessione tecnica: anche l’Italia dovrebbe fare la stessa fine. Anche il quarto trimestre del 2018 si concluderà con un calo del Pil rispetto al trimestre precedente, quando era stata registrata la prima contrazione dopo 14 trimestri di crescita dell’attività.
Per l’anno prossimo, invece, la situazione dovrebbe stabilizzarsi su un’espansione timida dell’attività, pari allo 0,6%, quasi la metà rispetto alle stime del governo giallo verde. Su base annua, il 2018 dovrebbe concludersi con un incremento del Pil dell’1%, molto meno dell’1,6% registrato nel 2017. Negli ultimi tre mesi dell’anno scorso il calo dovrebbe essere stato dello 0,1%. La forchetta di stime varia dallo 0 al -0,2%.
Sulla base delle valutazioni di Palazzo Koch, nel complesso nel 2018 la crescita del Pil dovrebbe essere dello 0,9% sulla base dei dati trimestrali destagionalizzati e tenendo conto degli effetti del calendario.
Nel quarto trimestre, spiega Bankitalia, “l’attività sarebbe rimasta pressochè stabile nei servizi e si sarebbe ridotta nell’industria in senso stretto; sarebbe aumentata marginalmente nel comparto edile”. La debolezza dell’attuale fase ciclica “è confermata dall’indicatore Ita-coin” di Bankitalia, “che negli ultimi mesi dell’anno scorso è sceso su valori negativi (-0,19 a dicembre)”.
18 gennaio 2019 |
Economia, Russa sorpasserà la Germania nel 2020di Alberto Battaglia
Nel futuro prossimo delle maggiori economie mondiali non c’è soltanto l’imminente sorpasso della Cina ai danni degli Stati Uniti (ne avevamo parlato qui). Lo stesso report sulle previsioni della banca britannica Standard Chartered, infatti, anticipa un altro sorpasso: quello che vedrebbe la Russia superare la Germania al quinto posto fra le maggiori economie globali (in termini di Pil corretti con i cambi a parità di potere d’acqisto – PPP). Un sorpasso, anche questo, che sarebbe dietro l’angolo: è previsto nel 2020. 17 gennaio 2019 |