Tratto da OttolinaTV
Medicina, Bologna. Qui c’è la stazione radioastronomica più importante d’Italia. Una stesa infinita di antenne e parabole da cui osservare lo spazio con l’ausilio delle tecnologie più sofisticate. Ma non serve a guardare i pianeti. E nemmeno le stelle. Serve a guardare la monnezza: i rifiuti spaziali
Sono circa 800 mila frammenti che vanno da 1 a 10 centimetri di diametro, e circa 400 milioni che vanno da un millimetro a 1 centimetro
Si tratta di pezzi e pezzettini che nel tempo si sono staccati da razzi e satelliti
E che viaggiano intorno alla terra a circa 20/30 mila chilometri l’ora
Milioni di vere e proprie pallottole che circondano il pianeta, e che nel futuro prossimo rischiano di rendere molto complicato se non addirittura impossibile lanciare nuovi oggetti nello spazio, introducendo un ostacolo potenzialmente insormontabile a quella che viene definita La New Space Economy, la nuova economia legata all’esplorazione e allo sfruttamento dello spazio
Un mercato enorme, che già nel 2020 valeva 380 miliardi di dollari, e che dovrebbe sfondare il tetto dei 1000 miliardi entro il 2040
E potrebbe essere soltanto l’antipasto
Se credi che serva ancora un media inidpendente, ma di parte, aiutaci a tenerlo in vita e a farlo crescere. aderisci alla campagna di sottoscrizione di ottolinatv su gofundme
https://gofund.me/c17aa5e6
E chi non aderisce è un rifiuto spaziale