di MOWA
«Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto.» (Mao Tse Tung)
Il sionismo israeliano, in spregio alle leggi internazionali e appoggiato dalla spregiudicata élite della potenza USA, continua, imperterrito, a sterminare, sistematicamente, l’intera popolazione di Gaza. Non valgono nemmeno, per i sionisti sparsi per il mondo, gli accordi siglati a livello internazionale per un cessate il fuoco che porterebbe a “normalizzare” le tensioni in terra israelo-palestinese e, anzi, fanno orecchie da mercante mostrando, tramite i social, le immagini dei soldati occupanti a Gaza, in vili atteggiamenti di disprezzo morale della vita. [1]
E, mentre avvengono tali fatti, si alzano voci inquietanti che denunciano le atrocità a cui sono sottoposti gli abitanti in terra palestinese e che evocano, come un presagio, quanto accaduto in altri periodi storici in Europa come riportato il 12 dicembre dal giornalista bellunese, Matteo Gracis:
«La scorsa settimana l’Osservatorio Euromediterraneo dei Diritti Umani ha denunciato che Israele espianta organi dai corpi dei palestinesi. Già in passato la CNN documentò tale pratica mostrando come ci fosse un prelievo sistematico di organi dai corpi dei deceduti senza il permesso delle famiglie. Un’indagine sul traffico illecito a livello mondiale definitiva quello di Tel Aviv come un mercato florido, dove un rene poteva costare fino a 100 mila dollari.» [2]
E, forse, quel pretestuoso intervento militare nell’area di Gaza da parte degli israeliani potrebbe essere determinato dalla preoccupazione di quello studio demografico sionista sull’estensione della popolazione palestinese che allarma le loro autorità
e a cui loro vorrebbero porre rimedio trasformandolo nella prospettiva del sottostante grafico
Ecco, allora, che gli israeliani non danno un attimo di tregua alla popolazione palestinese nemmeno a Natale, bombardando campi profughi, pieni di bambini, nel centro della Striscia di Gaza. [4]
Crudeltà sionista, che si aggiunge a quella dell’imperialismo statunitense che li protegge e foraggia, nonostante le proteste in molti paesi chiedano una pace duratura in terra palestinese. [5] [6] [7]
Ci si domanda, a questo punto, se le analisi fatte da Francesco Schettino, su alcuni conflitti in atto, non siano la chiave di lettura corretta rispetto alla crisi interimperialistica, infatti sostiene che:
«La questione palestinese sembra essere un tassello che si aggiunge nel quadro di una guerra globale, frutto dell’inesorabile incremento delle contraddizioni interimperialistiche, tipiche del modo di produzione del capitale nella sua fase di crisi prolungata, come è quella da cui non riesce a sfuggire da tempo. Si assiste, infatti, per quanto in maniera forse meno palese e chiara – data la complessità dei rapporti commerciali e diplomatici – ma altrettanto importante, alla contrapposizione tra blocchi legati al dollaro e alle valute asiatiche. Allo scontato sostegno degli Usa a Israele si è accodato in maniera sostanzialmente acritica anche l’UE – nonostante le importanti dichiarazioni del segretario generale dell’Onu che ha definito senza mezzi termini Gaza un “cimitero di bambini”; sull’altro fronte, all’immediato sostegno iraniano e di molti paesi arabi alla causa palestinese, si è aggiunto quello della Cina e di molti paesi BRICS+. Da questo punto di vista, l’ambiguo atteggiamento della Russia è attribuibile al legame commerciale e politico che Israele ha creato negli ultimi anni (si consideri che Israele non rispetta le sanzioni comminate da Europa e Usa alla Russia dopo l’invasione in Ucraina).» [8]
Tutto ciò, se non si insiste con la richiesta di pace e del rispetto da parte degli Stati di quanto deciso dagli organismi internazionali, rischia di far rivivere vicende già vissute nei secoli scorsi che hanno scatenato altre guerre sino ad arrivare ad una generalizzazione dei conflitti.
La pace ha bisogno di sostenitori più consapevoli e solidi e non quanto dimostrato sino ad ora, altrimenti si è corresponsabili del disastro in corso e di ciò che ne conseguirà… Con questi silenzi assensi se non addirittura atteggiamenti correi si è alla pari dei criminali che provocano le guerre!
Note
[1]
Uno stadio pieno di soldati con carrarmati e prigionieri umiliati. Cose da cileni, cose da fascisti. Cose da merde https://t.co/Z9AgvQKajn
— gufa rossa @gufarossa.bsky.social (@misspassinella1) December 25, 2023
[2] https://www.matteogracis.it/i-veri-terroristi-sono-israele-e-stati-uniti/
[3] https://lombardia.anpi.it/voghera/eventi/grafica3/vaggi.pdf
[4]
Per #Israele i Palestinesi non hanno diritto neanche alla tregua di #Natale. Stanotte il campo profughi Al Maghazi, centro della Striscia di #Gaza, è stato bombardato. Si contano almeno 70 morti, decine ancora sotto le macerie, moltissimi i bambini.#FreePalestine #CeasefireNOW pic.twitter.com/MPPscOOyU2
— Potere al Popolo (@potere_alpopolo) December 25, 2023
[5]
New York, Fifth Avenue ora. #FreePalestine pic.twitter.com/sAaFgfmBtl
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) December 25, 2023
[6]
Due ragazzi, tra cui una minorenne, sono intervenuti nella Basilica di Sant’Antonio e esposto alcuni cartelli: la 17enne si è inginocchiata ed ha invocato la pace. È stata portata in questura insieme all’altro attivista. pic.twitter.com/Gvie1Wvj2j
— Fanpage.it (@fanpage) December 25, 2023
[7]
Firenze, Ponte Vecchio#FreePalestine pic.twitter.com/xhyI0sFOFX
— Potere al Popolo (@potere_alpopolo) December 25, 2023
Foto di Zeliha Sakarya