di MOWA
«Quale vantaggio hanno i bugiardi? Che quando dicono la verità non sono creduti.» (Aristotele, IV sec. a.e.c.)
Calano le preoccupazioni e le attenzioni dei cittadini sul fronte del conflitto russo-ucraino perché i media (e qualcuno che ha tutto l’interesse politico a nasconderne le criticità) trasmettono meno notizie rispetto a quanto accade in quel tratto di Continente spostando l’attenzione pubblica sullo sport o sulla cronaca nera o, peggio ancora, sul gossip.
Potrebbe sembrare una volontà specifica quella di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica su fenomeni che impattano più sull’emotività e meno sulla complessità, in quanto, la serietà della situazione dovrebbe coinvolgere tutti, specie se si arrivasse all’uso delle bombe atomiche da parte di uno dei contendenti facendo disintegrare e sparire il genere umano dalla faccia della Terra.
Pochi, infatti, hanno fatto rilevare, con la dovuta enfasi, le parole belliciste dell’ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi, pronunciate in un discorso al MIT (Massachusetts Institute of Technology) dove, a giustificazione della crisi capitalistica occidentale, sostiene che: «Supponevamo che le istituzioni che avevamo costruito, insieme ai legami economici e commerciali, sarebbero state sufficienti per prevenire una nuova guerra di aggressione in Europa. E credevamo che le banche centrali indipendenti avessero padroneggiato la capacità di limitare le aspettative di inflazione, al punto da temere una stagnazione secolare» e che, quindi, a reazione si doveva intervenire a tutela dei: «valori esistenziali dell’Unione europea [che, ndr] sono la pace, la libertà e il rispetto della sovranità democratica ed è per questo che non c’è alternativa per gli Stati Uniti, l’Europa e i loro alleati ad assicurare che l’Ucraina vinca questa guerra». E, poi, Draghi, seguita nella sua folle lettura dei fatti: «In primo luogo, l’Ue deve essere disposta a rafforzare le proprie capacità di difesa. Questo è essenziale per aiutare l’Ucraina per tutto il tempo necessario e per fornire una deterrenza significativa contro la Russia» e continua: «dobbiamo essere pronti a iniziare un viaggio con l’Ucraina che porti alla sua adesione alla Nato». [1]
Draghi non prosegue oltre ad esplicitare la strategia da adottare e lascia all’ex Segretario Generale della Nato, Anders Rasmussen, la rimanente deduzione, e costui si spende per far entrare l’Ucraina nella Nato e giustificare, così, la guerra formalmente alla Russia.
Una politica draghiana, portata avanti anche dall’attuale Presidente del Consiglio, senza prospettive di pace ma di prosecuzione della guerra al punto da glissare alle domande del parlamentare del MoVimento 5 stelle, Francesco Silvestri: «Il Governo Meloni ci dica una volta per tutte qual è la sua posizione sul Pnrr. Quei 209 miliardi servono per le infrastrutture, per la sanità, per la nostra scuola, non per le armi! Se il treno di tutte le speranze dell’Italia di risorgere deraglierà, ci sarà un unico colpevole: voi!» [2]
Un paese che oblia rispetto ai saggi messaggi dell’ex ambasciatore, Sergio Romano, che parla della NATO [3] e dice che la funzione di tutela che aveva ai tempi della Guerra fredda non ha più motivo di esistere, anzi, attualmente ha stravolto il Patto di costituzione e che dovrà svegliarsi da questo letargo di responsabilità perché sta imboccando una strada senza ritorno.
Si metta in campo, quindi, tutta la consapevolezza, unita alla fantasia e alla voglia di vivere… per ridare spazio adeguato e autorevole alla voce per la pace, prima che fake news, spacciate per vere da qualche belligerante ministro, [4] diffondendo notizie false, come avvenuto rispetto ai 15 poveri migranti denutriti della nave turca “Galata Seaways” e fatti passare per dirottatori, faccia nuovamente partire, lancia in resta, il corpo specialistico della marina “Battagliane san Marco” a caccia di fantomatici terroristi. [5]
Note
[2] https://www.facebook.com/watch/?v=910993933333695
[3]
Chiunque voglia addentrarsi nell’universo ex sovietico con una qualche informazione di una certa serietà e qualche nozione fondata su conoscenze personali, dovrebbe considerare quanto l’ambasciatore #SergioRomano ebbe a dire alcuni mesi fa. #Ukraine #Russia #wars pic.twitter.com/S9gm3q9vk7
— Leonardo Gallo (@LeonhardHahn) June 9, 2023
[4]
I dirottatori della nave sono stati catturati.
Tutto è finito bene.
I miei complimenti ai ragazzi del Battaglione San Marco, ai poliziotti ed ai finanzieri, che hanno concluso una splendida operazione in collaborazione. Ognuno per la sua parte.
Bravi!— Guido Crosetto (@GuidoCrosetto) June 9, 2023
Foto di MOWA