di MOWA
«Non ci saranno più bollette del gas, e, aggiungo, aboliremo anche quelle della luce, e crepi l’avarizia!» (Cetto La Qualunque alias Antonio Albanese, Qualunquemente, 2011)
L’inverno prossimo, probabilmente, anche a causa del freddo che si patirà, sarà tra i più brutti che l’Europa ricorderà e questo per colpa (in prevalenza) della stupidità e meschinità di politicanti senza schiena dritta, assoggettati ad un massocapitalismo criminale a cui sono asseriviti e di cui fanno sempre ed innanzitutto gli interessi.
Politicanti che, pur di non perdere la faccia (di bronzo) davanti ai propri concittadini europei, si ostinano a raccontare bugie e a non ammettere, invece, che, parte della crisi del Continente, è stata decisa oltreoceano dove sono state, anche, proferite, minacce criminali che loro omettono di riferire proprio per ingraziarsi i favori di quei potenti che le hanno pronunciate.
Ed ora, per l’“incidente” alle condotte di gas, Nord Stream e Nord Stream2, questi politicanti accusano i russi di sabotaggio dimenticando, volutamente, le precedenti minacce all’impianto fatte proprio da parte dell’Occidente (USA in primis) già dal lontano 2014, quando il presidente Barack Obama aveva l’attuale sottosegretaria di Stato di Joe Biden, Victoria Nuland la quale sosteneva (e sostiene) la volontà di far cessare l’afflusso di gas in Europa e, in particolar modo, il Nord Stream2 dicendo, ancora nel gennaio di quest’anno, che “non dovrà entrare in funzione”. [1]
Servili e prezzolati politicanti europei che hanno l’aggravante di non aver impedito la chiusura delle condutture del gas destinato alle attività del Continente e continuano ad inviare armi, invece, di tutelare le proprie industrie e i propri cittadini. [2] Una perversione (o imbecillità) che non si può commentare oltre.
Lasciano a desiderare i tanti commentatori o “specialisti” di turno su quanto sta accadendo alle condotte del gas nel Baltico che blaterano e trascurano la vecchia regola economica che in sintesi dice che le cose che accadono (spesso) non hanno la spiegazione che appare più evidente, e che bisogna sempre ricordare di seguire i flussi di denaro per scoprire le cause delle guerre.
E forse, sarebbe il caso di capire chi avrà il maggiore ritorno, in guadagno, proprio dal disastro provocato alle condutture di gas russo, alla faccia, anche, dell’ambiente, là si trovano certamente i colpevoli…
NOTE
Foto di jarmoluk / 1463