di MOWA
Siamo di fronte ad una delle più aggressive campagne di disinformazione che la storia abbia avuto sino ad ora.
Gli “aggressori” di Stati si celano dietro i più subdoli fra i mezzi messi di comunicazione a disposizione dalle nuove tecnologie: internet e telefonia mobile.
Sono gli stessi “signori” [1] che, in tutti questi anni, si sono annunciati al mondo come i paladini della democrazia ma che, invece, sono stati i primi a non averci mai creduto veramente.
Infatti, questi “signori”, hanno sempre negato, in ogni sede sia nazionale che internazionale, di aver mai operato illecitamente e che mai abbiano messo a rischio la privacy della collettività.
Hanno negato, persino, lor “signori”, di aver spiato con questi nuovi mezzi tecnologici i loro connazionali e di non aver assolutamente profanato la propria carta costituzionale… Ed, invece… [2] [3]
In realtà, sono stati protagonisti occulti di guerre apparentemente senza motivi d’interesse ma che, poi, finalmente, si è venuti a scoprire che tutto era ben pianificato da tempo e che molti oligarchi erano perfettamente consapevoli di quanto accadeva, anzi, …ne erano i finanziatori. [4]
Stiamo parlando di sistemi che colpiscono nel profondo la nostra intimità.
Sistemi di controllo che entrano in quel confine tra il nostro bisogno di sentirci liberi di pensare, decidere e comportarci da persone responsabili, persone che non hanno bisogno di sentirsi osservate o spiate da qualcuno che non le stima affatto.
Sistemi di controllo usati da persone che scrutano altre persone che vengono reputate sempre in errore o non in grado di decidere e che, quindi, necessitano di una perenne supervisione da parte di un “tutor”.
Questo è quello che hanno costruito ed è quello di cui si deve chiedere l’immediata cessazione con interventi legali da parte di tutti gli organi nazionali (in primis) ed internazionali.
Stiamo parlando dei vari sistemi come Echelon [5] o PRISM [6] che hanno il compito di “raccogliere informazioni analizzando il flusso di dati nazionali e internazionali che passava attraverso i vari server sotto forma di email, foto, video e file audio, per seguire una pista che conducesse ad obiettivi interessanti per l’intelligence statunitense.”… “ <<Il novantotto per cento delle informazioni raccolte da PRISM proverrebbe dai server di Microsoft, Google e Yahoo. Dobbiamo essere sicuri che queste fonti non vengano danneggiate>> è scritto in un documento segreto della NSA riportato dal Washington Post. Alcuni ufficiali d’intelligence definiscono <<il PRISM la fonte d’informazioni più importante per i briefing diretti al Presidente, considerato che lo scorso anno è stato citato ben 1.477 volte. Di fatto, sta diventando lo strumento di maggior sostegno allo spionaggio su scala mondiale di tutta la storia della NSA.>>”[7]
Ovviamente le società coinvolte non hanno trovato di meglio che smentire categoricamente il coinvolgimento in questo siffatto illecito ma, viste le dichiarazioni dei vari esperti informatici, rimangono, invece, forti e seri dubbi in proposito.
Quello che si vuole sottoporre all’attenzione è che la NSA statunitense (giusto per citare la più importante) si attiva per controllare planetariamente presidenti e senatori compresi e poi chiede che vengano condannate e perseguite le persone come Assange, [8] Manning, Snowden, che hanno reso pubbliche le azioni “criminali” perpetrate da quei “poveri” e “(in)consapevoli” (dei veri piani) militari comandati in varie parti del mondo.
Si intervenga, quindi, subito per ripristinare la legalità anche in ragione dei continui coinvolgimenti di questa struttura che lavora per l’imperialismo sul versante delle guerre.
In Ucraina, ad esempio, ma potremmo citare, anche, Italia, Libia [9], Iraq, Egitto, [10] Venezuela, ecc., si scopre di avere avuto unità d’intervento tipo “Gladio” [11], con il nome Delta, [12] i cui membri arrivavano ed arrivano, anche, da altri Stati e che il loro “servizio di raccolta dati” un ruolo fondamentale.
Ci hanno buggerato con la storia del terrorismo [13] (quando si sa già chi sia a produrre tale fenomeno) [14] [15] giusto per attuare, con maggior consenso popolare, altre restrizioni sui diritti e sulla democrazia con un unico fine: arricchire i soliti capitalisti.
Altrimenti, ad esempio, non si spiegano le intercettazioni alla società petrolifera brasiliana, Petrobas. [16]
Intercettazioni fatte, anche, alla Presidente del Brasile, Dilma Roussef, che hanno causato l’annullamento della visita di Stato agli USA. [17]
Dov’è l’attinenza del terrorismo con il commercio di petrolio brasiliano?
Il terrorismo, forse, nasce quando ci si vuole impadronire, spiando illegalmente, di quella risorsa naturale. [18]
Il motivo per cui i sostenitori di tali mezzi (Echelon e PRISM) non demordono dallo spiare le persone è dettato dal fatto che non conoscono altri modi per ottenere il predominio su tutto e tutti e la loro paranoia di perdere terreno su ciò è tale da considerare le varie formule democratiche una perdita di tempo nel raggiungimento del loro scopo principale: il potere.
Infatti, le loro continue reticenze e paranoie sono diventate tali che le “verità”, come ad esempio riguardo il masscro di via D’Amelio [19] o l’aereo civile abbattuto ad Ustica, con 81 persone a bordo, nel lontano 1980, non sono mai venute a galla. Ed era (ed è) tale la preoccupazione degli Usa per quelle manovre aereo-navali nel Mediterraneo che spiarono, anche, uno dei “loro uomini”: Giuliano Amato, [20] l’allora Presidente del Consiglio italiano nel timore che si scoprisse qualcosa di irreparabile per loro. [21]
Ecco uno dei motivi per non dare credito a coloro che sostengono che questa sia l’unica via per prevenire il terrorismo e non invece cercare le vere cause che lo producono.
Se venissero eliminate le diseguaglianze sociali e se ci fossero governi che esprimessero veramente democrazia partecipata e, quindi, sostanziale e non liberale (dove il ricco determina le regole del gioco parlamentare) non ci sarebbe bisogno di avere “cupole” che spiano… ed invece ci si ostina a rimanere culturalmente succubi della borghesia.
Nella foto: NSA al Gchq di Menwith Hill