Ginevra, 26 sett (Prensa Latina) L’ambasciatore di Cuba all’ONU-Ginevra, Juan Antonio Quintanilla, ha denunciato oggi le conseguenze negative sul lavoro e sulla credibilità del Consiglio dei Diritti Umani della politicizzazione e della selettività in una questione così delicata.
Intervenendo nel proseguimento dei dibattiti della 51° sessione del Consiglio, il diplomatico ha ritenuto imperativo salvare gli obiettivi centrali della cooperazione e del dialogo attraverso i quali deve essere governato l’organismo specializzato delle Nazioni Unite, in cui le potenze occidentali cercano di imporre loro interessi e le loro posizioni egemoniche.
“Più di 15 anni dopo l’istituzione di questo Consiglio, le azioni sistematiche, selettive, politicizzate e punitive dei paesi occidentali continuano a sprofondare questo organismo nel discredito e nell’inefficacia. Il Consiglio sembra un cimitero politico di operazioni fallite di tentativi di cambio di regime”, ha avvertito.
Il rappresentante dell’isola ha descritto come preoccupante e inaccettabile che alcuni governi conducano il Consiglio per i Diritti Umani alla stessa sorte della Commissione per i Diritti Umani, estinta dal 2006 dopo essere stata impantanata nella manipolazione e selettività.
Secondo Quintanilla, il forum sostitutivo è anche caduto preda di coloro che fanno dell’importante pilastro dei diritti umani uno strumento di confronto, vendetta geopolitica ed ingerenza.
Con questo obiettivo è stata regolarizzata l’istituzione di meccanismi contro i paesi, che non hanno e non possono avere il consenso degli Stati interessati, né risolveranno situazioni di diritti umani da nessuna parte, ha sottolineato.
“Concludo ribadendo che la politicizzazione, il doppio standard e la selettività nel trattamento dei diritti umani devono cessare”, ha affermato il diplomatico cubano.
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