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La CIA si è rifiutata di confermare l’autenticità dei documenti e dei file pubblicati da WikiLeaks ottenuti direttamente dal quartier generale di Langley, segnala l’agenzia France-Presse.
In precedenza WikiLeaks aveva pubblicato più di 8.700 documenti e file memorizzati sulla rete interna del dipartimento sull’intelligence cibernetica presso il quartier generale della CIA a Langley. Il sito ha riferito che la prima parte della pubblicazione è inferiore all’1% del volume totale dei documenti.
“Tali informazioni non solo metteno in pericolo i rappresentanti e le operazioni degli Stati Uniti, ma danno inoltre ai nostri avversari gli strumenti e i dati per farci del male,” — ha dichiarato la rappresentante del dipartimento Heather Horniak.
Martedì scorso il sito di WikiLeaks, citando dei documenti riservati, aveva riferito che il Consolato degli Stati Uniti a Francoforte è un centro in cui operano gli “hacker” della CIA per le operazioni in Europa, Medio Oriente e Africa. Secondo il sito, dai documenti emerge che agli hacker la CIA offriva passaporti diplomatici e la copertura del Dipartimento di Stato. Uno dei documenti pubblicati è una lista di istruzioni per i pirati del web della CIA su come recarsi a Francoforte. Alla domanda sul motivo della permanenza nel Consolato da parte delle autorità competenti si raccomanda di rispondere “consulenza tecnica”.
Mercoledì alcune fonti hanno detto alla Reuters che la CIA era al corrente della fuga di notizie dallo scorso anno e stava cercando la “talpa” tra i collaboratori esterni.
La CNN ha riferito che l’FBI e la CIA stanno indagando la perdita di informazioni sul sito WikiLeaks. Secondo il canale, è stato aperto un fascicolo a livello federale.
09.03.2017