L’ex magistrato Carlo Palermo nel recente video della rubrica ‘L’Altra Storia D’Italia’ ha ricostruito l’episodio dell’attentato all’Addaura (Lungomare Cristoforo Colombo 2733) avvenuto il 21 giugno del 1989 contro Giovanni Falcone e che, intuitivamente, egli indicò come elaborato da cosiddette “Menti Raffinatissime” mai individuate con precisione.
Palermo ha spiegato, ricorrendo a fatti da egli narrati progressivamente nelle proprie ricerche nei libri “Il Quarto Livello” (1996), “La Bestia” (2018), “X Day” (2020), “Armageddon” (2022) – circostanze, documenti ed eventi che lo hanno visto, esattamente nel giugno del 1989, personalmente partecipe ad un significativo incontro avvenuto con i magistrati elvetici Carla Del Ponte e Claudio Lehmann (impegnati insieme al giudice Falcone in indagini sui traffici internazionali di stupefacenti e sul riciclaggio operato ad essi connesso attraverso banche svizzere) il giorno prima della loro partenza per Palermo dove avrebbero incontrato Giovanni Falcone.
Palermo ripercorre le vicende di un enorme trasferimento di cocaina che avvenne nel 1987 con una nave, la Big John. Questo carico di droga venne poi pagato attraverso dei flussi di denaro che transitavano dalla Svizzera.
Ad accompagnare le sue argomentazioni vi sono anche le risultanze documentali emerse nelle (seppur incomplete) desecretazioni (peraltro ancora in corso) disposte dal Presidente Mario Draghi nel 2021.
Queste infatti si aggiungono e confermano le sue precedenti ricerche ed affermazioni sul controllo militare della Sicilia in aggiunta a quello in essa operato da Cosa nostra e che già avevano indicato il luogo scelto per l’attentato contro Giovanni Falcone nella villetta da lui affittata nel 1989 come luogo in cui avvenne una cosiddetta Operazione “Nato – Staybehind – Gladio – Centro Scorpione di Trapani” proprio nei giorni in cui avvenne l’attentato al giudice siciliano. Oggi quel medesimo luogo risulta documentalmente tra “i posti di sbarco clandestino” che vennero scelti e creati dagli apparati Gladio anni prima dell’attentato, coincidenti con la sopraindicata documentazione Staybehind – Gladio – NATO già acquisita dalla magistratura di Trapani nelle indagini svolte nella fase dibattimentale del processo per l’uccisione di Mauro Rostagno avvenuto negli anni 2014-2015. La ricostruzione rappresenta un’ulteriore importante traccia “documentale” che indica negli apparati di sicurezza formalmente alleati dell’Italia le sottostanti forze militari segrete di matrice USA operanti dall’ultimo dopoguerra in Italia che non ebbero solo come obiettivo l’Unione Sovietica e l’avanzata del Comunismo nel nostro Paese, ma anche i magistrati che in qualche modo avrebbero potuto scoprire la loro regia esterna che, dal passato praticamente ad oggi, ha impedito lo sviluppo democratico in Italia dalla strage di Portella della Ginestra (nel 1947) all’attuale guerra in Ucraina. “Questa bestia, la Nato e la Gladio, non hanno smesso di operare” ha concluso Carlo Palermo.
12 Luglio 2023