Il 9 maggio in Ucraina si festeggiava la giornata della “Liberazione dal Nazismo”, era l’equivalente del nostro 25 aprile. Per tradizione, tutti i “veterani” scendevano in piazza, assieme alle famiglie e sfilavano in divisa, con le proprie bandiere, i propri simboli ed in mano le foto dei compagni e dei parenti caduti nella guerra di liberazione contro i Nazifascisti.
Dal 2015 questa ricorrenza è severamente vietata, perché considerata “fortemente divisiva”, in quell’anno il Parlamento ucraino ha infatti emanato una legge che, oltre a prevedere la cancellazione del 9 maggio come “festa della Vittoria”, ha vietato anche l’attività del partito comunista e l’uso di simboli comunisti in Ucraina.
Da quel momento in poi è stato impedito con la forza dalla polizia (con la collaborazione dei militanti ultranazionalisti “pro-ucraina”) ai veterani di andare in piazza con simboli e bandiere . Qualsiasi tentativo di scendere in strada, nonostante il divieto, è stato duramente represso. Da quel momento la festa ha cambiato nome, ora si chiama festa “della memoria e della riconciliazione” (sic).
A partire dal 1 gennaio 2019, il parlamento di Kiev ha invece deciso di celebrare ufficialmente il compleanno di Stepan Bandera, leader dell’Organizzazione dei nazionalisti ucraini (Oun) e stretto collaboratore dei nazisti. Bandera aveva guidato l’Oun dal 1941 al 1956.
Durante la Seconda guerra mondiale l’Oun (attraverso il suo braccio militare, l’Upa) aveva partecipato, assieme ai tedeschi, alle operazioni di guerra contro l’unione sovietica e, a partire dal febbraio del 1943, aveva cominciato ad aggredire militarmente anche la popolazione civile soprattutto nella zona dell’oblast di Volyn’, attaccando tutti i villaggi e sterminando oltre centomila persone (in maggioranza donne, bambini e anziani polacchi) in una sorta di vera e propria azione pianificata di pulizia etnica. Dopo la liberazione aveva continuato a combattere contro i soldati dell’Armata rossa e l’attività delle divisioni dell’Oun-Upa era cessata formalmente il 3 settembre 1949, ma piccoli gruppi indipendenti rimasero attivi fino all’inizio del 1956.
In Polonia Bandera è considerato un criminale di guerra, nel 2016 il parlamento polacco ha emanato una disposizione in cui i crimini dell’Oun vengono riconosciuti come genocidio.
A dispetto di quanto sopra, a partire dal gennaio 2019, Stepan Bandera, viene solennemente commemorato, con tanto di benedizione da parte del capo di Stato ucraino, in occasione della festa a lui dedicata nel giorno della sua nascita. Nella risoluzione del parlamento ucraino che la istituisce si legge: “Stepan Bandera fu figura di rilievo e teorico del movimento di liberazione”. È considerato eroe nazionale ucraino.
(foto)
Tratto da https://www.facebook.com/100001796881111/posts/4847575765312272/