© REUTERS/ Ukrainian Presidential Press Service/Mykola Lazarenko/Pool
I fondi tedeschi del programma “Partenariato Orientale” finiscono tutti in UcrainaI fondi che la Germania stanzia per il “Partenariato Orientale” finiscono sostanzialmente nelle casse di Kiev, emerge da un’inchiesta promossa dal partito della sinistra radicale “Die Linke”, segnala l’edizione tedesca di Sputnik. I deputati del Bundestag Andrej Hunko e André Hahn a nome del loro partito hanno chiesto al governo il resoconto delle spese per il programma “Partenariato Orientale”.
Si è scoperto che nelle casse di Kiev finisce di fatto la quasi totalità dei fondi tedeschi. Negli ultimi 3 anni la Germania ha erogato 14 milioni di euro per vari progetti in Ucraina.
“Il territorio ucraino, naturalmente, è di grande interesse per molti Paesi e società, in particolare le compagnie americane e tedesche. Qui temo che non si tratti solo di sviluppo della società civile, ma si celano gli interessi economici della Germania”, — ha commentato il parlamentare tedesco. 29.08.2017 |
“In Ucraina la rivoluzione della dignità ha sostituito alcuni oligarchi con altri”Il movimento “Euromaidan” non è riuscito a cambiare la struttura politica ucraina, ma ha solo prodotto un cambio di potere tra oligarchi, scrive la rivista tedesca Focus. Si è creato il cosiddetto regime “neopatrimoniale”, in cui il potere è concentrato nelle mani di clan corrotti che fanno solo finta di seguire il corso europeista e promuovere le riforme, scrive l’autore dell’articolo Andreas Umland.
Tuttavia c’erano altri oligarchi dietro Euromaidan, ritiene Umland.
Allo stesso tempo, la candidatura di Poroshenko era stata approvata in occasione di una riunione semi-segreta a Vienna nel marzo 2014, a cui hanno partecipato il magnate ucraino Dmytro Firtash e il politico Vitali Klitschko, molto popolare all’epoca. Questa collusione, così come altri eventi sospetti legati al movimento Euromaidan, hanno alimentato i dubbi sul fatto che dopo la “rivoluzione della dignità” il regime ucraino sarebbe veramente cambiato.
Nell’ambito di questo sistema politico, la politica estera filo-occidentale può ben coesistere con la corruzione all’interno del Paese finchè l’europeizzazione non pregiudica gli interessi finanziari del clan dominante.
29.08.2017 |