L’Italia nata dalla Resistenza, quella della prima Repubblica, il 16 marzo 1978 con la strage della scorta di Aldo Moro e il suo assassinio, ha subito un durissimo colpo e un grave arretramento politico. La democrazia e la sua dialettica sono state bloccate. Abbiamo scoperto improvvisamente che era sparita quella parte importante di libertà conquistata con la lotta di liberazione dal nazifascismo.
Gli alleati Usa hanno gettato la maschera dei liberatori e si sono mostrati per quello che sono: degli invasori che hanno occupato la nostra nazione, come avevano fatto i nazisti.
Impedire con l’uccisione di Aldo Moro l’entrata dei comunisti del P.C.I. al governo del paese, questo era l’imperativo categorico dell’imperialismo e dei suoi vassalli europei.
Da quel giorno in poi – uomini dell’imperialismo e della Nato dentro i nostri vari governi e che si sono succeduti da quei tragici 55 giorni del sequestro e dell’assassinio del presidente della Dc – mandanti e complici di quella morte si ritrovano a commemorare il proprio misfatto. Mancano solo il presidente degli Stati Uniti e i vertici della finanza mondiale a deporre la loro corona come segnale del lavoro ben fatto.
Ma in questi giorni anche semplici “pennivendoli” dell’imperialismo tentano di dare versioni contraffatte di quei 55 giorni.
La macchina della disinformazione imperialista è sempre al lavoro. E’ dal lontano 1947 da Portella della Ginestra che noi comunisti assieme al nostro popolo subiamo attacchi stragisti e campagne stampa diffamatorie e fuorvianti.
In questi giorni questo compito lo ha svolto un ex di Potere Operaio e frequentatore, con Valerio Morucci, di Casa Pound, Ugo Maria Tassinari, che ci obbliga ad una netta risposta, molto dettagliata, che qui alleghiamo.
Buona lettura…
CASO MORO – PRIMA PARTE (http://www.iskrae.eu/caso-moro-prima-parte/)
Lo staff di iskrae.eu
e
Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer
per la ricostruzione del P.C.I.