Un articolo di di Jim Edwards pubblicato da CBS news nel 2011 intitolato “I Social Media sono uno strumento della CIA. Veramente” rivela una “verità inaspettata” che i media mainstream, tra cui CBS (che pure pubblica l’articolo di Edwards, ndt), non sono riusciti ad affrontare: la CIA sta “usando Facebook, Twitter, Google (GOOG) e altri social media per spiare la gente”.
Questo articolo pubblicato da CBS confuta le bugie del media mainstream (e da CBS). Conferma le insidiose relazioni tra la CIA, i motori di ricerca, i social media e le principali conglomerate pubblicitarie: “Non c’è bisogno di essere un genio per capire che la CIA utilizza Facebook, Twitter, Google (GOOG) e altri social media per spiare la gente. Questo perché la CIA pubblica un utile elenco di comunicati stampa su tutte le imprese di social media che sponsorizza attraverso In-Q-Tel, uno dei suoi strumenti di investimento in tecnologia.
La relazione riconosce che “la privacy” è minacciata dagli inserzionisti, ma allo stesso tempo questi inserzionisti sono “organici alla CIA”, agendo per conto e in collegamento con l’intelligence degli Stati Uniti.
La privatizzazione dello spionaggio
Lo spionaggio degli individui è un settore altamente redditizio per le imprese private che hanno contratti con la CIA, la NSA, la Homeland Security. Il rapporto CBS illustra chiaramente che le informazioni personali relative a milioni di americani raccolti da una delle più grandi agenzie pubblicitarie del mondo vengono vendute alla CIA.
Secondo un precedente rapporto di Noam Schachtman pubblicato da Wired News nel luglio 2010:
Finanziamenti della CIA e di Google stanno supportando un’azienda che controlla il web in tempo reale e dichiara di utilizzare queste informazioni per “prevedere il futuro”.
La società si chiama Future Recorded: setaccia decine di migliaia di siti web, blog e account Twitter per trovare le relazioni tra le persone, le organizzazioni, le azioni e gli accadimenti presenti e futuri. In un libro bianco la società afferma che il suo motore di analisi temporale “va oltre la ricerca” “cercando i ‘link invisibili’ tra i documenti che ne parlano e i soggetti e gli eventi a loro collegati”.
Libertà di espressione
I social media e i motori di ricerca vengono usati per spiare gli americani! Ma non solo gli americani. Il processo di raccolta dei dati personali avviene in tutto il mondo.
In gioco, tuttavia, non c’è solo la “Privacy”. I motori di ricerca on-line costituiscono anche uno strumento di censura dei media online.
Google ha introdotto algoritmi destinati a contenere i media indipendenti e alternativi. A questo proposito il Guardian ha riferito (dicembre 2016) su “Come l’algoritmo di ricerca di Google diffonde false informazioni reindirizzandoti con bias”
I media online indipendenti subiscono questo procedimento di reindirizzamento. L’efficacia della libertà di espressione dei siti di news su internet viene abitualmente compromessa dalle azioni di Google:
“I nuovi dati raccolti dal sito Web del socialismo mondiale, con il supporto di altri siti di informazione su Internet e grazie a esperti nelle tecnologie di ricerca, dimostrano che una perdita enorme di lettori osservata dai siti socialisti, anti-guerra e progressisti negli ultimi tre mesi è stata causata da un calo del 45 per cento del traffico dovuto a Google.
Di seguito alcuni estratti dell’articolo del 2011 di Jim Edwards su CBS News:
Il più grande database del mondo sugli individui
Una delle principali minacce alla privacy proviene dagli inserzionisti pubblicitari che vogliono tenere traccia di tutto ciò che i consumatori fanno sul web e quindi setacciano i loro account online per trarne informazioni personali. Non dovrebbe sorprendere dunque di sapere che la CIA e la più grande rete di agenzie del mondo, WPP (WPPGY), sono legate a doppio filo con un’impresa di estrapolazione dati (data mining) dei social media almeno da gennaio 2009. La WPP attualmente rivendica di possedere il più grande database del mondo di profili individuali, che comprende informazioni demografiche, finanziarie, di acquisto e geografiche. L’unità Visible Technologies di WPP ha ricevuto un finanziamento da In-Q-Tel nell’autunno del 2009. Visible Technologies sviluppa strumenti che possono analizzare reti di social media come Twitter e Facebook..
Google e CIA: vecchi amici
Ecco un’ulteriore conferma dell’operazione: Google (GOOG) è partner della CIA a partire dal 2004, quando la società ha acquistato Keyhole, un’attività di mappatura tecnologica che in seguito è diventata Google Earth. Nel 2010 Google e In-Q-Tel hanno fatto un investimento congiunto su una società denominata Future Recorded; questa società ha un obiettivo, che ricorda molto il film Minority Report, di creare un “motore di analisi temporale” che setaccia il web e crea curve che prevedono dove possono accadere degli eventi.
Google sta già aiutando il governo a scrivere e riscrivere la storia. Nel suo “rapporto di trasparenza” ci sono alcune statistiche sulla quantità di informazioni che ha passato al governo o che ha spazzato via dal web in base alle richieste delle agenzie statunitensi:
-
4.601 richieste dalle agenzie governative statunitensi per “dati utente“
-
Google ha rispettato le richieste governative per i “dati utente” nel 94% del periodo.
-
1.421 richieste di “rimozione dei contenuti“
-
Google ha soddisfatto le richieste di rimozione dei contenuti nel 87% del periodo.
-
15 richieste erano da “esecutivo, polizia ecc”
-
1 era una richiesta di sicurezza nazionale.
Tradotto da:
Altro di Jim Edwards su
https://it.businessinsider.com/author/jim-edwards/?r=US&IR=T