di Francesco Mandarano
La classe politica italiana è da tempo decaduta. Il Governo Nazionale, ha, ironia della sorte, scelto per lo svolgimento delle elezioni amministrative, la data del 3 e del 4 ottobre 2021. Nessuno, però, né in alto, cioè al Governo, né tanto meno in basso, cioè nei Comuni, si è accorto della contraddizione ideale e morale insita nelle due giornate.
Infatti, il 3 ottobre è l’ottantaseiesimo anniversario della nostra aggressione all’Etiopia, avvenuta appunto il giorno 03 ottobre 1935, nel corso della quale gli Italiani, sia quelli inquadrati nell’esercito, sia le Camice Nere, si sono macchiati di crimini orrendi, con stragi gratuite degli Etiopi ed incendi colossali delle case e del territorio di quel paese. Per di più, gli Italiani hanno usato bombe con gas vescicanti, vietati dalla Convenzioni Internazionali già firmate dall’Italia.
Il quattro ottobre è la festa di S. Francesco, Patrono d’Italia, che in gioventù si è spogliato dei suoi beni, vivendo per il resto della sua vita in assoluta povertà, ma ha anche cercato il dialogo con tutte le confessioni religiose, prima di tutto con l’Islam.
Per queste sue idee di dialogo e di tolleranza, S. Francesco è non solo un Santo per la Chiesa Cattolica, ma è anche un simbolo di Pace per l’intera Umanità.
Stando così le cose è giunta l’ora che tutta la destra neofascista, dalle associazioni Casaggì, Casa Pound, Forza Nuova ai partiti della Meloni e di Salvini, facciano la loro scelta: o con Graziani o con S. Francesco!
Non è possibile dirsi cristiani e lasciar morire in mare i migranti. Non è possibile dirsi cristiani e dimenticarsi dei più deboli ed, in particolare, delle condizioni di estrema povertà dei Popoli Africani.
Bisogna fare come i Comandanti Partigiani, che dopo l’8 Settembre 1943 accoglievano i giovani, senza fare distinzione di razza, lingua o religione, nelle loro formazioni.
A Salvini ed alla Meloni, che parlano di “invasione” dell’Italia da parte dei Popoli Africani, ricordiamo che coloro che oggi arrivano in Italia lo fanno per sfuggire alle guerre, fomentate dalle potenze occidentali, oppure per sfuggire alla fame causata dalle multinazionali, che non “investono” in Africa, ma la rapinano delle sue risorse.
Al contrario, la vera invasione l’abbiamo effettuata noi Italiani, “Brava Gente” il 03 ottobre 1935, che abbiamo provocato col nostro esercito centinaia di migliaia di morti Etiopi, tra civili e militari.
Inoltre, l’Italia fascista ha portato avanti in Etiopia una rigida politica razzista, attuando la segregazione razziale. Per di più, tale “impresa”, di sapore imperialistico, ha dissestato, per anni, il bilancio dello Stato Italiano, che dal 1935 al 1938 ha speso circa 73 miliardi di lire di allora.
Queste ingenti somme investite oculatamente nel mezzogiorno d’Italia avrebbero già, allora, risolto la “questione meridionale”. Purtroppo, così non è stato ed il divario economico tra Nord e Sud aumenta sempre più.
Inoltre, ogni anno quelle terre vengono devastate da incendi, alluvioni e disastri di ogni genere.
E’ giunta l’ora di risolvere la “questione meridionale”, eliminando le varie mafie e portando lavoro e cultura in quelle terre.
Prego vivamente i destinatari di questo scritto, di leggerlo, di diffonderlo e di spedirmi un loro commento.
Esiste solo una razza: quella Umana!
Esiste solo una patria: il Mondo intero!
Esiste un solo obiettivo: la Pace Universale!