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Netanyahu parte per Roma assediato dalla protesta. Arriva in elicottero all’aeroporto, per evitare i blocchi stradali. ‘Giornata nazionale di resistenza in terra, aria e mare’ indetta dalle organizzazioni contrarie alla riforma giudiziaria voluta dal governo di destra.
Pro memoria per il governo italiano a sua volta di destra e di non lontanissime memorie fasciste. E in parte a sua consolazione, grazie all’attenzione di Alberto Negri.
«L’amico Eric Salerno, autore di ‘Mossad, base Italia’, mi ricorda che Netanyahu, oggi a Roma, è figlio di Benzion segretario di Jabotinskj amico di Mussolini che gli consentì di fondare un’accademia navale ebraica a Civitavecchia dove sulle divise c’erano il fascio e la stella di Davide. Jabotinskj per altro non aderì mai ufficialmente al fascismo».
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Alleanza politica e militare ancora più stretta Italia Israele?
Visita politicamente difficile per tutti i protagonisti, anche se gli affari sono affari e quelli sulle armi, in questa fase della storia, diventano strategici come segnala critico ‘Pagine Esteri’. Ritorno di Natanyahu in Italia dopo 8 anni, che già dice qualcosa. Politica della difesa, e politica in difesa. Con piccoli altarini scoperti. «L’Aeronautica Militare d’Israele è stata schierata diverse volte in Sardegna e ha svolto esercitazioni di notevoli dimensioni con l’Aeronautica italiana», riporta una nota del Ministero della Difesa israeliano del 2 novembre 2018 e ci riferisce Antonio Mazzeo.
Addestramento incrociato
Di più: «L’Aeronautica Militare italiana è impegnata ad addestrare i piloti israeliani all’International Training Centre (ITC) di Pisa per l’abilitazione sul velivolo C-130J ‘Super Hercules’». In cambio, personale italiano alla base aerea di Palmachim (città di Rishon LeZion) per conduzione dei velivoli a controllo remoto, i droni, per intenderci.
F35 italiani nel Negev
A fine luglio 2022 quattro cacciabombardieri F-35 del 32° Stormo dell’Aeronautica italiana di Amendola (Foggia) sono stati inviati nel deserto del Negev per una complessa esercitazione aerea (Lightning Shield, Scudo di Fulmine) con i velivoli “cugini” delle forze armate israeliane (gli F-35I “Adir” del 118° Squadrone Sud e del 140° Golden Eagle, predisposti per il trasporto di testate atomiche). Due mesi prima di Scudo di Fulmine, i cacciabombardieri israeliani erano stati impegnati in una lunga attività addestrativa in cui erano stati simulati attacchi contro l’Iran con l’impiego di armi nucleari.
Nuove tecnologie e sistemi d’arma
Visite di alti ufficiali italiani ad alcune delle più importanti basi militari israeliane, come il centro logistico-manutentivo della base aerea di Tel-Nof (nei pressi della città di Rehovot, regione centrale) e lo scalo aereo di Nevatim, quartier generale degli squadroni dell’Israeli Air Force dotati dei nuovi cacciabombardieri a capacità nucleare F-35 e dei sofisticati velivoli di intelligence e riconoscimento Gulfstream G-550.
Gli affari sono affari
Nel 2012 Israele ha acquistato 30 caccia-addestratori M-346 ‘Master’ prodotti a Venegono Inferiore negli stabilimenti di Leonardo/Finmeccanica SpA. I velivoli sono stati assegnati per preparare i piloti ai cacciabombardieri di nuova generazione, ma sono stati utilizzati anche per attacchi al suolo con bombe e missili aria-terra o antinave. L’Aeronautica italiana ha ricambiato acquistando lo scorso anno in Israele due sofisticati velivoli spia CAEW (Conformal Airborne Early Warning & Control System) sulla piattaforma del jet Gulfstream G550 sviluppato dall’azienda statunitense Gulfstream Aerospace, modificato e potenziato da Elta Systems Ltd, dell’Israel Aerospace Industries. Valore della commessa 550 milioni di dollari, con fornitura dei servizi di supporto e logistica a terra.
Gruppo Leonardo/Finmeccanica
Ma sono soprattutto i manager del gruppo Leonardo a sperare in un fruttuoso esito della visita di Netanyahu. Dopo aver venduto alle forze armate israeliane elicotteri multiruolo AgustaWestland AW119, i caccia-addestratori M-346 ‘Master’, tecnologie di telecomunicazione, nell’ultimo biennio le relazioni della holding italiana con le aziende militari israeliane si sono fatte fittissime al punto che il 21 giugno 2022 la controllata statunitense Leonardo DRS con quartier generale ad Arlington, Virginia, si è fusa con RADA Electronic Industries Ltd., con sede a Netanaya (vicino Tel Aviv), specializzata nella produzione di radar tattici militari e software avanzati.
Fondata nel 1970, RADA Electronic Industries Ltd. occupa più di 250 dipendenti e possiede anche un centro di ricerca nell’High-Tech Park di Beer’Sheva (Negev) e uno stabilimento nella città settentrionale di Beit She’an.
9 Marzo 2023