Il mandatario ha attaccato alcuni governatori e sindaci di diversi Stati brasiliani che hanno applicato alcune misure di controllo per contenere la pandemia che non sono in accordo con quanto decretato da Bolsonaro, ma rispondono al reclamo popolare di dare priorità alla vita degli esseri umani.
«Io sono il capo supremo delle Forze Armate e, se io lo decreto, si compirà l’uscita nelle strade per terminare con questa vigliaccheria del coprifuoco e altre restrizioni adottate dai governatori per combattere la pandemia del coronavirus».
Questo non lo ha detto un eremita abituato a vivere in solitudine permanente, senza contatto con la civiltà, ma il Presidente del Brasile, il paese più grande dell’America Latina.
E ha detto: «Questa politica, i blocchi, la quarantena, restare in casa, il coprifuoco… tutto questo è assurdo». «Se ci sono problemi, abbiamo un piano per come uscire sul terreno.
Io l’ho detto, io dico il “Mio Esercito”, la gente dice “no”. Io sono il capo supremo delle Forze Armate. Se sarà necessario, occuperemo le strade.
Anche se nel suo transito per il palazzo di Planalto sono state molte- io direi troppe – le oltraggiose espressioni stile Donald Trump, ora affronta, su diversi fianchi, il rifiuto di un popolo che vede morire i sui figli a migliaia e lontano da che il Governo adotti misure per contenere la pandemia, Bolsonaro si esprime in maniera tanto irresponsabile, come se i morti non contassero.
Coincidiendo con le sue parole si sa che il Brasile ha già più di 14,2 milioni di contagiati e 386 000 morti per la COVID-19, ha informato RT.
Il mandatario ha attaccato alcuni governatori e sindaci di diversi Stati brasiliani che hanno applicato alcune misure di controllo per contenere la pandemia che non sono in accordo con quanto decretato da Bolsonaro, ma rispondono
al reclamo popolare di dare priorità alla vita degli esseri umani. (GM-Granma Int.)