Per gli investigatori gli arrestati erano legati da “un disegno di gestione di interessi economici illeciti contrassegnati da riservatezza e reciproca affidabilità”
di ALESSANDRA ZINITI
MESSINA – C’è anche l’ex presidente dei costruttori di Messina, Carlo Borella, tra i trenta arrestati nell’operazione dei carabinieri del Ros e del comando provinciale di Messina che all’alba ha portato in carcere imprenditori e pubblici funzionari in un’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita.
Tra gli arrestati anche Raffaele Cucinotta dell’ufficio urbanistica del comune di Messina. Per l’accusa era la talpa dei clan nelle gare per gli alloggi popolari.
Per i magistrati quella che è stata sgominata è una vera e propria cellula catanese di Cosa nostra che per anni ha condizionato la vita pubblica di Messina. Un blitz che ha portato in carcere anche funzionari del Comune ed esponenti della società che conta affiliati tra di loro anche da un vincolo di segretezza della massoneria.
Dunque mafia, politica e massoneria è il leit motiv dell’indagine estesa anche alle città di Catania, Siracusa, Milano e Torino. Professionisti, imprenditori, titolari di società, funzionari del Comune, tutti connessi, spiegano gli investigatori, “a un disegno di gestione di interessi economici illeciti contrassegnati da riservatezza e reciproca affidabilità”.
Associazione mafiosa, concorso esterno, ma anche corruzione, estorsione, riciclaggio e traffico di armi i reati contestati dalla Procura ai trenta arrestati, dieci dei quali hanno ottenuto gli arresti domiciliari.
Per 10 degli indagati il Gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari.
Cosa Nostra a Messina: operazione Beta, 30 arresti
Le indagini dei carabinieri del ros, diretti dalla Procura peloritana, hanno consentito di accertare, per la prima volta, l’operatività su Messina di una cellula di Cosa Nostra catanese, diretta emanazione della famiglia mafiosa dei Santapaola. Documentati gli interessi del sodalizio nel settore immobiliare e degli appalti pubblici, in particolare le collusioni con funzionari dell’amministrazione comunale messinese per l’acquisizione di immobili da adibire successivamente ad alloggi popolari. Evidenziati anche illeciti interessi nel settore delle scommesse calcistiche, dei giochi on line e delle corse clandestine dei cavalli.
Grazie alle attività investigative sono state ricostruite le dinamiche associative del sodalizio ed il ruolo di vertice rivestito da Vincenzo Romeo, sotto la supervisione del padre, Francesco, e con la collaborazione dei fratelli Pasquale, Benedetto e Gianluca.
Gli elementi raccolti nel corso dell’indagine hanno inoltre condotto alla contestazione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa, spiegano i carabinieri a carico dell’avvocato Andrea Lo Castro, che avrebbe messo a disposizione del gruppo criminale le proprie competenze professionali per consentire il riciclaggio di denaro proveniente da reati, la falsa intestazione di beni e l’elaborazione di strategie per la sottrazione, in frode ai creditori, della garanzia patrimoniale sulle obbligazioni, prestandosi anche a fare da prestanome per l’intestazione di beni.
Ricostruiti gli interessi del clan in alcuni importanti settori, in particolare quello degli apparecchi da intrattenimento e dell’online gaming, vero e proprio business su cui si stanno concentrando gli appetiti di diverse organizzazioni criminali a livello nazionale. Cospicui gli interessi nella gestione di centri scommesse e nella distribuzione di macchinette videopoker in provincia di Messina attraverso le società Start Srl, Win play soc.coop e Bet srl.
Emersa, ancora, l’influenza di Vincenzo Romeo sulla Primal srl, società titolare di una concessione con diritti su 24 sale e 71 corner ed è stato proprio Romeo, nel corso di alcune intercettazioni ambientali, a spiegare di aver preso parte a Roma a un incontro con i finanziatori della società e che sarebbero stati presenti numerosi rappresentanti di diverse cosche della Sacra corona unita e della ‘Ndrangheta, i quali avrebbero riconosciuto il ruolo di Romeo.