Bannon attacca sul Russiagate. Trump, ha perso la testa‘Incontri sovversivi alla Trump Tower’. Casa Bianca: ‘Falsità’ “Completa fantasia”: così la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha definito ‘Fire and fury: inside the Trump White House’, il libro di Michael Wolff che sta scuotendo la Casa Bianca, basato anche sulle confidenze imbarazzanti dell’ex stratega Steve Bannon. “Vergognoso e ridicolo” definire Donald Trump “inadeguato”: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, riferendosi al ritratto del presidente che emerge da ‘Fire and fury: inside the Trump White House. “E’ pieno di bugie ridicole”, ha aggiunto. Gli avvocati di Donald Trump hanno scritto all’autore Michael Wolff ma anche all’editore del libro, chiedendo di bloccarne l’imminente pubblicazione ipotizzando il reato di diffamazione. La diffida e’ contro “qualsiasi ulteriore pubblicazione, distribuzione e diffusione del libro”, o di ogni estratto. Il libro contiene tra l’altro le accuse dell’ex capo stratega di Trump, Steve Bannon, sugli incontri tra i russi e Donald Trump Jr. Gli avvocati di Trump hanno inviato una lettera di diffida all’ex chief strategist della Casa Bianca Steve Bannon, sostenendo che ha violato un accordo di non divulgazione parlando all’autore del libro “Fire and fury: inside the Trump White House” del “presidente, dei membri della sua famiglia e della società, svelando informazioni confidenziali all’autore Michael Wolff e facendo dichiarazioni denigratorie e in alcuni casi completamente diffamatorie”. (continua) 04 gennaio 2018
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Falla nei processori, a rischio pc e smartphoneVulnerabilità scoperta da Google, ma Intel minimizza Una falla di sicurezza mette virtualmente a rischio tutti i computer e i dispositivi mobili e riguarda i processori delle principali aziende – Intel, Arm e Amd – e per gli esperti espone gli utenti al rischio di furto di password e altri dati. A scoprirlo, l’anno scorso, sono stati i ricercatori del Google Project Zero, che hanno informato i costruttori e gli sviluppatori dei sistemi operativi (Microsoft, Apple, Linux). Intel minimizza sui rischi per la sicurezza dei dati. Intel in una nota ha minimizzato i rischi per gli utenti: la vulnerabilità “non ha il potenziale di corrompere, modificare o eliminare dati”. Fa però discutere il caso del suo Ceo, Brian Krzanich, che nel novembre scorso ha venduto azioni di Intel per 24 milioni di dollari. All’epoca era a conoscenza della falla, ma la società nega che ci siano correlazioni. “La vulnerabilità e’ probabilmente la più grave di questi ultimi anni. Prevedo un impatto superiore a quanto affermano le cronache internazionali e le aziende coinvolte”, spiega all’ANSA Raoul Chiesa, esperto di cyber security, membro del Consiglio Direttivo dell’AIIC, l’Associazione Italiana Esperti Infrastrutture Critiche. “I rischi – aggiunge – non riguardano solo password, foto, pc e smartphone ma anche l’Internet delle cose, le smart tv, le auto di nuova generazione tra cui nuovi modelli di Bmw, Audi, Chrysler, Ford, Honda, Mazda, Opel e il settore gaming”. Alterne fortune per Intel, Alphabet e Amd alla Borsa di New York dopo la notizia circa la falla nei sistemi di sicurezza dei microchip. Intel lascia sul campo il 4,5% mentre Amd sale del 5% e Alphabet, la holding di Google, guadagna l’1%. Nel dettaglio, i ricercatori hanno scoperto due falle diverse. (continua) 04 gennaio 2018 |