DANILO TOSARELLI MILANO
All’italiano medio, l’immigrato può risultare simpatico.
Oppure, molto fastidioso per svariati motivi.
Dopodiché, trionfa spesso l’ignoranza ed il pregiudizio.
Che sono 2 brutte bestie, da contrastare strenuamente.
L’italiano medio non sa molte cose, che bisogna conoscere.
Il tema immigrazione, sarà questione centrale dei prossimi anni.
Perché bisogna decidere il futuro di questo nostro Paese.
Che sarà il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti.
L’Italia avrà bisogno di più immigrati. Non è una mia opinione.
Perché le donne italiane fanno troppo pochi figli, in media solo 1,2.
Occorrerebbe procrearne almeno 2,1 ciascuna e invece…
L’Italia, è uno dei Paesi al mondo con il più basso tasso di natalità.
In Europa la media varia tra 1,6 e 1,9. In Africa la media è 5,8 figli.
Con questi numeri, nel 2100 la popolazione italiana sarà la metà.
Abbiamo necessità di questi nuovi italiani, non si scappa.
Per evitare che in un Paese così invecchiato, si fermi tutto.
Il nostro Paese non può privarsi di questa forza vitale.
Voglio precisare, perché in proposito circolano enormi falsità.
Oggi vivono da noi, oltre 5,2 milioni di stranieri.
Sono l’8,45% della popolazione italiana residente.
Queste persone non ci rubano il lavoro e non sono un debito.
Gli immigrati in età lavorativa, garantiscono più entrate che uscite.
Il saldo attivo, è mediamente di 1,4 miliardi all’anno.
Complessivamente, garantiscono un contributo al PIL del 9%.
Noi siamo storicamente, un popolo che ha sempre migrato.
Eppure consideriamo gli arrivi in Italia, un fenomeno straordinario.
C’è chi strumentalizza, spiegando solo parti di verità.
Si parla troppo spesso di arginare. Emergenza, emergenza.
Nei giorni scorsi, è stato presentato alla Camera dei Deputati.
“Rapporto 2022 sull’economia dell’immigrazione”. Illuminante.
Curato dalla Fondazione Leone Moressa, relatore Riccardo Magi.
Ne riporto un passaggio, che ritengo più che mai indicativo.
“Aumentare gli ingressi legali dei lavoratori stranieri, dovrebbe essere
una priorità di qualsiasi governo. A prescindere dalla maggioranza politica.”
Una verità imprescindibile, che mi sento di sottoscrivere.
Tutto ciò, deve fare i conti anche con un altro dato preoccupante.
L’esodo dei nostri connazionali, che migrano verso altri Paesi.
Gli stranieri da noi sono 5,2 milioni, gli italiani all’estero 5,8 milioni.
Dal 2006 ad oggi, la mobilità italiana è aumentata. Come mai?
L’Italia ha indici di partenza, paragonabili a Francia e Germania.
Peccato che da noi ci sono pochissimi ritorni.
Ci priviamo così, di prerogative professionali utili al nostro Paese.
Il 78,6% dei nostri migranti rimangono in Europa. E’ una sconfitta.
La maggioranza dei nostri giovani lasciano L’Italia, per un motivo.
Esiste un generalizzato “Blocco dell’ascensore sociale “.
Difficoltà per le giovani generazioni, di migliorare le loro condizioni.
Migliorare le loro condizioni di vita, rispetto ai loro genitori.
E’ una dichiarazione di fallimento della politica nel nostro Paese.
Una politica che non sa prevenire e progettare. Naviga a vista.
Sono gli sbarchi, l’emergenza che toglie il sonno all’italiano?
Oppure è il futuro dei nostri giovani che deve preoccuparci?
Facciamole circolare queste informazioni di base.
L’ignoranza ed il pregiudizio rimangono 2 brutte bestie.
L’immigrazione rimane una risorsa imprescindibile.
Regolamentarla, un compito inderogabile ed essenziale.
Respingerla, un errore ed una scelta antistorica.
Sta ad ognuno di noi, non farci infinocchiare dalla propaganda.
Foto di Andrea Piacquadio