di MOWA
«L’uomo è un animale addomesticato che per secoli ha comandato sugli altri animali con la frode, la violenza e la crudeltà.» (Charlie Chaplin)
Quanti ricordano i danni causati alla popolazione civile della ex Jugoslavia da parte di quel mainstream statunitense che ora non si prende la responsabilità di quanto pianificato in terra europea?
Danni che possono essere paragonati a crimini contro l’umanità in quanto la NATO ha utilizzato uranio impoverito che rimarrà nel terreno per un tempo inimmaginabile uccidendo un numero elevatissimo di persone e che avrà conseguenze sulla salute a causa degli effetti nocivi delle radiazioni. [1] Non sono stati risparmiati, nemmeno, i militari che hanno partecipato, imbevuti di insano fanatismo, a quel “baccanale di morte” e che sono stati inviati al fronte da governanti che si sono eretti (come psicopatici) a classe “superiore” a cui tutto è permesso.
Un cinismo spregevole e malato, proprio di una élite che è diretta emissione dell’egoismo del genere umano e che continua a rigenerarsi incurante del giudizio futuro dei posteri. Inoltre, costoro, forti della propria superbia, non rammentano che la storia dell’Uomo insegna che le effettive responsabilità di quanto perpetrato ai danni di miliardi di esseri viventi potrà essere nascosto per poco tempo, e che gli ultimi, una volta presa coscienza del loro status faranno emergere i soprusi e gli inganni subiti sprigionando tutta la loro inesorabile violenza sovvertitrice.
Come si fa ad essere così poco accorti e impreparati? O pensano, forse, di avere il monopolio dell’intelligenza e il dominio assoluto sugli individui?
Credono, forse, costoro, di poter nascondere le atrocità compiute nel Mondo e di poter quindi passare dalla cruna dell’ago come detto nella parabola?
Non si confonda questa descrizione come una richiesta di sollevazione violenta ma è l’esatto contrario ed è soprattutto, utile per quanto gli eventi passati insegnano. Si pensi ad esempio, all’Afghanistan dove la Casa Bianca, a conduzione Carter, decise di intervenire (1979) sostenendo gli oppositori del presidente Nur Mohammad Taraki, fornendo armi, soldi e volontari ai mujaheddin come si leggerà qualche decennio dopo in un documento della Rand Corporation di quel periodo:
«Per vincere la guerra fredda bisogna stroncare il morale dei sovietici e anche la sua claudicante economia. Nulla di meglio di un coinvolgimento di Mosca in una guerra simile a quella che abbiamo dovuto patire noi nel Sud-Est asiatico. Se l’Urss avrà il suo Vietnam l’America vincerà e resterà l’unica superpotenza mondiale. Come Paese adatto allo scopo suggeriremo l’Afghanistan. Gli Stati Uniti devono provocare l’Unione Sovietica, facendole anche credere (a ragione) che la Cia sta mettendo in atto manovre per prendersi il Paese nella sua sfera, sottraendolo a quella della Russia.» [2]
È necessario, però, chiarire che prima dell’intervento degli Usa in Afghanistan, grazie al Pdpa (Partito democratico popolare dell’Afghanistan), in quel Paese vi erano in atto una serie di riforme socialiste che andavano da quella agraria con la ridistribuzione dei terreni alle famiglie contadine abolendo l’ushur (la decima dovuta ai latifondisti), l’introduzione del calmiere dei prezzi sui beni di prima necessità, la statalizzazione dei servizi sociali, la sostituizione delle leggi tradizionali e religiose con quelle laiche e la messa al bando dei tribunali tribali. Non solo! Le bambine potevano andare a scuola e non era obbligatorio indossare il burqa o essere oggetto di scambio economico nei matrimoni combinati.
L’establishment Usa preferì radicalizzare i mujaheddin rivolgendosi a persone come Gulbuddin Hekmatyar, conosciuto per la sua crudeltà (sfigurava di persona con l’acido le donne, scuoiava vivi i nemici, o amputava loro gli orecchi, naso, i genitali e le dita) e facendolo diventare una potenza militare.
E, oggi, l’Occidente finge di non sapere queste cose dell’Afghanistan.
Ma (l’Occidente) finge, anche, di non essere a conoscenza dei vari appelli o delle analisi di diverse personalità sulle responsabilità degli Usa-Nato per il conflitto Russia-Ucraina come affermato dall’ex capo dell’intelligence francese, la DGSE, Alain Juillet:
«I Servizi francesi, come gli altri, hanno detto: ‘Ci sono tensioni molto forti, ma attenzione, non c’è un vero rischio’. Ci viene detto: ‘Sì, ma gli americani l’avevano previsto’. È normale che lo avessero previsto e per due motivi: primo, sono loro che lo hanno provocato. Sono loro che l’hanno indiscutibilmente provocato, che hanno fatto di tutto, dal 2014, per portare la Russia in guerra. Certo, la Russia non avrebbe dovuto farlo, ha commesso un errore colossale. Ma gli americani hanno fatto di tutto per arrivare a questo.» [3]
Il quale ex capo della DGSE punta il dito su:
«Dobbiamo tornare a Brzezinski, negli anni ’90, il quale disse che l’Ucraina è la punta di diamante dell’Occidente contro la Russia. Da quel momento gli americani hanno pensato che fosse necessario mettere le mani sull’Ucraina. […] Questa storia inizia molto prima [dell’invasione russa ndr]. Gli americani hanno investito troppo in Ucraina, prima del 2014, con l’intenzione di rovesciare il regime e sostituirlo con un regime filo-occidentale. Lo hanno ammesso… Victoria Nuland lo ha ammesso al Congresso».
E, a questo punto, forse ci si deve chiedere chi sia o chi siano i veri criminali, quelli che stanno provocando, volutamente, una feroce guerra fratricida. Chi è, alla fine, il violento?
NOTE
[1] https://www.remocontro.it/2021/06/23/uranio-impoverito-cinismo-di-stato-e-nato-smemorata/
[2] pag 102 – libro: di Franco Fracassi The Italy project – storia dell’eversione atlantica tra mafie, terrorismo e massoneria
Foto di NEOSiAM 2021