di MOWA
«”Maestro, vorrei sapere come vivono i pesci nel mare.” “Come gli uomini sulla terra: i grandi si mangiano quelli piccoli.”» (William Shakespeare)
Quanta distanza, con quello che avviene nel Parlamento europeo dalle parole del giornalista assassinato dalla mafia il 5 gennaio 1984, Pippo Fava:
«Amico mio, chissà quante volte tu hai dato il tuo voto ad un uomo politico così, cioè corrotto, ignorante e stupido, sol perché una volta insediato al posto di potere egli ti poteva garantire una raccomandazione, la promozione ad un concorso, l’assunzione di un tuo parente, una licenza edilizia di sgarro.
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali e comunali degli uomini peggiori, spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile, più dannosi alla società. Di tutto quello che accade oggi in questa nazione, la prima e maggiore colpa è tua».
Infatti le notizie che arrivano non fanno ben sperare per una soluzione giudiziaria rapida degli illeciti portati alla luce in questi giorni e del ripristino dei parametri democratici, [1] così come li abbiamo conosciuti progressivamente dalla rivoluzione francese in poi, in quanto si stanno facendo strada figure con «attività» di «lobbies».
Il lobbista, nella società capitalistica, si comporta, né più né meno, come in una consorteria nella quale si aggregano gruppi di persone collegate tra loro da interessi politici o economici per trarne un utile guadagno personale… Una sorta di dividendo di utili tra privilegiati.
Ma come si può interpretare la cultura del lobbista se la si decontestualizza dal suo piano sociale e la si guarda solo da un punto di vista meramente economico col rischio di fare un pateracchio giuridico?
Un noto studio legale, nel merito delle lobby, fa delle affermazioni dalle quali si rileva una intrinseca contraddizione tra la massa e l’élite:
«…le varie lobby non possono ritenersi contrarie alla legge. Esse non sono altro che organizzazioni rappresentative di interessi di gruppo che mirano ad avere un canale privilegiato di dialogo con le istituzioni. Diversamente, dovremmo ritenere illegali anche i sindacati, che mirano alla tutela della specifica categoria dei lavoratori, le associazioni di tutela dei commercianti (Confcommercio), quelle degli industriali (Confindustria), degli artigiani (Confartigianato) e così via. Insomma, combattere per gli interessi di una classe o di uno specifico gruppo di persone, seppure ai danni di altre, non è vietato dalla nostra legge.
Per una questione di pura trasparenza, una recente legge ha istituito un registro pubblico delle lobby similmente a quanto avviene negli Stati Uniti: si tratta di una banca dati a livello europeo, consultabile online, contenente i dati dei gruppi d’interesse specifici il cui obiettivo è influenzare il processo legislativo e di elaborazione delle politiche delle istituzioni europee.» [2]
Si dovrebbe, quindi, dire che, nel rapporto tra i vari soggetti in campo (pur non accettando il paradigma capitalistico), sarebbe auspicabile tenere conto della finalità sociale per cui, se dovessero beneficiarne ampie masse di popolazione e non, invece, avvantaggiarsene solo un numero élitario di soggetti, come avviene oggi in quasi tutti i paesi del Mondo, le lobby potrebbero essere “accettate”.
E quindi è il modello iniquo capitalista la conseguenza e la causa stessa dei vari disastri planetari procurati su diversi fronti e su diversi piani a scapito della popolazione globale, disastri che vanno da quello generale sociale a quello ambientale, da quello della giustizia a quello delle migrazioni, da quello del proliferare delle guerre alle ruberie delle risorse naturali… creando disparità tali da piegare la cultura da collettivistica ad individualista, da solidaristica fino a diffondere il germe inaccettabile del mors tua vita mea («la tua morte è la mia vita»).
Non sono più accettabili, i continui rinvii di un riscatto complessivo della popolazione, a causa dei vari parvenu (o assoldati di un mellifluo potere, che cercano tali figure), che operano per far collassare ogni ipotesi di emancipazione o aumento della democrazia, tutto a scapito dei diritti sociali, civili e della libertà segnando, così, in modo negativo la società a favore dei sempre soliti noti.
Se si costruissero basi solide per un sistema realmente democratico non ci potrebbero più essere casi vergognosi come quelli segnalati dai diversi giornalisti sulle televisioni nazionali. [3] Inoltre verrebbe, sicuramente cambiata quell’economia che ha depauperato le casse pubbliche e che ha favorito singoli privati come è successo con l’indebitamento della Tim, nel 1999, e che ha fatto guadagnare solo i capitalisti a scapito della collettività che ha dovuto accollarsi un debito di miliardi.
E, ancora, non ci sarebbero posto per altre vergognose realtà come quelle scoperte nel sottobosco dell’impianto capitalistico con narcotraffici e lingotti d’oro. [4]
NOTE
[2] https://www.laleggepertutti.it/536426_articolo-18-costituzione-spiegazione-e-commento
[3]
La Lega di Salvini ha pagato 250 mila euro alla vecchia Lega Nord per l’affitto del prato di Pontida. Con quei soldi, il vecchio partito ha pagato Barachetti, condannato per l’acquisto della sede della Film Commission lombarda
#Report su #Rai3 pic.twitter.com/9afI9EQ6lM— Report (@reportrai3) December 12, 2022
«Inizialmente il contratto di locazione prevedeva il versamento di 120mila euro, poi dopo un anno incredibilmente senza una motivazione particolare viene triplicata questa cifra e diventa 320mila euro l’anno, che è una cifra sbalorditiva per quel luogo».#Report in onda @RaiTre pic.twitter.com/ygud2MOARu
— Report (@reportrai3) December 12, 2022
«Nella vecchia Lega e in quella di Salvini, troviamo Bossi, Iezzi, Calderoli, il presidente della Camera Fontana e Giulio Centemero, tesoriere e amministratore delle due leghe, di fatto con la mano destra paga mentre con la sinistra incassa»#Report in onda @RaiTre pic.twitter.com/3nrbSntJai
— Report (@reportrai3) December 12, 2022
[4] (foto) https://www.corrieredellacalabria.it/2022/12/08/il-boss-del-narcotraffico-e-i-lingotti-doro-presi-tramite-un-calabrese-latitante/
Foto di Monstera