di MOWA
«Quelli che hanno in animo di occupare le più alte cariche di governo devono possedere tre doti: innanzitutto, attaccamento alla costituzione stabilita, in secondo luogo una grandissima capacità nelle azioni di governo, in terzo luogo virtù e giustizia.» (Aristotele)
Povero paese l’Italia che sta perdendo, giorno dopo giorno, l’autorevolezza democratica, conquistata attraverso la Resistenza al nazifascismo e con la Liberazione del 25 aprile 1945, per avviarsi verso un panfascismo di nuovo conio. Infatti, alcuni politici, benchè arrivati attraverso una delle vie della arbitraria trasformazione della Costituzione, iniziano ad accusare il disagio dovuto all’imbrigliatura antidemocratica a cui si sono prestati tutti i partiti della c.d. Seconda Repubblica. Nonostante ciò, si guardano bene dal rispettare la delibera della Corte costituzionale in merito alle correzioni del sistema elettorale per restituire voce e democrazia ai cittadini italiani.
Una falsa rappresentanza non può che dar vita ad altrettanta storpiatura anche nelle istanze dell’esecutivo che, infatti, snobba le richieste di un passaggio parlamentare per discutere i vari decreti proposti come l’invio di armi (esempio grave) ad un paese straniero, che inficia i valori costituzionali di ripugnanza nei confronti della guerra prediligendo, invece, il “parlare” con i leader negli USA, dando in questo modo, la netta sensazione di attendere da lì le direttive del caso.
Applicare la Costituzione, tanto più, per i ministri, non è un atto facoltativo ma obbligatorio che deve essere esercitato con la dovuta responsabilità che si confà a chi rappresenta i cittadini.
Quindi, un atto di rispetto al giuramento fatto con l’assunzione della carica istituzionale… Il tradimento di ciò prevede la punibilità prevista dalla legge e la conseguente prigione.
E se, tutto ciò, non avviene, forse, qualche domanda (come campanello d’allarme) il cittadino dovrebbe porselo.
Ad esempio perché il Presidente della Repubblica continua a firmare i decreti che contravvengono la Costituzione come nel caso sopra citato dell’invio di armi a paesi terzi?
Come mai la magistratura, nel merito delle armi all’Ucraina, è bendata tanto da non vedere la trasgressione contra legem alla 185/90?
Vi sembra naturale che un intero schieramento parlamentare si faccia rimanga ostaggio del presidente del Consiglio dei ministri, convocato per tutt’altro mandato, invece di smarcarsi da una politica bellicista che coinvolge l’Italia in un conflitto mondiale?
Niente di tutto questo sarebbe successo se non vi fosse stata (da parte di forze che manovrano dietro le quinte) una presa del potere che si è messa in moto già dalla Liberazione dal nazifascismo e che è continuata fino ad oggi; tanto “soft” da aver avuto formazioni illegali come Gladio (le famose stay-behind di ideazione NATO), e che è passata inosservata ai più dei cittadini italiani, ma che ha lavorato in ogni dove del Paese per destabilizzare creando quel calcolato “caos” che ha agevolato il peggiore quadro politico-sociale (e che, oggi, è sotto gli occhi di tutti… ) a gestione e controllo di una esigua élite nord-americana.
Una prassi, quella della destabilizzazione, consolidata ed applicata in molti paesi del Mondo, grazie, anche, al lavoro dei componenti della massoneria (come quelli della P2) che si sono inseriti nei vari centri di potere istituzionale per minare dall’interno la funzionalità democratica e concentrare il potere decisionale nelle mani di alcuni soggetti che, con l’evidente intento di portare il Paese verso quel presidenzialismo che tanti lacchè (Fratelli d’Italia in primis) iniziano a pretendere (con la tecnica del un po’ alla volta per far digerire il cambiamento, per non dire lo stravolgimento, della Repubblica dei Padri costituenti) fanno orecchie da mercante nei confronti di chi denuncia la situazione e pretende l’applicazione della Costituzione.
I segnali di indigesta antidemocraticità istituzionale si vedono anche per la disinvoltura con cui vengono organizzate sempre più numerose sfilate di criminal-fascisti nelle varie città senza che vi sia una condanna unanime dell’arco parlamentare o della società civile (anzi viene riscritta la storia – vedi wikipedia….) che, orfana del vecchio quadro politico quale poteva essere il P.C.I. di Enrico Berlinguer, si limita a “insorgere” sui social senza capire che è necessaria ed urgente una ricomposizione sociale di classe se non ci si vuole trovare, a breve, in situazioni peggiori del passato visto lo sviluppo del nazifascismo a livello planetario grazie ai finanziamenti avuti dalla massoborghesia che inizia a ottenere, persino, il controllo della carta stampata e del web…
Il seguito lo si può immaginare…