di MOWA
«La storia è la memoria di un popolo, e senza una memoria, l’uomo è ridotto al rango di animale inferiore.» (Malcolm X)
Sono passate poche ore dalla fine della giornata che ricorda le vittime dello sterminio nazifascista avvenuto in Europa dopo che Adolf Hitler salì al potere nel 1933, e che vide la persecuzione degli ebrei, comunisti, zingari, omosessuali, … in un olocausto dettato da scelte politiche ben precise. In Italia, in questo stesso giorno, si seguita nelle votazioni per l’elezione del Presidente della Repubblica.
Elezioni del Presidente fatte in un consesso praticamente illegittimo (stante la sentenza della Corte Costituzionale) dove emergono nomi che poco hanno a che spartire con la democrazia post Liberazione ma che, tra un infingimento e l’altro, hanno sfondato la porta dell’accettazione pubblica del fascismo forse questa situazione ha come concausa la pessima scuola prodotta dalle varie riforme (Moratti, Gelmini…) che hanno “offuscato” le menti senza far studiare bene come siano andati al potere i dittatori del secolo scorso che hanno compiuto gli atti efferati per cui è stata istituita la giornata della memoria.
Si può solo tentare di immaginare il dolore che possa provare la senatrice (e sopravvissuta ai lager nazisti) Liliana Segre nel dover partecipare a questa votazione e assistere alla scansione delle nomine di qualcuno che le ricorda sicuramente, i terribili anni di prigionia. Nomi che per lei, trafiggono il tempo come baionette e le faranno passare in rassegna tutte le persone che avrà conosciuto e che sono andate a ingrossare le fila di coloro che sono stati cremati per un’assurda e inaccettabile cultura della razza superiore.
Come credete siano perdonabili gli opportunisti che, pur di non perdere lo “scranno” istituzionale, si allineano a valutazioni di tipo convenientistico senza immaginare che questo potrebbe ingenerare un’errore tale come accaduto un secolo fa e poi mandare alla guerra intere generazioni?
Ci si dovrebbe vergognare per i nomi che compaiono come votabili per la futura carica di Presidente della Repubblica (ricordiamo nata dalla Resistenza al nazifascismo), nomi di finti democratici che non aspettano altro che di trovare il momento buono per trafiggere ulteriormente la Costituzione con un presidenzialismo che nulla ha da spartire con il nostro glorioso trascorso storico di Liberazione.
Qualcuno, più sfacciato di altri, come Renzi, si è già dichiarato in tale direzione… Ora ci si aspetta che gli altri facciano altrettanto mentre invece c’è da augurarsi che questo popolo rinsavisca dall’oblio e ricacci costoro nel posto da cui sono venuti: la fogna!
La democrazia e la Costituzione antifascista sono un valore troppo serio e prezioso per lasciar correre.
foto di wal_172619 / 1709