Paolo Farinella Sacerdote
Il decreto Salvini è incostituzionale, ma purtroppo dobbiamo aspettare una dichiarazione della Suprema corte che potrà esserci solo dopo che un tribunale l’avrà investita del dubbio d’incostituzionalità e questo, a sua volta, potrà avvenire solo se qualcuno, denunciato per un reato connesso al decreto, eccepirà la natura incostituzionale. In termini di tempi significa non meno di uno o due anni. Nel frattempo il diritto langue, la democrazia non sta bene, la Costituzione è in coma e i cristiani inneggiano al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, autore di questo scempio che offende l’umanità in genere e i credenti in modo particolare.
Perseguitato dalla polizia di Erode e migrante in Egitto, riattraversa il mar Rosso e il deserto, affronta rischi e pericoli propri di un viaggio allucinante, arriva nel Paese del presepe e delle cattedrali che inneggiano il suo Natale, ma alla frontiera trova l’erede di Giussano con in mano un presepe di plastica, nell’altra il rosario, nell’altra ancora il Vangelo e con la quarta mano impone l’alt: “Voi tre non potete passare. Tornate da dove siete venuti e noi vedremo di aiutarvi a casa vostra, se a casa nostra avanza qualcosa, ma non ne sono sicuro”.
Con quale diritto i cristiani possono pretendere di celebrare il Natale di quel Gesù che il loro Paese, senza alcuna loro resistenza o protesta, espelle come uomo nel Figlio di Dio? Non dovevano i vescovi con le loro preziose vesti andare alla ricerca del Gesù respinto e votato alla morte? Come è possibile aprire le chiese e baloccarsi con ninne-nanne, “Tu scendi dalle stelle”, canti gregoriani, presepi scellerati, quando fuori il vero Cristo è offeso, torturato, stuprato, vilipeso, venduto, schiaffeggiato, ucciso, come l’”uomo dei dolori” d’Isaia profeta? (Is 53). La chiesa di San Torpete in Genova per questo Natale resterà chiusa perché è un Natale senza Cristo, un Natale senza Dio perché Natale senza Uomo. Possa la chiesa, chiusa per fallimento, stimolare il pensiero e la riflessione dei credenti e quanti hanno coscienza che Natale sia “Dio-con-noi- Im-ma-nù-el”.