di Luigi Grimaldi
Il 17 è il numero simbolo di una particolare massoneria internazionale (Gli Illuminati) che dietro questa “sigla” simbolica cela relazioni, situazioni e azioni, sopratutto in campo finanziario, quasi sempre tanto determinanti quanto invisibili.
Tutta la stampa ha infatti, senza commenti, riportato una dichiarazione apparentemente senza senso rilasciata a Seul ieri dal premier “in difficoltà”. Eccola: «In my country I have some difficulties in this moment». Lo ha ammesso, parlando in inglese, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Lo ha detto al premier vietnamita Nguyen Tan Dung durante i convenevoli poco prima dell’inizio del colloquio bilaterale in attesa che arrivasse l’interprete. Giunto a Seul alle 13 ora locale (erano le 5 del mattino) Berlusconi aveva scherzato con i cronisti e sui temi del G20 aveva solo detto: «Sono indietro con i conti, sono arrivato a 17». (Da ilsole24ore.com/art/notizie/2010-11-11 <http://ilsole24ore.com/art/notizie/2010-11-11> ).
Il 17 è ad esempio il numero, cifra, codice e chiave delle attività delle logge che hanno ispirato “Il codice Da Vinci” di Brown, i misteri de “Il priorato di Sion” raccolti nella saga di Bigent, Leight e Lincoln (The Holy Blood and the Holy Grail). Il numero 17 è ossessivamente presente nella ritualità che si intuisce dietro il percorso che porta Roberto Calvi all’appuntamento con il cappio e la morte sotto il ponte dei Frati Neri di Londra il 17 giugno del 1982.
Forse non per caso il CD DVD uscito in abbinamento a “Il Giornale” dell’ 08/03/2008 è stata l’uscita “17 – Massoneria illuminata – ” (Al costo di 6,90 € ). L’elenco alfabetico dei 962 iscritti alla “Loggia P2” della massoneria ( 9 + 6 + 2 = 17) fu sequestrato il 17 marzo 1981 a Licio Gelli. Un’apposita legge, la numero 17 del 25 gennaio 1982, sciolse la P2 e rese illegale il funzionamento di associazioni segrete con analoghe finalità.
Il simbolismo esoterico massonico del dollaro statunitense è fondato su numero 17: sotto la base della piramide la scritta «contenente un evidente errore ortografico affinché la “divisa” «Novus Ordo Seclorum» risulti composta di 17 lettere invece di 18». Effettivamente la scritta corretta dovrebbe essere più o meno così: «Novus Ordo Seculorum». Perché allora inserire volutamente ad arte un errore? Cosa significherà mai il numero «diciassette»? Esso equivale alla «privazione della perfezione celeste altrimenti rappresentata dal numero 18». Il XVII Arcano è rappresentato da: «Le Stelle», ma indica anche la «perpetuazione» e «realizzazione». Come dire al mondo: «ecco a voi la realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale»” (cfr. www.misteria.org <http://www.misteria.org/>).
Possiamo datare la nascita della Massoneria di tipo Speculativo nel 1717, ed esattamente il 24 Giugno, quando quattro Vecchie Logge si riunirono dando vita alla Gran Loggia Unita d’Inghilterra, retta dal Gran Maestro Anthony Sayer.
Fabrizio Trecca è uno dei personaggi di spicco della P2. Medico di Licio Gelli, tessera n. 1.748, egli ricoprì il ruolo di reclutatore di esponenti del mondo dell’informazione nella seconda metà degli anni Settanta. A lui si deve il contatto con l’allora giovane imprenditore Silvio Berlusconi con la loggia eversiva di cui Gelli era il Maestro Venerabile. Oggi Trecca conduce su Rete4 il programma “Vivere meglio”.
Proprio a Trecca lo stesso Gelli espresse ringraziamento “il più vivo ringraziamento per il solerte lavoro che, in questo scorcio del 1979, hai svolto in favore del gruppo che ti è stato affidato”, come si legge negli atti della commissione parlamentare di inchiesta sulla P2. La frase è scritta in una lettera che Gelli scrisse a Trecca, capo del gruppo numero 17 che si occupava del settore “stampa e tv”, strategico e speciale per il buon esito del “Piano di rinascita”.
Un messaggio in codice quindi da parte del premier? Forse, magari legato al suo destino politico perché nei giochini enigmistici tanto in voga tra i massoni si ricorda che l’origine della fama funesta del 17 risale già al tempo dei romani perchè il numero 17, scritto in numeri romani, è XVII, ma anagrammando le lettere si ottiene VIXI (che significa “vissi”, quindi…. sono morto).