Oltre 232mila sfollati sono ritornati in Siria dall’inizio dopo l’inizio della campagna russa nel Paese mediorientale, si afferma in un bollettino del Centro di accoglienza, distribuzione e collocamento dei rifugiati del ministero della Difesa russo.
“Negli ultimi due mesi dall’estero sono ritornate 1.207 persone, dall’inizio dell’operazione militare 232.792 sfollati”, — si afferma nel testo del bollettino.
Nelle ultime 24 ore non sono entrati in Siria profughi dai valichi di frontiera del Libano e della Giordania, viene aggiunto nel rapporto. Nei valichi di frontiera sono stati collocati centri di assistenza umanitaria e medica per far fronte ai flussi di sfollati.
All’inizio di questa settimana, il ministero della Difesa russo ha annunciato di aver istituito un centro per i rifugiati in Siria come parte degli sforzi per aiutare il rimpatrio dei rifugiati siriani. Secondo il ministero, il centro sarà responsabile della fornitura degli aiuti umanitari russi e internazionali, della rianimazione dell’assistenza sanitaria e di altri servizi sociali, nonché del monitoraggio del ritorno dei profughi siriani nelle loro case.
La Russia ha avviato un’operazione militare contro i gruppi terroristici in Siria nel settembre 2015 su richiesta del presidente siriano Bashar Assad. L’11 dicembre, il leader russo Vladimir Putin ha ordinato il ritiro di una parte significativa delle truppe russe dal paese, una settimana dopo il suo annuncio che il gruppo terrorista dello Stato islamico (IS, fuorilegge in Russia) è stato sconfitto in Siria. Tuttavia, i militari russi sono rimasti nella struttura navale della Russia nella città di Tartus e nella base aerea di Hmeimim per continuare a contribuire a mantenere la sicurezza nel paese.
21.07.2018