Presi, finalmente, i dovuti provvedimenti contro chi viola la legge come riportato nel post sottostante che parla di Gennaro De Tommaso, capo ultras del Napoli. Nessuno, però, si è posto l’interrogativo di come negli ultimi anni il fenomeno ultras calcistico abbia riscosso internazionalmente un enorme successo negli atti di sovversione come, ad esempio (e con le dovute ed inevitabili avvertenze sulle diversità statuali), nel caso ucraino dove, con un pretesto calcistico, iniziò il colpo di Stato.
Tutto ciò, avviene, nonostante, sulle tifoserie vi sia una nota informativa del Ministero dell’Interno, dell’aprile 2015, in cui si parla dell’organizzazione fascista Casa Pound Italia:
“nel mondo delle tifoserie ultras calcistiche, ambito in cui l’elemento identitario si coniuga a quello sportivo divenendo spesso il pretesto per azoni violente nei confronti di esponenti di opposta ideologia anche fuori dagli stadi”
…“all’interno del movimento militano elementi inclini all’uso della violenza, intesa come strumento ordinario di confronto e di affermazione politica oltre che quale metodo per risolvere controversie di qualsiasi natura.”
Infatti, abbiamo constatato che la sottovalutazione del fenomeno fascista abbia dato modo (in Italia e non solo) a questi teppisti e prezzolati reazionari di illudere gli sprovveduti di far credere che il fascismo sia sinonimo di legalità e pulizia quando, poi, si rimane indifferenti e “legittimano” atti di vandalismo come incendiare e distruggere sedi di partito, dell’Anpi sino diventare amministratori della cosa pubblica (vedi Roma criminale), senza che vi fosse stata la dovuta prevenzione democratica. Non ci si deve mai distrarre su cosa sia il binomio inscindibile: reazionari e criminalità in quanto facce della stessa medaglia. Se non ne siete convinti documentatevi sull’uso del gioco in generale e delle case da gioco che pretese e fecero i Mussolini nei primi anni del Novecento.
Descrivono lo storico Riccardo Mandelli e il giornalista Romano Lupi nel libro “Il libro nero del Festival di Sanremo” :
“l’Italia avrebbe dovuto assumere il primo posto come paese del divertimento, del gioco, dello spettacolo e dell’assenza di pensieri tormentosi. Il regno dell’illusione. La formula paradiso, replicata in tutto il mondo fino a oggi con i necessari adattamenti, sembrava sul punto di trovare proprio qui da noi la massima espressione.“
…”il traffico di sostanze stupefacenti esisteva già negli anni Venti, e il nostro Paese ne era un nodo fondamentale“…
…“Sanremo perché doveva fare da paravento o nobile corollario al casinò della città. Prima che Sanremo fosse Sanremo, svariati giochi di potere prima e durante il fascismo avevano creato una stretta relazione tra eventi e gioco d’azzardo. Fu così che nel Secondo dopoguerra, da un’idea di Amilcare Rambaldi, commerciante di fiori massone della loggia Mazzini, e il suo confratello Angeli Nizza, che occupava la posizione di ufficio stampa del casinò, si sviluppò un abbozzo di programma che avrebbe riunito gli interessi di Piero Busseti (gestore della sala da gioco) e della Rai. Era il 1951”…
…”La mafia legata dal gioco (Nitto Santapaola e Joe Adonis per citare due nomi illustri) ebbe a che fare ancora per decenni con l’organizzazione del festival, ma già dal 1955 i dischi che la competizione faceva vendere giustificavano di per sé la pena di organizzare l’evento. Le canzoni del festival sfondarono addirittura i confini nazionali. Erano particolarmente apprezzate in URSS dove circolavano in edizioni illegali incise sulle radiografie ossee”…
Cosa dobbiamo aspettare ancora perché le Autorità si muovano di conseguenza?
Dobbiamo aspettare che ci scappi qualche morto come negli anni ’70-’80 con qualche bomba?
Le autorità devono muoversi sulla prevenzione per evitare che si diffonda ulteriormente il degrado politico e, in Ucraina, Venezuela… è partito sempre per sottovalutazione e disinformazione. Le leggi esistono già basta applicarle.
Per comprendere meglio su cosa siano i reazionari basta leggere alcuni passaggi della presentazione del libro “Case del destino” di Riccardo Mandelli:
Un’organizzazione internazionale di biscazzieri, che comprende parenti di sangue di sovrani e capi di Stato europei, cerca di impiantare casinò in tutta la nostra penisola con l’appoggio di un uomo politico che ha rivestito le più alte cariche istituzionali…
A questo punto saremo meno sorpresi di scoprire che dietro al delitto Matteotti, che ha consegnato il nostro paese a vent’anni di dittatura fascista, svolgono un ruolo fondamentale gli affari che uniscono gli uomini del governo con industriali, faccendieri e tenutari di bische.
Non esistono dissonanze tra gioco calcistico e dei casinò perché rientrano nella sfera del predominio della borghesia sull’illecito tanto che lo stesso Mussolini curò, entrambi, con maniacale cura a suo favore.
MOWA
Diciassette persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti, sono state arrestate dai carabinieri. Per 14 sono state sottoposte a custodia cautelare e tre domiciliari).
I militari dell’arma hanno documentato collegamenti tra fornitori di droga olandesi e il gruppo criminale di Forcella capeggiato da Gaetano e “Genny ‘a carogna”, al secolo Gennaro De Tommaso, capo ultras del Napoli e protagonista della cosiddetta trattativa avvenuta dopo la sparatoria in cui rimase ferito gravemente Ciro Esposito, poi morto in ospedale.
Il gruppo criminale organizzava l’importazione e il trasporto in Italia su autoarticolati di ingenti quantitativi di marijuana e amnesia e gestiva i rapporti con i capi e gestori di numerose piazze di spaccio sul territorio napoletano e nazionale.
Le indagini si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali nelle quali venivano esplicitate le partite di droga smerciate e i relativi costi, tra i 6mila e i 40mila euro al kg.
17 luglio 2017