‘Imbottivano’ cani per importare cocaina poi li uccidevano: 75 arresti in tutta Italia
La polizia ha sgominato una rete di gang di sudamericani accusati di traffico internazionale di stupefacenti. Ordinanze di custodia cautelare e perquisizioni a Milano, Roma e in numerose altre province italiane
Uno dei particolari più impressionanti dell’indagine è che le gang utilizzavano cani di grossa taglia come vettori della droga, imbottendoli di cocaina prima della partenza e poi uccidendoli per recuperarla. E’ stato accertato come gli animali venissero sottoposti a operazioni chirurgiche prima di partire, riempiendo di ovuli il loro intestino. Poi, una volta recuperati, venivano uccisi e squartati. La droga prima di essere collocata nel ventre dei cani veniva avvolta in un cellophane, poi nella carta carbone per essere impenetrabile ai raggi X, quindi ancora nel cellophane e in uno scotch di vinile nero, ancor più resistente ai raggi X. L’involucro era così pronto per essere inserito nei cani di grossa taglia
tipo San Bernardo, Gran danese, Dog de Bordeaux, Mastino napoletano e Labrador.
Almeno una cinquantina i casi stimati dalle intercettazioni. L’unico cane scampato è stato salvato grazie alla confessione della donna di un trafficante. Nell’aprile del 2012, a Pisa, la polizia è intervenuta per la segnalazione di una lite in famiglia tra sudamericani nata a causa del malore dell’animale che era arrivato a Milano un paio di giorni prima: quando sono arrivati all’appartamento, la donna ha raccontato agli agenti che nel cane era nascosta la droga e per questo si lamentava. A quel punto l’animale è stato portato dal veterinario per essere operato: in questo modo gli investigatori hanno ricostruito una pista del traffico.
Nello stesso contesto sono state denuciate in stato di libertà altre 112 persone, rispettivamente 98 maggiorenni e 14 minori. L’indagine, condotta dal commissariato di polizia Mecenate, coinvolge numerosi gruppi di giovani di origine sudamericana riconducibili al fenomeno delle cosidette pandillas ed è la prosecuzione di una prima inchiesta conclusa con l’emissione di 30 ordinanze di custodia cautelare eseguite il 7 febbraio 2012, a carico di altrettante persone ritenute gravemente indiziate di tentati omicidi, rapine ed estorsioni.
Gli investigatori, con intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno permesso di accertare che alcune dellepandillas attive sul territorio milanese sono organizzate come vere e proprie associazioni per delinquere, con una precisa gerarchia, finalizzate a commettere un numero indeterminato di reati e alle quali si accede dopo una iniziazione sul modello di quelle di Cosa nostra. Riti che sono stati filmati dagli inquirenti.
(19 marzo 2013)
SALVIAMO I 32 BEAGLE DENTRO GLAXO/APTUIT A VERONA!
La scorsa settimana 32 beagle sono stati recapitati ai laboratori Glaxo/Aptuit di Verona. Si tratta di 32 cani provenienti dagli Stati Uniti, finiti in uno dei principali laboratori di ricerca su animali in Italia.
Dopo lo svuotamento di Green Hill il futuro della vivisezione sui cani in Italia passa dalle importazioni. Importazioni che però con grande terrore
dei vivisettori vengono monitorate con attenzione. Quello che prima potevano fare in silenzio adesso passa sotto i riflettori nostri e dei media, porta attenzione sui laboratori e le loro pratiche.
Questo è un cambiamento epocale e dobbiamo mantenere alta l’attenzione.
Da oggi comincia un presidio continuo dell’associazione Freccia 45, dalla mattina alla sera, davanti ai cancelli della Glaxo/Aptuit.
La protesta è in Via Fleming, Verona.
C’è bisogno anche della tua presenza!
-> Mercoledi 20 marzo, dalle 9,00 alle 23,00
-> Giovedi 21 marzo, dalle 9,00 alle 23,00
-> Venerdi 22 marzo, dalle 9,00 alle 23,00
-> Sabato 23 marzo, dalle 9,00 alle 23,00.
Se non puoi partecipare fisicamente aiutaci a far firmare da quante più persone possibili la petizione online:
https://www.change.org/it/
Da questa petizione arrivano mail a Glaxo, Aptuit e al Ministero della salute.
E’ ora di fermare la tortura degli animali e far capire che la mobilitazone non si ferma e non si fermerà!
Ricordiamo che sabato 20 aprile si terrà a Milano un corteo per “Abbattere i muri di silenzio” che nascondono i laboratori di vivisezione.
Solo in questo modo potremo sconfiggere questo sistema che per troppi anni ha lavorato nel segreto e ha tenuto le perosne all’oscuro di quanto accade agli animali vittime della scienza.
Appuntamento SABATO 20 APRILE – ore 14.00 – Piazzale Duca D’Aosta, Milano
Evento fb: http://www.facebook.com/
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Per metterti in contatto con noi puoi scrivere a: info@fermaregreenhill.net