di MOWA
«Ordinamento del Parlamento
I nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proporzionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di secondo grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari – ex magistrati – ex funzionari e imprenditori pubblici – ex militari ecc.)» (Piano di Rinascita Democratica della Loggia P2 documento sequestrato a M. Grazia Gelli nel luglio1982)
E’ un agosto particolare quello del 2022 perché, tra siccità e improvvisi nubifragi, si sta consumando una delle peggiori calamità del nuovo secolo per la popolazione italiana, ovvero, la svolta reazionaria in vista delle prossime elezioni di settembre. Un popolo generoso, quello italiano, che ha conosciuto e vissuto tragedie nel ‘900 per colpa di un fascismo e nazismo che, oggi, riaffiora come un escremento che è rimasto solo sommerso e non è stato eliminato nonostante le atrocità e brutalità fatte patire a milioni di persone. Un crudele epilogo della Storia che non dovrebbe mai essere accantonata, sottovalutata o dimenticata proprio per quello che rappresenta l’ideologia della morte di queste culture che si presentano prima garbate e gentili, quasi democratiche, per, poi, presentare il conto della loro vera natura ed essenza fatta di morte e cinica crudeltà. Questo fece il fascismo nel secolo scorso, sorridente e affabile ma, assassino nella sua struttura culturale tanto da commettere omicidi eccellenti sia di personalità che di organizzazioni o partiti, torturando gli oppositori politici o facendoli sparire con vili agguati. Non fu casuale la scelta da parte dei partigiani di scrivere una Costituzione antifascista segnando nettamente il distacco da certe pratiche culturali e per dare una luce di speranza lontana da decenni di oscurità. Una opacità, però, che il fascismo non ha mai cessato di cavalcare e infatti il simbolo della “fiamma” continua ad esserci, da che il fucilatore dei partigiani, Giorgio Almirante, ha fatto il suo ingresso nella Repubblica post Liberazione dal nazifascismo con il partito del Movimento sociale italiano (MSI) cementando, così, le basi dei nuovi reazionari.
Un sottobosco culturale che carsicamente ha fatto passare leggi, regolamenti, giurisprudenza, atteggiamenti e molto, moltissimo, revisionismo storico nei vari gangli del Paese tanto da arrivare a difendere politiche di nazisti sia in patria che in altri Stati come quelli del battaglione Azov o Pravy sector in Ucraina chiamandoli nazionalisti con l’intento di allontanarli, nell’opinione pubblica, dalla loro radice culturale criminale nazista. Cosa, tra l’altro, disgustosa perché vengono usate le disgrazie subite da milioni di persone come, ebrei, comunisti, omossessuali, apolidi, ecc., del ‘900 come passepartout di legittimità giustificazionista sulle atrocità commesse a danno di una popolazione che chiedeva solo di non essere cancellata dalla faccia della Terra come quella del Donbass.
Il fascismo in Italia lo si è conosciuto molto bene per la sua doppia faccia, ufficialmente legalitaria (mentre, invece, i gerarchi rubavano letteralmente), di fatto nazionalista e portatrice di guerre imperialiste, come in Africa, e antidemocratica, infatti hanno abolito il voto. Oggi costoro parlano di difendere la Costituzione mentre, qualche anno fa, hanno fatto campagna con i renziani per la sua revisione e attualmente propongono di sostituire le regole democratiche con un illegittimo presidenzialismo che, apparentemente, darebbe più potere decisionale alle persone, ma, di fatto, lo concentrerebbe nelle mani di un’unica persona. Vergognose bugie raccontate agli abitanti di questo Paese che, se non contrastate, andranno ben oltre le revisioni delle leggi (come voluto da Confindustria e Radicali) a tutela dei lavoratori come hanno fatto con l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori che li tutelava da licenziamenti ingiustificati. Altrettante colpe, se non peggiori perchè si spacciano per democratici e di sinistra, le hanno quei partiti della “seconda” Repubblica, figli del Piano di Rinascita della P2 di Licio Gelli, [1] che hanno consentito di andare oltre ogni sopportabile schifezza politica e che ora piangono lacrime di coccodrillo per l’avanzata dei fascisti (che non vogliono essere chiamati così per non irritare ogni possibile risveglio antifascista)…mentre vengono autorizzate commemorazioni ad uno dei paggiori criminali del ventennio come il feroce gerarca Ettore Muti. [2]
NOTE.
[1] https://www.archivioantimafia.org/p2/piano_rinascita_democratica.pdf
[2] https://www.ravennawebtv.it/anpi-ravenna-adunata-fascista-per-il-gerarca-muti/
Foto di Ivan Samkov