Uno straordinario campionario di notizie che ci ragguagliano su cosa siano e come si muovono i reazionari in Italia e nel Mondo. Prima creano nella popolazione disorientamento, rabbia, rancore, ecc. con la disinformazione (fake), poi, formano gruppi di consenso organizzati (anche militarmente) per fare azioni di piazza, indi, ottenuto un certo rilievo, entrano nelle istituzioni per intaccarne i principi costituzionali sino a vietare le ricorrenze che onorano la Liberazione dal nazifascismo. Ma alla base di tutto ciò vi è una cultura da ladri che si maschera dietro la faccia di imprenditori o politici ma con lo scopo di rubare, rubare e, ancora, rubare ai più deboli. Significativo il passo del libro dello storico Riccardo Mandelli e il giornalista Romano Lupi ne “Il libro nero del Festival di Sanremo” dove affermano i motivi sulle case da gioco pretese dai Mussolini nei primi anni del Novecento:
“l’Italia avrebbe dovuto assumere il primo posto come paese del divertimento, del gioco, dello spettacolo e dell’assenza di pensieri tormentosi. Il regno dell’illusione. La formula paradiso, replicata in tutto il mondo fino a oggi con i necessari adattamenti, sembrava sul punto di trovare proprio qui da noi la massima espressione.“
…”il traffico di sostanze stupefacenti esisteva già negli anni Venti, e il nostro Paese ne era un nodo fondamentale“…
…“Sanremo perché doveva fare da paravento o nobile corollario al casinò della città. Prima che Sanremo fosse Sanremo, svariati giochi di potere prima e durante il fascismo avevano creato una stretta relazione tra eventi e gioco d’azzardo. Fu così che nel Secondo dopoguerra, da un’idea di Amilcare Rambaldi, commerciante di fiori massone della loggia Mazzini, e il suo confratello Angeli Nizza, che occupava la posizione di ufficio stampa del casinò, si sviluppò un abbozzo di programma che avrebbe riunito gli interessi di Piero Busseti (gestore della sala da gioco) e della Rai. Era il 1951”…
…”La mafia legata dal gioco (Nitto Santapaola e Joe Adonis per citare due nomi illustri) ebbe a che fare ancora per decenni con l’organizzazione del festival, ma già dal 1955 i dischi che la competizione faceva vendere giustificavano di per sé la pena di organizzare l’evento. Le canzoni del festival sfondarono addirittura i confini nazionali. Erano particolarmente apprezzate in URSS dove circolavano in edizioni illegali incise sulle radiografie ossee”…
La cultura reazionaria non ci deve mai distrarre su quale binomio appoggi e quale inscindibile patto abbia con la criminalità in quanto facce della stessa medaglia.
Non ne siete convinti?
Domandatevi, allora.
Qual’è l’incidenza delle azioni con le armi negli ultimi periodi? Chi soffia sul fuoco della paura dell’invasione?
Quale aumento c’è stato nelle aggressioni alle persone, anche, nei momenti di svago?
MOWA