Cobas e parte della Cgil chiedono di far tornare al lavoro Sandro Giacomelli addetto al magazzino Piaggio e licenziato dalla Dna per motivi disciplinari
PONTEDERA. Nasce il comitato per il reintegro – all’interno del magazzino ricambi Piaggio – di Sandro Giacomelli, operaio e sindaclista Cobas licenziato dalla cooperativa Dna dopo sei richiami disciplinari in pochi mesi.
«Da alcuni mesi assistiamo ad un incremento di licenziamenti di lavoratori, lavoratrici e delegati sindacali – si legge in un documento del comitato – Licenziamenti che colpiscono rappresentanti di sindacati di base e Cgil e hanno un dato in comune: l’incompatibilità con soprusi sempre più diffusi dopo la “restituzione” di diritti al padronato da parte di governi e sindacati concertativi».
La vicenda di Giacomelli ha tenuto banco per alcuni giorni sulle cronache locali e nazionali in un momento in cui all’interno del magazzino Piaggio ci sono state tensioni tra i lavoratori e la Dna, una delle aziende che gestisce lavorazioni nella struttura. Del futuro dell’operaio, sindacati e azienda parleranno giovedì, insieme alla questione relativa al cambio di gestione della stessa cooperativa. Intanto, però, nei giorni scorsi, oltre 70 lavoratori hanno partecipato all’assemblea organizzata dai Cobas di Pisa e dall’area congressuale “Il sindacato è un’altra cosa – Opposizione Cgil” della Toscana, alla presenza di Sandro Giacomelli e Francesco Doro, quest’ultimo, elegato Fiom Cgil di un’azienda metalmeccanica di Padova. Al comitato aderisce anche Rifondazione comunista di Pontedera che chiede un consiglio comunale in seduta aperta… (continua)
15 marzo 2016