di Raffaele Simonetti
Il 10 dicembre è apparso sul sito dell’USB (immediatamente ripreso da Contropiano) è uscito l’inqualificabile intervento, riportata di seguito, sullo Sciopero Generale nazionale indetto da Cgil e Uil.
È difficile aggiungere danni a quelli fatti dalla Cgil e dalla Camusso che non si intende assolutamente difendere, ma l’USB – e Contropiano al seguito – ci sono riusciti.
Già il titolo con l’invito al crumiraggio (ribadito in grassetto in calce) è di incredibile temerarietà.
Ma l’inizio va addirittura oltre: Lo sciopero del 12 dicembre indetto da Cgil, Uil e Ugl non è soltanto uno sciopero inutile: è addirittura dannoso.
All’USB tutto questo dev’essere sembrato poco, per cui più avanti rincarano la dose ma con un’argomentazione inconsistente, se non mistificatoria:
Scioperare contro una legge già approvata evitando con cura di tentare di bloccarla prima è un sacrilegio, ma farlo in presenza di una “legge delega” è un peccato mortale perché coscienti di aver lasciato al Governo carta bianca almeno per i prossimi sei mesi.
È certamente vero che uno sciopero prima dell’approvazione della legge avrebbe avuto ben altro valore e casomai partecipazione; ma è altrettanto vero che proprio perché si tratta di una “legge delega” i giochi non sono definitivi e ci sono indubbiamente possibilità di contrattazione e di trovare sponde politiche.
Una prospettiva tutt’altro che esaltante ma cercare di far credere che la partita è chiusa, oltre che inesatto e tendenzioso, fa pensare che l’USB sottovaluti la capacità critica di chi legge.
Sul sito dell’USB, nella pagina ‘Chi Siamo‘ si afferma che:
USB ha un approccio sindacale intercategoriale, con l’obiettivo di contrapporsi alla frammentazione dei lavoratori connettendo le lotte nei luoghi di lavoro, sul territorio e nel sociale.
Non c’è dubbio che l’intervento del 10 dicembre rinnega in pieno queste buone intenzioni.
2 Comments
Articolo pienamente condivisibile.
Vorrei aggiungere che proprio l’atteggiamento di parte del sindacalismo di base ostile a “tutti i costi” a qualsiasi iniziativa, della CGIL in particolare, fa in modo di allontanare da questi potenziali iscritti o simpatizzanti, dunque contraddicendo la loro dichiarata volontà di diventare un sindacato molto più grande ed inclusivo, come ben rilevato da Raffaele Simonetti.
Molte volte mi son trovato di fronte a chi diceva “se avessero sostenuto, anche indirettamente, la mobilitazione della CGIL (su singole questioni) io avrei sostenuto la loro e\o mi sarei iscritto”; esprimendo così l’iconsapevole esigenza d’avere un unico sindacato di classe.
E questo avrebbero dovuto fare USB il 12, essere in piazza, come hanno fatto il 14 novembre, magari con i loro distinguo, le loro critiche e le loro bandiere, ma se non questo almeno tacere per l’interesse dell’intera classe sfruttata che non è mai divisibile in alcun singolo “orticello” sindacale o politico (es. Contropiano) che sia; non certamente ad invitare, seppur indirettamente, a non scioperare, dunque a non accunulare le forze necessarie per lo scontro di classe richiesto.
Questo senza nulla togliere ai gravi danni fatti dalla CGIL, soprattutto quella a guida Camusso (es. accordo sulla rappresentanza); una CGIL che, analogamente, non manca di ignorare e sperare nel fallimento degli scioperi generali del sindacalismo di base, indetti su punti oggetto di critica comune, come è accaduto riguardo i giustissimi scioperi generali del 24 ottobre e 14 novembre.
A noi proletari, sinceri democratici e comunisti, non resta che tentare di restare più uniti possibili ed aderire ad ogni mobilitazione, ogni sciopero generale o di categoria contro il job act in particolare, per evitare che i contenuti dei decreti attuativi siano ancor più a favore dei borghesi e violentemente scritti contro di noi.
Aggiungo al precedente commento, a proposito di “orticello” politico, che anche il Partito Comunista di cui è segretario Marco Rizzo omette di citare i decreti attuativi, ossia che i contenuti veri e proprii del Job Act devono ancora essere scritti; intendendo così tacitamente che lo sciopero del 12 è stato inutile; ecco il loro superficiale articolo:
http://www.comunistisinistrapopolare.com/2014/12/06/il-volantino-il-parlamento-da-il-via-al-jobs-act-la-cgil-fa-lo-sciopero-generale-a-legge-approvata/
Di seguito, spiegato più in dettaglio, perché lo sciopero generale del 12 dicembre non è stato inutile, così come non lo saranno tutte le successive mbilitazioni:
http://www.clashcityworkers.org/documenti/analisi/1775-jobs-act-non-e-stato-davvero-approvato.html
Ci sarebbe lo spazio per un ricorso ai sensi dell’articolo 76 della Costituzione, molto dipende dalla forza che la classe operaia saprà esprimere, anche con l’azione sindacale.
Saluti comunisti