Oggetto: E’ morto Salvatore d’Albergo intellettuale organico gramsciano e l’unico dei 5 costituzionalisti conoscitore del diritto pubblico, l’unico che stava dalla parte dei lavoratori e della difesa integrale della Costituzione.
Movimento nazionale difesa e rilancio della Costituzione e
Centro culturale di studi e ricerche socio-politiche “Il Lavoratore”
Stamane [4/10] alle ore 10 è morto Salvatore d’Albergo presidente del Centro “il Lavoratore” e del Movimento di Rilancio della Costituzione.
Salvatore d’Albergo è stato uno, se non l’unico, intellettuale organico gramsciano del PCI ancora attivo in Italia, una persona incredibilmente generosa e sensibile, grande dirigente e intellettuale comunista, ancora oggi militante del PCI. Il vero PCI, come non fosse mai stato soppresso a causa delle insane ambizioni di un professionismo politico che, come si vede bene oggi, è pervenuto finanche ad annullare la distinzione tra pre-modernità, modernità e post-modernità, così che, arretrando di secoli e passando dall’utopia al nulla, hanno soppresso il PCI architrave e vero e unico Partito della Costituzione italiana, di cui Salvatore d’Albergo è stato e rimane uno dei maggiori conoscitori e il suo più coerente interprete.
Scientificamente inappuntabile e intaccabile quanto le sue analisi – così rigorose e scevre da ogni soggettivismo e ambizione individualistica -anche perché era l’unico che stava dalla parte dei lavoratori, dei soli 4-5 costituzionalisti studiosi e conoscitore del diritto pubblico economico – anche in omaggio all’unità delle scienze e alla interdisciplinarità propria del marxismo e di un grande dirigente comunista e intellettuale marxista come Gramsci, sul quale d’Albergo ci ha lasciato approfonditi studi e saggi, quasi unici, del pensiero di colui che il fascismo ha carcerato per “impedire a quel cervello di funzionare“.
Dovremo tutti – e tutti dovrebbero – mettere a fuoco, ricordare e approfondire il grande ruolo intellettuale, culturale e politico che ha assunto e svolto Salvatore d’Albergo nella storia dell’Italia e del movimento operaio e democratico, mentre in questo momento di grande dolore, possiamo dire che d’Albergo ci lascia, comunque, un grande insegnamento e un ancor più indimenticabile esempio di onestà intellettuale oltre che personale, di impegno irriducibile e indisponibile ad ogni mistificazione o cedimento o maneggiamento o più volgarmente detto “mercato delle vacche” nel campo del pensiero come dell’azione, nell’irrefutabile nesso e rapporto, da lui sempre perseverato, tra teoria e prassi.
Uomo di grande e straordinaria intelligenza, cultura e memoria, ma scevro dal farlo pesare e scevro da ogni opportunismo e trasformismo. Sì che mai è stato tentato, e ancor più scalfito, da alcuna ambizione di notorietà, come fa fede e come testimonia l’intera sua esistenza e l’intera sua opera, tutta di grande spessore e lucidità estrema, come dimostra il testo “Manuale di difesa della Costituzione”, il miglior testo che sia mai stato scritto sulla Carta del ’48, il più scientificamente e analiticamente capace di mostrare le ragioni che depongono a favore della difesa integrale della Costituzione, e che, a questo punto può considerarsi alla stregua di un testamento, il suo lascito e monito di intellettuale e politico democratico, di democrazia sociale volto, come nella sua opera, alla democratizzazione e alla socializzazione di tutti gli istituti, della società e delle istituzioni, dello stato, di partiti e dei sindacati.
In questo, e come sempre, impegnato fino all’ultimo, fino ancora ad ieri sera, quando ci siamo dati impegni, programmi e scadenze per continuare a contrastare i gravi tentativi in corso contro la democrazia, contro i lavoratori e contro la Costituzione – che è la più importante “cosa” politica, non giuridica – questioni che l’hanno visto impegnato costantemente, ma soprattutto con la consueta lucidità e “preveggenza” , che l’hanno sempre caratterizzato e che certamente spingerà tutti noi e tutti quelli che lo conoscono e stimano, a perseverare e continuare a perseguire quello per cui Salvatore si è sempre battuto senza mai mollare.
Grazie Salvatore. Con te e per te continueremo ancora di più a “non mollare mai” come diceva anche l’altro grande intellettuale organico, padre Pirola, con cui ti è stato facile intenderti, collaborando a lungo.
Non è, e non facciamo retorica, che siamo arrabbiati e indignati per la sorte toccata a D’Albergo, sorte che ci ha tolto un compagno essenziale, ancor più essenziale e unico nel suo genere in questa fase, e sul quale potevamo sempre e tutti contare.
In una fase che, tanto spesso con lui, abbiamo sottolineato essere peggiore di tante altre passate in anni in cui i ceti deboli e i lavoratori, potevano contare su forze organizzate e soggetti collettivi, che con loro e per loro si battevano, che, viceversa, oggi non ci sono più, lasciandoci in angustie come quelle che tormentavano Salvatore d’Albergo, per lo snaturamento e il rovesciamento di quanto, a partire dai principi e dai valori della Resistenza, è stato costruito in Italia fino alla metà degli anni ’70: nella fase del più alto e significativo tornante della lotta di classe.
D’Albergo, morendo, ci ha lasciato un compito…. (tra gli altri) quello di NON imitare coloro che hanno “tradito” ogni ideale, che hanno cancellato non solo la speranza ma persino il desiderio, specialmente tra i giovani, gettati in una vita di autentico “inferno” dai loro stessi genitori e padri.
I Funerali si terranno Lunedì alle ore 15, a Filettole di Pisa dove abitava in Via Marconi 26, (Filettole, vicino a San Giuliano Terme raggiungibile con l’autostrada uscendo a Lucca Ovest o in treno stazione di Pisa e poi autobus o altro mezzo).
Telefono per eventuali telegrammi O50-808852
1 Comment
Il compagno prof salvatore d’albergo ha lavorato e vissuto per i lavoratori, impegnandosi per le battaglie più ardue per qualificare la loro lotta per il diritto e potere di avanzare nella liberazione dallo sfruttamento e per emancipazione culturale.
Lo ricordiamo come uno della nostra fatica e della nostra lotta
Aderiamo al suo ultimo appello apparso sul Manifesto del 2 ottobre u.s. firmato insieme ad Angelo Ruggeri come Movimento Nazionale Antifascista di Difesa e Rilancio della Costituzione
Grazie Salvatore
Enzo e Maddalena Lanini, figli e nipoti
insieme al “Centro di documentazione per la storia dell’emigrazione, della resistenza, de movimento operaio e contadino”-FILEF Montefegatesi (Lucca)