DANILO TOSARELLI – MILANO
L’omicidio di Civitanova Marche deve interrogare le coscienze.
Un uomo di colore è stato ucciso da un italiano, a mani nude.
Per me il colore della pelle non è un discrimine. Il nero non è peccato.
Ma la mia precisazione guarda indietro e qualcuno ne tenga conto.
L’aggressione per futili motivi, è durata non meno di 4 minuti.
Un tempo interminabile per poter intervenire, evitando il dramma.
Invece una ragazza moldava ha preferito filmare la scena.
Le sue sono le classiche dichiarazioni di chi si chiama fuori.
” Non sono intervenuta per paura. Ero pietrificata.”
Peccato che però, hai saputo tener ben ferma la mano per riprendere.
Una persona piena di paura piuttosto fugge, non sceglie di filmare.
Questa ragazza non avrà mai la mia comprensione. Perché mente.
Di più. Considero il suo comportamento moralmente corresponsabile.
Un’affermazione forte che deriva da grande consapevolezza.
Sono ormai troppi i fatti che portano a conseguenze gravi.
Aggressioni, risse, violenze di ogni genere, ormai triste consuetudine.
Peccato, che ormai l’italiano medio si stia abituando a conviverci.
Tutto ciò è inaccettabile e deleterio.
È già tempo di richiamare ognuno di noi alle sue responsabilità.
Non viviamo nella giungla. Ma ci comportiamo come delle belve.
Qualunque colluttazione può avere conseguenze estreme.
Ecco perché, qualunque cosa possa ostacolarla, va messa in campo.
Non è solo un gesto di civiltà, ma può salvare la vita.
Chi ha fisico e coraggio può frapporsi, ma comprendo anche la paura.
Possono essere utili delle grida che richiamino l’attenzione di passanti.
Intervenire insieme ad altri, persino l’abbaiare di un cane può aiutare.
Ma non si può restare né indifferenti, né inoperosi.
Invece a Civitanova Marche è successo proprio questo.
Come in molti altri casi, qualcuno preferisce filmare piuttosto che sedare.
Ormai è normale, peccato che aumentano le vittime.
E se la vittima fosse un vostro amico, filmereste lo stesso la scena?
Va contrastata la logica aberrante che trasforma tutto in spettacolo.
È un cancro da estirpare. Maledetti coloro che ne gioiscono.
Maledetti anche quei media, che acquistano i filmati per fare scoop.
Qualcuno arriva persino a giustificare tale scelta.
Il filmato ha incastrato l’aggressore alle sue responsabilità…
Sarà pur vero, ma non sarebbe stato più utile cercare di sedare?
Non sempre le condizioni lo consentono, ma spesso SI e allora?
Basta, basta, basta.
Lasciatemi aggiungere una proposta.
Credo, che nessuno degli autori di questi video sia mai stato indagato.
Intendo video come questo di Civitanova Marche.
Video, dove vi sono state vittime di violenze con conseguenze gravi.
Accertato, che si è preferito riprendere invece che intervenire in aiuto.
Non potrebbe scattare il reato di omissione di soccorso?
Non bastasse, perché non ipotizzare uno specifico nuovo tipo di reato?
Davvero, la spettacolarizzazione di una morte non può trovare contrasto?
Qualche giurista di rango, potrebbe ragionarci… e proporre.
Restiamo umani.
Meglio un filmato in meno, che un ferito o un cadavere in più in strada…