Questo articolo di Repubblica di Firenze del 12 Marzo 2012 è l’esempio di come, attuando l’articolo 53 della Costituzione, si realizza la capacità contributiva effettiva e il sistema tributario informato a criteri di progressività!
Deducendo, dal reddito lordo globale personale ed effettivo e comunque conseguito, tutte le spese primarie e sociali di cui quelle per le ristrutturazioni edilizie di civile abitazione fanno parte della capacità contributiva, si rende l’IVA progressiva e si accertano redditi effettivi e capacità effettive indinspensabili per stabilire le aliquote Irpef progressive!
Di questa realizzazione costituzionale fiscale abbiamo l’urgente necessità per non chiedere aiuti a nessuno!
Aiutiamoci da soli! Ed è realizzando la Costituzione nella vita delle persone che ce la faremo!!!!
Vale non meno di 260 miliardi annui! Vi sembra poco? Grazie per l’attenzione!
Allegata: proposta di riforma tributaria costituzionale elaborata, in accordo con la discussione avvenuta in Assemblea Costituente il 23 maggio 1947, dal Centro Studi articolo 53.
Roberto
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ASSOCIAZIONE ARTICOLO 53 – SALVATORE SCOCA – MEUCCIO RUINI
PER ATTUARE LA COSTITUZIONE – CENTRO STUDI E RICERCHE ATTI DELLA COSTITUENTE – FIRENZE
LA VERA LEGGE DELEGA DI RIFORMA FISCALE, in attuazione degli articoli 2 (sulla solidarietà sociale) e 3 (per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale) e gli altri che prescrivono i diritti sociali collettivi oltre all’articolo 9 per un nuovo tipo di sviluppo in senso ecologico.
VOTATA ALL’UNANIMITA’ DALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE, il 23 maggio 1947, PER I FUTURI LEGISLATORI E MAI REALIZZATA!
PREMESSA
I Costituenti, dopo 20 anni di fascismo dove la PERSONA UMANA venne sistematicamente violentata e un partito si fece stato, decisero, su un ODG dell’On.le Giuseppe Dossetti, di mettere al CENTRO la PERSONA UMANA e la comunità che si fa Stato al suo servizio (1a sottocommissione Assemblea Costituente del 10 settebre1946).
Questo ODG trovò il consenso di tutti i partiti ma non quello dei monarchici e dei fascisti dell’uomo qualunque!
Anche nel nuovo sistema tributario la PERSONA UMANA venne messa AL CENTRO con la sua reale vita economica fatta di ricavi e di spese.
ART. 53 COSTITUZIONE: tutti, anche gli stranieri delle multinazionali, concorrono alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Dal verbale n° 130 dell’Assemblea Costituente del 23 maggio 1947
ARTICOLO AGGIUNTIVO PRESENTATO DAGLI On.li:
Castelli, Vanoni, Marazza, Vicentini, Martinelli, Arcaini , Cavalli, Mannironi, Avanzini, Firrao, Cremaschi, Franceschini, Ferreri, Sampietro, Balduzzi, Bertola.
“Tutti quanti partecipano alla vita economica, sociale o politica dello Stato sono tenuti al pagamento dei tributi in RAPPORTO ALLA LORO EFFETTIVA CAPACITÀ CONTRIBUTIVA” ( Da qui si capisce che vengono vietate le differenze di trattamento come i redditi forfettari)!
RELAZIONE INTRODUTTIVA On. le SALVATORE SCOCA
A nome di tutti i partiti presenti in Assemblea Costituente il 23 maggio 1947
Ecco il precetto di progressività,prescritto per i legislatori ordinari, illustrato a nome di tutti i partiti,dall’unico ad averne diritto: il relatore On.le Salvatore Scoca !!
“ On.li Colleghi, in questo nostro progetto di Costituzione si è trattato di molte cose anche in modo analitico mentre viceversa vi era soltanto un accenno alla materia finanziaria. Materia che, sempre più, acquista un aspetto molto importante e che tocca e toccherà tutti in misura sempre più notevole.
Il nostro sistema tributario è informato sostanzialmente alla regola della proporzionalità. Se poi consideriamo che più dei tributi diretti rendono i tributi indiretti e questi attuano una progressione a rovescio, in quanto, essendo stabiliti prevalentemente sui consumi, gravano maggiormente sulle classi meno abbienti, si vede come in effetti la distribuzio
del carico tributario avvenga non già in senso progressivo e neppure proporzionale, ma in senso regressivo.
Per cui il peso del povero fiscale del ricco è assai inferiore a quello del povero che per una Costituzione come la nostra che vuole essere di equità sociale e di solidarietà rappresenta una grave ingiustizia a danno delle classi più povere.
Questa grave ingiustizia sociale va eliminata con una radicale, meditata e seria riforma tributaria. Questa grave ingiustizia deve essere eliminata in sede di accertamento del reddito globale personale effettivo, ciò significa che l’onere tributario complessivo gravante su ciascuno risulti informato al criterio della progressività”.
La regola della progressività deve essere effettivamente operante.
Ho sempre pensato che chi ha 10.000 lire di reddito e paga una aliquota del 10%,si troverà con 9.000 lire da impiegare per i suoi bisogni privati, mentre chi ha 100.000 lire ,dopo avere pagato l’imposta del 10% si troverà con una disponibilità di 90.000 lire. E’ ovvio che per pagare l’imposta il 1° contribuente sopporta un sacrificio di gran lunga maggiore del 2° contribuente e che sarebbe equo alleggerire l’aggravio e rendere un po’ meno leggero quello del 2°!
Si può discutere sulla misura della progressività! No sul principio”!
( Da queste semplici parole si capisce che la proporzionalità/flat-tax è vietata e quindi incostituzionale)!
Ecco il principio di capacità contributiva.
“Non si può negare che il cittadino, prima di essere chiamato a corrispondere una quota parte della sua ricchezza allo Stato, per la soddisfazione dei bisogni pubblici, deve soddisfare i bisogni elementari di vita suoi propri e di coloro ai quali, per obbligo morale e giuridico, deve provvedere.
Da ciò discende la necessità della esclusione dei redditi minimi dalla imposizione;
minimi che lo Stato ha interesse a tenere sufficientemente elevati, per consentire il miglioramento delle condizioni di vita delle classi meno abbienti, che contribuisce al miglioramento morale e fisico delle stesse ed in definitiva anche all’aumento della loro capacità produttiva.
Da ciò discende pure che debbono essere tenuti in opportuna considerazione i carichi di famiglia del contribuente. Sono questi carichi economici, che caratterizzano quella capacità contributiva, che l’articolo concordato questa mattina pone a base dalla imposizione”.
“Se esaminiamo la nostra legislatura accanto alle normali leggi d’imposta ci sono eccezioni, troppe differenze di trattamento tra classi di cittadini ed altre classi, tra varie categorie di contribuenti, lesive dei principi di uguaglianza sancito e di solidarietà sociale presenti in questa prima parte di Costituzione. Queste gravi mende della nostra legislazione vanno eliminate con una radicale riforma del nostro sistema tributario”.
Dai 2 commi si evince: 1°) l’oggetto dell’imposizione è la capacità contributiva e non il reddito: redditi globali personali effettivi e comunque conseguiti con deduzione delle spese primarie e sociali effettive che non rappresentino un lusso.
2°) la progressività dell’imposizione deve riguardare l’insieme dei tributi pagati allo Stato ( IVA/ACCISE,IRPEF ed altri tributi diretti). Per cui l’IVA E ACCISE insieme ad altri tributi deve/devono essere resi progressivi in rapporto alla capacità contributiva effettiva!
Da Italiacarburanti abbiamo appreso che noi abbiamo una Vera Imposta Patrimoniale regressiva, ma sul PATRIMONIO REDDITO, ed è rappresentata dall’168% medio di tributi sul prezzo dei prodotti petroliferi che da un gettito annuo di circa 45/50 miliardi!
Sulla benzina o gasolio ed altro questo 168% è pagato in parti uguali sia dal “ ferrarista” che dal “pandista” e dalla persona che viaggia su un semplice motorino.
( Da Italiacarburanti del 20 maggio 2019:
Prezzo base della benzina a livello nazionale 0,605 euro + 0,722 per le varie accise + 0,293 di IVA)
Da una fattura di un fornitore di gasolio per riscaldamento di appartamenti risulta che le tasse tra IVA e Accise pesano sul prezzo base del gasolio per l’ 85%!
Solo questo dimostra senza possibilità di contestazione che l’attuale sistema tributario è in evidente contrasto con gli articoli 2 ,3 e 53 della Costituzione!
La non applicazione dell’articolo 53 provoca una mancato gettito annuo di circa 260 miliardi annui e la causa sono: l’incostituzionale elusione e la conseguente evasione fiscale e contributiva.
Per applicare e realizzare, in modo strutturale, questi precetti Costituzionali e gli articoli 2 ( per il precetto di solidarietà sociale) ed il 3 (per il precetto di uguaglianza)
Si impongono i seguenti decreti attuativi alla delega fiscale approvata dall’Assemblea Costituente il 23 maggio 1947!
Per le persone fisiche:
1°) l’obbligo della determinazione della Capacità Contributiva Effettiva per tutti i cittadini contribuenti,compresi gli azionisti delle SPA e delle Multinazionali! Così come segue:
A) Somma di tutti i redditi monetari personali effettivi comunque conseguiti e deduzione di tutte quelle spese, comprensive di IVA e ACCISE, primarie e sociali che non rappresentino un lusso.
Considerare, le imposte indirette sui consumi come IVA,Accise ed altre, acconti sul dovuto in base alla capacità contributiva nell’effettiva consistenza.
B) Sulla differenza dei due importi si applicano le aliquote IRPEF/IRE come da legge 825/71 in modo da recuperare gli effetti regressivi di IVA ed ACCISE riportandoli a criteri di progressività. ( da un minimo del 10% + 3% su ogni scaglione di capacità contributiva fino ad un massimo del 72% rimaste in vigore fino al 1986.Ma ancora meglio una curva continua di progressività)
2°) l’abrogazione delle leggi applicative degli studi di settore,oggi ISA, dei regimi forfettari e delle varie flat tax già in vigore e le varie cedolari secche.
3°) il passaggio,abolendo così le attuali ed incostituzionali differenze di trattamento, per tutti e tutte ad un unico regime fiscale basato sull’IRPEF/IRE.
4°) L’abolizione della TASI e della TARI
Questi decreti attuativi della DELEGA FISCALE hanno lo scopo, eliminando l’elusione fiscale e la sua conseguente evasione, di effettuare una perequazione/redistribuzione dell’attuale carico fiscale dalle fasce sociali medio/alte a favore di quelle medio/basse, con automatica redistribuzione dell’attuale reddito a favore di queste ultime nella misura di 2500/3000 euro annui.
Con l’entrata in vigore del Diritto Costituzionale alla deducibilità di tutte quelle spese primarie e sociali, che non rappresentano un lusso, vengono abolite tutte le normative di legge che consentono le “agevolazioni fiscali” che corrispondono a circa 275 miliardi annui. ( 40 per le deduzioni, oggi consentite, dal reddito lordo sottoposto a IRPEF/IRE, 15 per i vari bonus di Renzi e 220 di “agevolazioni” alle imprese).
La deducibilità delle spese, per dare maggiore progressività al sistema tributario nel suo complesso, possono essere attuate con questo metodo:
Valore complessivo certificato del Reddito lordo annuo effettivo |
deduzione delle spese |
inferiore a 15.000 euro |
80% |
Tra 15.001 e 25.000 |
70% |
Tra 25.001 e 40.000 |
60% |
Tra 40.001 e 55.000 |
50% |
Oltre 55.000 |
40% |
La deducibilità delle spese citate dai redditi lordi comunque conseguiti, comprensivi tutti i tipi di rendite, cedolari secche sia da affitti che da capitale, avrà l’effetto di fare emergere tutto il sommerso imponibile che tra IVA, IRPEF/IRE e contributi previdenziali ammonta a 450/500 miliardi annui per un importo di mancato gettito di circa 260 miliardi.
Questo importo ci farà avere un saldo attivo di circa ( 275+260) 535 miliardi recuperati dall’abolizione delle varie agevolazioni fiscali e contributive oggi in vigore e dalla colossale e storica elusione e conseguente evasione fiscale legalizzata dalle leggi: 600/71,917/86,331/93 ed altre ancora.
Ancora altri 30 dall’inserimento di tutti i tipi di rendite nella capacità contributiva e sottoposti a progressività, che sommati a quei 535 miliardi avremo 565 miliardi per realizzare:
1°) Il passaggio dalle agevolazioni alle deduzioni!
L’importo di 275mila euro annui delle attuali agevolazioni si trasferisce nelle deduzioni delle spese primarie e sociali occorrenti per lavorare giorno dopo giorno e per ogni spesa che non rappresenti un lusso.
Anzi “queste devono essere colpite con aliquote fiscali maggiori rispetto ai consumi di 1a e 2a necessità”. Così si espresse nell’Assemblea Costituente dal Presidente On.le Meuccio Ruini
2°) Gli articoli della Costituzione che garantiscano in modo strutturale, il lavoro,
un reddito dignitoso per tutti ed anche in occasione di disoccupazione involontaria ( art. 38 Cost.),
una pensione dignitosa per tutti, il diritto all’istruzione pubblica, dall’ asilo nido all’università per tutti e darne di più a chi ne ha più bisogno in modo da garantire le pari opportunità all’atto dell’ingresso nel mondo del lavoro, per la sanità pubblica gratuita e senza ticket per tutti, per un nuovo tipo di sviluppo che applichi gli articoli 9 e 111 della Costituzione per la tutela del paesaggio e lo sviluppo in senso ecologico del territorio, per la ricerca scientifica, per la valorizzazione dei beni ambientali ed artistici.
3°) Per realizzare tutto ciò che è prescritto e previsto dal programma economico scritto da Madri e Padri Costituenti.
La riduzione reale del debito pubblico e i relativi interessi che, così, diventeranno parte attiva nell’economia reale.
4°)Vengono abrogate, in toto, tutte le leggi in contrasto con questo decreto attuativo dell’articolo 53 della Costituzione.
Per le persone giuridiche ossia per le imprese e le SPA e le Multinazionali:
introduzione del sistema analitico/deduttivo/sistematico
1°) Bilancio analitico ed effettivo, reso tale da tutte le fatture sia di vendita che per qualsiasi tipo di acquisti, di tutti i ricavi e di tutte le spese effettuate per la produzione del reddito.
La differenza tra i due importi totali è il reddito d’Impresa al quale si applica un 1% per i redditi minori e a crescere per quelli maggiori sempre dell’1% fino a un massimo del 7% per il SSN, eliminando così l’Irap, e un 1% per la TARI.
Il rimanente corrisponderà al reddito personale che sarà sottoposto ai 2 commi citati dell’articolo 53 della Costituzione.
2°) Il versamento dell’IVA avverrà per cassa e non per competenza. 3°) vengono abrogate tutte le altre imposizioni/agevolazioni tributarie.
ESEMPIO APPLICATIVO DELLA CAPACITA’ CONTRIBUTIVA!Da un articolo apparso su Repubblica di Firenze il 12 marzo 2013 Qui sotto il titolo! L’articolo di Repubblica mette in evidenza come la capacità contributiva( redditi globali effettivi e deduzione delle spese primarie e sociali) sia lo strumento per evitare l’elusione e l’evasione fiscale permessa dai redditi forfetari resi tali da studi di settore e dai vari forfetini ( leggi 600/73,917/86,331/93 ed altre ancora).
Questi regimi fiscali sono incostituzionali perché sono in violazione dell’articolo 3 della Costituzione sul disposto costituzionale di uguaglianza sostanziale come si capisce dalle parole,sopra citate, del costituente e relatore On.le Scoca.
La deduzione delle spese, comprensive di IVA, rende questa progressiva in rapporto alla capacita contributiva del singolo contribuente
ESEMPIO DI CAPACITA’ CONTRIBUTIVA E DI PROGRESSIVITA’ COSTITUZIONALE.
CANONE D’AFFITTO COSTITUZIONALE
Per rendere meglio l’idea di come le capacità contributive aumentino e diminuiscono nella vita economica quotidiana vediamo questo esempio.
(Anno 2015)
Il reddito complessivo di due compagni di lavoro ANTONIO e ROBERTO è di euro 40.000, ed avendo lo stesso stipendio di euro 20.000 pagano di Irpef al netto delle detrazioni Euro 4.600, ciascuno, con aliquota del 23%.
Il gettito fiscale totale è di euro 9.200.
Però c’è un particolare: ROBERTO affitta a ANTONIO un appartamento
per 10.000 euro l’anno a “nero” e quindi ROBERTO non addizionandoli ai 20.000 euro del suo stipendio non paga le tasse sul reddito complessivo di 30.000 euro e su quei 10.000 euro le tasse continua a pagarle ANTONIO.
Anno 2016: Il reddito complessivo è sempre di euro 40.000:2=euro 20.000
Il governo e i partiti che lo sostengono, prendono coscienza delle volontà dei nostri PADRI COSTITUENTI, e decidono di accertare i “redditi personali globali effettivi e la capacità contributiva nella consistenza effettiva” ( On.le SCOCA/ RUINI Ass. Costituente 23/05/1947) e decidono la deducibilità degli importi degli affitti, sono una spesa primaria, dal reddito lordo per cui ANTONIO chiede a ROBERTO la relativa documentazione per poter dedurre dal reddito l’importo dell’affitto e ROBERTO seppure a malincuore deve rilasciare la documentazione del pagamento di 10.000 euro dell’affitto ad ANTONIO addizionandoli ai 20.000 euro. Cosa succede a livello fiscale? Lo stato ci rimette?
Verifichiamo ciò che anche un bambino di terza elementare può calcolare.
1) ROBERTO aumenta il suo reddito e la sua capacità contributiva (o reddito imponibile) di euro 10.000!!! ANTONIO automaticamente riduce la sua capacità contributiva per la spesa dell’affitto di euro 10.000!!!
2) ROBERTO pagherà l’IRPEF /IRE su questo reddito ( EURO 20.000 + 10.000 per l’affitto = euro 30.000) con le seguenti aliquote:
Applicando il principio Costituzionale della progressività sul secondo scaglione di reddito (euro 10.000) pagherà con una aliquota maggiore.
Per i primi 20.000 euro con aliquota, mettiamo, del 23% = euro 4.600 di IRPEF
sui secondi 10.000 euro con aliquota, mettiamo, del 29% = euro 2.900 di IRPEF/IRE
totale = euro 30.000 totale = euro 7.500 di IRPEF
ANTONIO pagherà su questo reddito e con la seguente aliquota:%
(euro 20.000 – euro 10.000 dati a Roberto per l’affitto = euro 10.000).
Sui 10.000 euro che gli sono rimasti per il principio della
progressività Costituzionale pagherà con una aliquota inferiore:
euro 10.000 con aliquota, mettiamo, del 20% = euro 2.000 di IRPEF/IRE
gettito totale: ROBERTO paga euro 7.500 invece di euro 4.600
ANTONIO paga euro 2.000 invece di euro 4.600
totale euro 7.500 + 2.000 = euro 9.500 invece di euro 9.200
Maggiore gettito per lo Stato = euro 300
Così abbiamo rispettato i 2 commi dell’articolo 53 della Costituzione ed Antonio non paga l’ IRPEF, su quei 10.000 euro, per Roberto.
Le aliquote usate non sono quelle in vigore ma, con un governo riformista possono essere anche più progressive, come in vigore fino al 1983 con una minima del 10% ed una massima del 72%, in modo che rappresentino la “spina dorsale” prevista dai nostri Padri e Madri Costituenti.
Come sopra dimostrato, applicando il criterio della capacità contributiva e della progressività dell’intero sistema tributario voluto dai nostri PADRI COSTITUENTI avremo: uguaglianza di diritti per tutti i contribuenti, equità fiscale e sociale, e finalmente non solo la solidarietà fra poveri ma anche quella dall’alto verso il basso!!!!!
Avremo le risorse finanziarie per “rimuovere gli ostacoli di cui all’articolo 3 della Costituzione” avendo coniugato gli artt. 2/3 e seguenti della COSTITUZIONE con l’art. 53. Gli articoli dei diritti e doveri sociali.
N.B. Attuando questo sistema di calcolo della capacità contributiva e della progressività dell’insieme di tutti i tributi (IRPEF/IVA e tutti gli altri) voluto dai nostri Padri e Madri Costituenti non solo, finalmente, entreremo nella legalità ma finirà la contrapposizione fra lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori indipendenti !!!)
(Una volta certificate tutte le spese automaticamente emergono tutti i redditi e niente da tassare potrà sfuggire)
ASSOCIAZIONE ARTICOLO 53
PER ATTUARE LA COSTITUZIONE CENTRO RICERCHE E STUDI ATTI DELLA COSTITUENTE FIRENZE
STUDI PER IL VENTESIMO ANNIVERSARIO DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE
Dal 3° volume sui rapporti economici e sociali edito da Vallecchi anno 1968
Commento di GAETANO STAMMATI
“Il principio di uguaglianza obbliga il legislatore ordinario a disciplinare le situazione uguali in modo uguali e necessariamente si estende pure alle leggi fiscali.
Il principio di uguaglianza, pur non limitando le politiche del legislatore,
esige che esso sia perseguito e vieta quindi ogni disparità di trattamento. I principi Costituzionali della capacità contributiva e della progressività del sistema tributario nel suo insieme, ovviamente, sono principi di generale applicazione, e solo dimostrando che per taluni casi e per talune categorie si sia ad essi derogato si potrà dimostrare la conseguente inosservanza del precetto dell’art. 3 della COSTITUZIONE.
La scelta della dichiarazione annuale unica ed analitica dei redditi è lo
strumento tecnico essenziale per accertare il reddito effettivo e per introdurre nel nostro ordinamento l’imposta generale, personale e progressiva sul reddito ( come dicevano gli On.li SCOCA/RUINI Ass. Costituente 23 maggio 1947), in contrapposizione al reddito “ordinario” o convenzionale che manda esenti da imposta eventuali incrementi di reddito favorendo i sopraprofitti e penalizzando i redditi inferiori.
( PROPRIO COME AVVIENE OGGI CON GLI STUDI DI SETTORE, FORFETINO E CON LE VARIE TASSAZIONI SEPARATE PER GLI AZIONISTI n.d.r.).
La scelta del reddito effettivo come oggetto dell’imposizione risponde al desiderio di evitare salti di imposta od eccessi d’imposizione. Dovendosi procedere all’identificazione del reddito effettivo si rende necessario sostituire il procedimento sintetico/induttivo ( causa principale di una enorme evasione fiscale) con il procedimento analitico/deduttivo/sistematico, ripudiando, ( come si legge nella relazione ministeriale del VANONI alla legge del 1951) <<quel largo empirismo>> ( superficialità dovuta a scarsa cognizione tecnica e scientifica- dizionario Devoto Oli n.d.r.) dominante allora, ed oggi, nella nostra prassi fiscale.
Le procedure di accertamento che l’IVA, COME DIMOSTRA L’ARTICOLO DI REPUBBLICA SOPRA CITATO, richiede possono servire di base o addirittura di preparazione a quelle richieste per l’imposta sul reddito globale personale”!
( Proprio come indica il precetto Costituzionale – On.li SCOCA /RUINI /GRIECO/ LACONI/CASTELLI/CORBINO/MEDA ed altri. Assemblea Costituente 23 maggio 1947).
COME L’ATTUALE LEGISLAZIONE, NON ACCERTANDO REDDITI LORDI VERI, PRODUCE CON L’ELUSIONE ANCHE L’EVASIONE FISSCALE E CONTRIBUTIVA SU BENI, CONSUMI E SERVIZI!
ECCO COME E’ ORGANIZZATA,DALLA PRODUZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE” E NEI SERVIZI, L’ELUSIONE E L’EVASIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA!
1) Se un consumatore compra un oggetto a “nero” significa che il negoziante lo ha comprato a “nero” dal grossista il quale a sua volta gli è venduto a “nero”dal produttore. Oggi assistiamo ad una guerra tra poveri: tra il migrante che vende a nero ed il commerciante che vende per metà a nero e metà con scontrino fiscale! Dovrebbero essere naturali alleati ma invece litigano tra di loro mentre i terzi, gli intermediari ed i produttori,cioè i capitalisti se la ridono!
2) Seguendo questo percorso è facile capire che l’evasione inizia dalla produzione, passa attraverso il grossista ed infine arriva al negozio. Da tenere presente che all’interno di questi passaggi esistono altri rami di evasione (tutti gli addetti all’intermediazione ed ai trasporti). Come possiamo vedere la filiera dell’evasione segue binari infiniti e paralleli, ma nascosti, a quelli legali e quest’ultimi si fermano appena raggiunto il fatturato (ipotetico/non vero assegnato dagli studi di settore), concordato con il governo di turno con le varie associazioni di categoria dei lavoratori indipendenti (partite IVA). Ciò dimostra che anche in presenza di rilascio di tutti gli scontrini, basta che gli imprenditori dichiarino i redditi “concordati” e non avranno alcuno accertamento dall’Agenzia delle Entrate.
Anche quando compriamo servizi da professionisti funziona il ricatto di chi vende: non ti rilascio il documento fiscale così non paghi l’IVA e ti faccio pure uno “sconto”!
AL CONTRARIO
Col sistema Costituzionale di accertamento della capacità contributiva effettiva e della progressività dell’insieme dei singoli tributi (SISTEMA TRIBUTARIO), che per ottenerla è necessario calcolare il reddito imponibile al netto di tutti gli oneri e spese nell’effettiva misura (legge 825/71 delega di riforma tributaria istitutiva dell’IRPEF e dell’IVA) documentati/e dai relativi documenti fiscali:
OTTERREMO:
1) La vera equità fiscale e la solidarietà sociale, ovvero pagare le tasse secondo la propria capacità contributiva e con la progressività voluta dai nostri PADRI COSTITUENTI, la “SPINA DORSALE” del sistema tributario (insieme di singoli tributi,diz. DEVOTO OLI) (On. SCOCA Ass. Cost. 23/05/47).
MA CHI GUADAGNA DI PIU’ DALL’EVASIONE FISCALE?
In genere vengono mesi sotto accusa, così come lo sport nazionale preferisce, gli idraulici e gli artigiani in genere e i suoi clienti, che di fatto, sono gli evasori minori essendo alla base della piramide dell’evasione, la quale, al contrario si concentra ai vertici della piramide produttiva e nelle intermediazioni commerciali e nei trasporti, nei servizi delle libere professioni ben rappresentate nelle istituzioni a tutti i livelli.
Esempio: Una SPA o Multinazionale produce 10 milioni, diciamo di capi di abbigliamento, e ne fattura a 100 clienti dell’intermediazione 5 milioni, questi 5 milioni finiscono alla base della piramide commerciale che viene distribuita da 1000 operatori commerciali. Qual’è il risultato?
1°) Gli azionisti delle SPA e Multinazionali ma anche i singoli industriali, evadano da soli o solamente per 5 milioni di capi di abbigliamento.
2) gli intermediari evadono i 5 milioni : 100 = 50mila di ciascuno.
3) gli operatori commerciali alla base che vendono al consumatore finale evadono 5 milioni : 1000 per 5.000 capi di abbigliamento ciascuno. Questo esempio reale, riguarda tutto il sistema produttivo e di trasporto fino alla distribuzione al consumatore.
4) Chi guadagna maggiormente dall’evasione fiscale e contributiva?
Chi sta al vertice della piramide fiscale o quelli alla base? ( di fatto chi sta alla base di questa piramide, per un piatto di lenticchie,prepara pranzi e cene a10mila stelle ai piani intermedi e ai vertici dell’evasione organizzata dagli studi di settore ( legge 331/93) e legge917/86 ed altre leggi ancora e dalle cedolari secche per gli azionisti delle SPA e Multinazionali se non hanno,violando la Costituzione,sedi fiscali all’estero!
- Chi sta alla base dell’evasione fiscale dovrebbe essere alleato naturale dei lavoratori dipendenti e pensionati nel chiedere di abbandonare il loro regime fiscale induttivo/sintetico e nel contempo richiedere il sistema analitico/deduttivo/sistematico di cui all’articolo 53 della Costituzione!
- Rinunciando ad un piatto di lenticchie di evasione avrebbero garantiti in modo strutturale e gratuito i diritti sociali collettivi prescritti dalla Costituzione!
- Inoltre potrebbero svolgere le loro attività senza subire la concorrenza sleale dai grandi gruppi monopolistici globalizzati i quali hanno minori carichi fiscali, oppure ne sono addirittura esenti da regole europee e mondiali.
A NOME DEL CENTRO STUDI ASSOCIAZIONE ARTICOLO 53
ING.re CLAUDIO MAZZOCCOLI ( PORTAVOCE NAZIONALE)
INNOCENTI TORELLI ROBERTO ( PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ARTICOLO 53)
SBRANA MAURIZIO ( RESPONSABILE TOSCANA)
ROCCO ARTIFONI ( RESPONSABILE LOMBARDIA)
PASCHERO ANNA ( RESPONSABILE PIEMONTE)
LECCESE ANDREA ( RESPONSABILE PUGLIA)
MOLITERNI PASQUALE ( RESPONSABILE ARDEP)
CITARELLA MICHELE ( RESPONSABILE ADUSA))
TOMEI GIOVANNI ( RESPONSABILE SOVRANITA’ POPOLARE)
BRIZZI GIOVANNI ( RESPONSABILE MARCHE)