Il leader Usa vede i paesi dell’est nell’Alleanza atlantica e inventa il ‘B9’, nove paesi dell’est europeo entrati nell’Alleanza atlantica, a cui ha promesso: «Gli Usa difenderanno letteralmente ogni centimetro della Nato». L’Europa baltica americana, mentre il mondo sempre meno americano, nella notte l’assemblea dell’Onu, molti paesi (India in testa) votano contro nuove ritorsioni economiche alla Russia.
La Nato delle piccole patrie. Il resto del mondo che la pensa in altro modo. ‘Sconto democrazia’ per la Polonia sul fronte Baltico con Mosca. ‘Redenzione utile’ ma i peccati restano
La Nato delle piccole patrie
Joe Biden nel palazzo presidenziale di Varsavia, vertice del ‘B9’, nove paesi dell’est europeo entrati nell’Alleanza atlantica, a cui ha promesso: «Gli Usa difenderanno letteralmente ogni centimetro della Nato».
«Il ‘format di Bucarest’, che raggruppa Bulgaria, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovacchia e Repubblica ceca è nato nel novembre 2015, un anno dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia, su iniziativa rumena e polacca, con lo scopo di una maggiore cooperazione per la sicurezza di fronte alle minacce russe», precisa Anna Maria Merlo sul Manifesto. Un ‘fronte orientale’ (Ungheria esclusa), contro le prudenze della vecchia Europa. «La Polonia, l’alleato di ferro che punta tutto sulla Nato e sugli Usa (mentre nell’Ue non rispetta i criteri dello stato di diritto), ha ormai il più potente esercito della Ue e spende il 4% del pil per il settore militare (oltre il “minimo” del 2% chiesto dalla Nato)».
Il resto del mondo che la pensa in altro modo
Nella notte, l’Assemblea generale dell’Onu doveva votare su una risoluzione a favore di «una pace giusta e duratura in Ucraina»: per gli occidentali, sarà una nuova occasione per contare l’appoggio internazionale. La differente percezione della situazione minaccia di esplodere anche al G20. L’India, che ha la presidenza, ha escluso di discutere di nuove sanzioni alla Russia all’incontro di oggi tra i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali, perché per New Delhi «le sanzioni attuali hanno avuto un impatto negativo sul mondo» (e l’India ne ha ben approfittato, con l’acquisto di petrolio russo a basso prezzo, sempre Anna Maria Merlo).
‘Sconto democrazia’ per la Polonia sul ‘fronte Baltico’
Da candidato alla presidenza, Biden aveva indicato la Polonia come un paese a rischio «rispetto all’ascesa dei regimi totalitari». Questa settimana invece sta promuovendo il ruolo della stessa nazione nella coalizione che protegge l’Ucraina dalla Russia autoritaria. Prima della guerra aveva fatto notizia lo scontro tra la Polonia e l’Unione Europea. «Ora invece il paese è una tappa essenziale per i leader stranieri – ma anche per le armi e le munizioni – in treno verso l’Ucraina», annota di Emily Rauhala, ‘The Washington Post’. «Il ruolo del paese nel sistema di alleanze che sostengono la difesa dell’Ucraina dall’attacco russo ha fatto accantonare le accuse contro le sue derive autoritarie»
I conti di Varsavia con l’Europa
«Nell’ultimo anno c’è stato un cambiamento notevole nel mondo in cui la Polonia viene percepita», spiega Michal Baranowski, direttore del German Marshall Fund, think tank americano istituito in Germania e con diverse sedi europee. «In Europa, ma in particolare nell’alleanza atlantica». In una recente intervista al Washington Post, il primo ministro polacco Morawiecki ha definito la seconda visita di Biden quest’anno «un riconoscimento per i nostri sforzi». Toni amichevoli arrivano dopo anni di tensioni tra il partito nazional populista polacco al governo, gli Stati Uniti e l’Europa. I leader polacchi avevano stabilito legami con il presidente Donald Trump. Biden da candidato alla presidenza, aveva criticato la creazione di zone ‘LGBT-free’ in Polonia; «non c’è spazio per simili iniziativa in Unione Europea o in qualsiasi altra parte del mondo». Sempre quell’anno Biden aveva citato la Polonia insieme alla Bielorussia come posti dove la democrazia era a rischio.
‘Redenzione utile’ ma i peccati restano
Il rapporto tra la Polonia e l’Unione Europea è ancora più complicato. Per anni la Polonia è stata oggetto di un’aspra contestazione da parte dell’Unione Europea riguardo ai diritti umani e allo stato di diritto. Da quando è andato al potere nel 2015, il partito polacco Diritto e Giustizia ha cominciato un processo di nomine, promozioni e regolamentazione di nuovi giudici che ha provocato le proteste dell’Unione Europea. I leader polacchi stanno tuttora discutendo con l’Unione Europea di 34 miliardi di euro in sostegni economici dopo la pandemia trattenuti per le preoccupazioni sulla legalità nel paese.
Due Europa e due Nato misurate ad intensità Usa
Ma la settimana scorsa la commissione europea ha detto che avrebbe denunciato la Polonia alla corte di giustizia europea perché alcune sentenze del tribunale costituzionale polacco avrebbero limitato la legge europea: un segno che questo scontro continua, anche se più lentamente. Sempre più due Europa e due Nato misurate ad intensità Usa.
E il vaso di Pandora di Chisinau e Transnistria
Retrovia sin dai primi giorni, la Moldavia torna al centro degli eventi della guerra russo-ucraina. Nel suo viaggio europeo, Joe Biden ha parlato a sorpresa di ‘integrità territoriale’ della piccola nazione cerniera fra gli estremi Balcani e l’Ucraina. Facendo ricordare al mondo la regione della Transnistria, la striscia di territori al confine fra i due paesi, che si è sottratta al controllo di Chisinau ed è vissuta come repubblica separatista grazie al supporto della Russia, che vi ha mantenuto le vecchie basi quali «forze di peacekeeping», oggi forti di 1000 uomini. Ora possibile/probabile bersaglio di ritorsione ucraina, ad allargare pericolosamente lo spazio del conflitto
23 Febbraio 2023