La delegazione ucraina alle Nazioni Unite a New York ha inoltrato la propria bozza di risoluzione sul dispiegamento delle forze di pace nel Donbass ai partner del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha dichiarato Konstantin Eliseev, il vice direttore dell’amministrazione presidenziale ucraina.
Ha osservato che Kiev aveva inoltrato la propria risoluzione sul contingente di pace già nel 2016, tuttavia non aveva trovato le risposte adeguate per la posizione russa.
“Secondo le disposizioni del presidente, la bozza di risoluzione aggiornata è stata consegnata ai partner del Consiglio di Sicurezza pochi giorni fa, ovviamente siamo pronti a proseguire il lavoro”, ha dichiarato il vice direttore dell’amministrazione presidenziale in diretta al canale televisivo ucraino Inter.
Inoltre, secondo il funzionario ucraino, è molto importante che il presidente Petr Poroshenko nei prossimi giorni si recherà a New York per prender parte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e al vertice del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dove è stato invitato.
Secondo Eliseev, potrebbero durare 6 mesi i preparativi per il dispiegamento dei caschi blu delle Nazioni Unite nel Donbass dopo il via libera alla risoluzione.
Da tempo le autorità ucraine esortano la comunità mondiale ad inviare forze di pace nel Donbass. Secondo Kiev, i caschi blu dovrebbero essere dislocati in tutta la regione del Donbass fino al confine con la Federazione Russa. Allo stesso tempo Kiev si rifiuta di avviare negoziati diretti con le autorità autonomiste filorusse di Donetsk e Lugansk.
Il presidente russo Vladimir Putin aveva dichiarato la scorsa settimana di sostenere l’idea di inviare forze di pace in Ucraina. Tuttavia, secondo il capo di Stato russo, questo scenario è realizzabile solo se le forze di pace avranno il compito esclusivo di garantire la sicurezza della missione OSCE e potranno essere schierati solo a ridosso della linea di demarcazione.
Secondo il presidente russo, la questione dovrebbe essere discussa solo dopo il ritiro dell’esercito e degli armamenti pesanti e con l’avvio di un canale diretto di dialogo con i rappresentanti delle autoproclamate Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk. Putin ha dichiarato che avrebbe dato disposizioni al ministero degli Esteri per elaborare una risoluzione che garantisse la sicurezza della missione OSCE in Ucraina quando queste condizioni saranno soddisfatte.
09.09.2017